Come nessun male resta impunito, così nessun bene resta senza ricompensa.
Non imitiamo gli ipocriti che mendicano ricompense e corone dagli uomini: noi dobbiamo attenderle da Nostro Signore, non ora, ma più tardi; non per il momento che passa, ma per
l'eternità.
Non vi è quindi nulla di meglio e di più grande, in ogni tribolazione e in ogni evenienza, che rientrare nel santuario della nostra anima: là invocare Gesù
Cristo nostro Maestro, nostro soccorso nelle tentazioni e nelle contrarietà, umiliarci confessando i nostri peccati, lodare Dio nostro Padre, che abbatte e consola, e disporci a ricevere senza turbamento alcuno, con
prontezza e fiducia, dalle mani della sua ineffabile Provvidenza e della sua ammirabile saggezza tutto ciò che Egli vorrà inviare, a noi o agli altri, di prospero o di avverso.
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