domenica 10 maggio 2020

TESORI DI RACCONTI



Rispettate i Ministri di Dio .  

Alcuni giovinastri nemici dei preti discorrevano, insieme sul modo di spacciarsi dei medesimi, chiamandoli impostori, superstiziosi, ipocriti, egoisti, fanatici, ecc. Entrano in una bettola e dopo essersi avvinazzati, uno di costoro, che la faceva da capo della brigata, dando un pugno così forte sulla tavola, da far balzare per terra fiaschi e bicchieri, gridò: L'ho trovata!  

Oh la magnifica idea! E tratti in disparte alcuni di quei bravacci, loro parlò sottovoce mettendoli a parte del suo disegno; e questi applaudendo gridarono: - Bravo!... Evviva!... non poteva esser meglio pensata ... evviva!... Domani sera dopo il tramonto mentre passa qualche prete ... Un solo in sulla via per invitarlo a salire, e poi a me ... E si finì colle parole di ordine: Morte ai preti! sì, morte, morte!  

La sera del giorno appresso, poco prima dell'Ave Maria, una figura sospetta s'era fermata al portone di un palazzo. Essa stava muta, guardinga, come il tradimento. Passa un buon sacerdote e sente una voce che gli dice:  

- Fate la carità di salir su per un povero moribondo che chiede aiuto negli estremi momenti. 

Si volge, e vede quel tristo, che fingendo di piangere così lo pregava. Pieno di carità lo segue per la scala, ed entra nella stanza del morente. Se non che gli parve di esser tenuto d'occhio da alcuni, che quivi fermati sembrava volessero farsi beffe di lui. Nondimeno seguitò avanti, ed avvicinandosi al letto del moribondo, i circostanti mostrarono pure d'allontanarsi. Il prete allora, intento al suo ministero, si volse a chiamare l'uomo giacente sul letto; ma non gli fu risposto.  

Che sarà? pensa tra sé: credendolo in letargo. Lo scuote: ma esso era immobile! Si china sul letto per sentire i polsi, alza il lembo del lenzuolo ... orrenda vista! un ceffo enorme con lunga barba, cogli occhi quasi fuori dell'orbita, la bocca spalancata e contorta, nella destra stringendo una rivoltella a sei colpi, con un dito sul grilletto dell'arma .... pare che gli voglia tirare alla vita.... Il sacerdote indietreggia; ma fissa meglio, e vede che quell'uomo non si muove. Lo scuote una seconda volta, ma non dà segno di vita. Chiama i circostanti, che già stavano come smemorati guardando la scena da lungi: tutti si fan presso all'amico, lo chiamano .... Invano! Era morto! ....  

Allora il buon prete alzò al cielo lo sguardo, ed esclamò: - Gran Dio, sei pur terribile nella tua collera! –  

Poi voltosi ai circostanti disse: - Il Signore vi perdoni dal cielo come io vi perdono ... E partì lasciando tutti percossi da un terrore inesplicabile, non solo per l'estinto, ma più ancora per il rimorso d'aver dette tante bestemmie contro chi per l’altrui salute arrischia sì facilmente la propria vita!  

DON ANTONIO ZACCARIA 

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