domenica 17 maggio 2020

Rivestirci di Cristo: il Santo Rosario.



Gesù, Ti adoriamo, vero Dio e vero Uomo, realmente presente nel Santissimo Sacramento, in tutti i Tabernacoli della terra… Ma che ci fai qui, giorno e notte, da secoli, Prigioniero del tuo stesso Amore? Ma che ti muove, o Gesù, a sopportare invitto le nostre noncuranze, gli abbandoni, le mancanze di rispetto, di gratitudine, di amore, le irriverenze e perfino gli oltraggi e i sacrilegi? È la forza del tuo Amore! È la tua eterna decisione di fare di noi la tua dimora vivente, il tuo Cielo, il tuo Regno! E oggi ci indichi un mezzo umilissimo, semplicissimo, efficacissimo per rivestirci di Te: il Santo Rosario! 
Esso è “l’Arma”, come Padre Pio lo chiamava, l’arma più utile nella guerra di spiriti che, mai come in questo tempo, dobbiamo sostenere. Una guerra che non si combatte a colpi di ragionamenti, perché non è lotta d’intelligenze, ma con le armi dello Spirito: rivestendoci di Cristo…  
Quest’Arma è “l’armatura di Dio” che Egli ci offre, è “l’armatura del Re”, di Gesù… È la sua vita, parte per parte, momento per momento, mistero a mistero, goccia a goccia, che Egli ci offre per coprire di Sé la nostra vita e, sempre più, fare nostra la Sua… Quest’Arma è difesa e ci avvolge nella Pace, anche se attorno a noi infuriano    le prove, i dispiaceri e le aggressioni. Quest’Arma è sostegno e forza, perché è allenamento alla costanza, all’amore, e ci nutre come cibo di Lui: alimenta la nostra mente, la memoria, il cuore con gli episodi più significativi della sua vita, della sua Passione e Morte e della sua Resurrezione e Gloria… 
Quest’Arma è il mezzo assolutamente necessario per la vittoria, come la fionda del piccolo Davide, con la quale, armato di santo zelo per la Gloria di Dio e di fiducia       in Dio, colpì in fronte la superbia di Golia, il gigante nemico, atterrandolo. 
Prendere il Rosario in mano è lasciarci prendere per mano dalla Mamma, come bambini, per essere condotti da Lei nelle pagine e nei momenti più significativi del Vangelo… È lasciarci raccontare da Lei, piano piano, la loro Storia di dolore, di amore e di vittoria… È ripetere all’infinito il loro Amore, facendolo nostro e ripetendolo a Lei, al ritmo delle Ave Maria…  
È ricopiare in noi la loro vita, in questa meravigliosa “fotocopiatrice”, con la quale stampiamo ogni Mistero del Rosario nella pagina quotidiana della nostra vita… Lo Spirito Santo è più che luce ed elettricità, che ripete dieci volte –in dieci Ave Maria– il suo “flash”, il suo lampo di contemplazione e di amore. È questo lo scopo e il segreto del Rosario: trapiantare in noi piano piano la loro vita, lasciare che la Mamma, incaricata di farlo, ci plasmi e ci dia la forma di figli di Dio, ci trasformi in Gesù. 
È metterci nelle sue mani affinché Lei ci rivesta di Lui, così come Lei lo rivestì della nostra umanità. È mettere nelle sue mani la nostra volontà come pennello, affinché Lei dipinga in noi il Volto del Figlio, usando i colori delle sue stesse virtù e del suo Amore.  
È per questo che Lei sempre lo chiede, è per questo che il Rosario tutto ottiene… 

P. Pablo Martin Sanguiao

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