mercoledì 10 giugno 2020

ILDEGARDA DI BINGEN



L’aspirazione alla trascendenza ha pure un altro effetto: una nuova valutazione della Vergine Maria. Se prima ella era una manifestazione della potenza di Dio, è ora inserita a questa possibilità di comunicare con Dio trascendente e diventa un importante passo intermedio sulla via che porta l’uomo a Dio. Nell’uso del metodo tipologico, secondo il quale Cristo è il prototipo di Adamo, Maria è posta di fronte a Eva; Cristo è il nuovo Adamo e Maria, la nuova Eva. C’è un nuovo principio per giungere a Dio. Maria ha una parte attiva nell’opera d’espiazione e quindi di redenzione; secondo quest’interpretazione, non è soltanto partecipe dell’opera della redenzione, ma si trova anche a poter essere invocata come interceditrice.

Nell’opera di Bernardo di Chiaravalle, di Ruperto di Deutz, d’Onorio di Autun e di altri grandi autori del XII secolo, Maria appare come la sposa di Dio. Questo rapporto di sposa-sposo costituisce l‘immagine prima dell’amore tra l’anima umana e Dio. Da qui consegue la nascita spirituale del Figlio di Dio nell’uomo. Ed in quanto questo modello è riferito all’uomo, Maria rappresenta la mediatrice più alta tra Dio e l’uomo. Per mezzo della sua mediazione, viene dato all’uomo un aiuto essenziale per uscire fuori dalla sua immanenza e per giungere all’unione con Dio, al suo destino, qual era nel primo paradiso.

L’interesse del tempo per il sapere è anche aumentato dai nuovi rapporti con il vicino Oriente, della conoscenza della civiltà araba e della cultura di cui essa è mediatrice. Che cosa pensa della scienza Ildegarda, “semplice, indotta”, “povera donna senza studi e quel poco che sa, un po’ di latino che servirebbe a recitare i salmi in coro l’aveva imparato dalla sua maestra, Jutta, che pure non ha studiato”? Ildegarda mostra grande stima per i dotti, ne ammira il sapere, le qualità per cui si distinguono, le opere, che ne sono il frutto e ricorda, senza però farne i nomi, gli antichi filosofi, che erano in amicizia con Dio. I suoi apprezzamenti valgono soprattutto per quelli che fecero oggetto dei loro studi e le loro ricerche la Parola di Dio nella Scrittura e la resero accessibile ai fedeli in senso profondo e spesso oscuro dei testi sacri. Grande è il suo rispetto per la sapienza di questi uomini grandi, mentre per quanto riguarda lei, poveretta, dice solo che la sua scienza si limita a comprendere il significato dei testi. E questo, per illuminazione concessa da Dio.

Sr. ANGELA CARLEVARIS osb

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