Quando una cosa che si conosce è buona, l’anima libera può aderire ad essa o no; e in questa libera adesione consiste il suo gaudio, perché è un atto della sua volontà che si consegna a quella cosa buona e la ama in giubilo. (9-1-65)
Dio, che è la somma Perfezione, ci ha creati per sé con capacità ed esigenze di possederlo e, nel darci la libertà, ci ha dato la possibilità di aderire a Lui liberamente. (9-1-65)
Signore, io ho bisogno di dirti che ti amo, dandoti quello che mi fa essere la creatura più grande: la libertà. Se non avessi libertà, non avrei bisogno di dirti che ti amo, perché ti darei necessariamente l’amore che Tu mi avresti dato per amarti, secondo la sua misura; e ti amerei non per adesione libera dinanzi alla tua perfezione, ma per mancanza di libertà per poter desiderare un’altra cosa. (9-1-65)
L’Amore infinito ha voluto unirci a sé con lacci d’amore, non di schiavitù, perché il figlio non è servo, ma erede, e sta con il Padre per amore. (9-1-65)
La nostra libertà è una sublime dimostrazione della grandezza di Dio, perché, anche se in questa vita possiamo resistere a Lui per non vederlo a faccia a faccia, nell’altra vita, pur essendo liberi, nel metterci a viso a viso nella sua luce, per la sua sovrabbondante perfezione, non potremo desiderare nulla al di fuori di Lui. (9-1-65)
Se Dio ci avesse creati senza libertà, non saremmo potuti aumentare in grazia, ma saremmo rimasti al minimo; e perché coloro che dicono a Dio di «no» volontariamente non si fossero esposti a perderlo, quelli che gli dicono di«sì» non avrebbero dovuto perdere la possibilità di glorificarlo di più. Dio stesso sarebbe stato meno glorificato, nella sua gloria accidentale, perché i giusti non gli avrebbero dato più del minimo, nell’impossibilità, per mancanza di libertà, di una donazione maggiore. (9-1-65)
L’uomo, al trovarsi senza libertà, avrebbe potuto pensare: Dio sarà infinitamente perfetto, ma io non lo posso sapere, perché non ho la capacità di poter aderire ad un’altra cosa. (9-1-65)
Dio rapirà nell’eternità la nostra volontà libera, non per schiavitù o incapacità della nostra natura, ma con lacci d’amore e di pienezza di perfezione. È molto più glorioso per Dio e per i beati la libertà dell’uomo, anche se molti la impiegano male, che la schiavitù di tutti. (9-1-65)
Secondo il piano amoroso di Dio, l’anima, essendo libera, è capace di aderire all’Infinito e di vivere la vita della Famiglia Divina. (19-9-66)
Per l’amore d’adesione, l’uomo si rende simile alla realtà alla quale aderisce, perché, nel vedere la perfezione di questa, ne tende irresistibilmente all’imitazione. Questi atti d’amore li può realizzare per la libertà che ha, senza la quale non sarebbe capace di aderire a ciò che ritiene buono, ma piuttosto a ciò a cui un altro essere, che gli mantenesse rapita la volontà, s’inclinasse; e allora potrebbe ugualmente aderire ad una cosa buona o ad una cosa cattiva, perché non dipenderebbe da Lui; e risulterebbe, di conseguenza, che, fosse Dio perfetto o imperfetto, dovremmo restare aderiti a Lui, non per la perfezione del suo essere che davanti alla sua eccellenza ci rapirebbe, ma per l’impotenza di resistergli. (9-1-65)
Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia
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