mercoledì 17 giugno 2020

Un Mondo secondo il Cuore di Dio



LA LIBERTA’ DELL’UOMO 

Dato che la grazia di Dio è sempre a disposizione dell’uomo per ritornare a quello stato perduto, bisogna cercare la causa che ci trattiene; e questa causa è il cattivo uso della nostra libertà. 

Siamo veramente liberi? In quale senso? Chi fa quel che vuole è veramente libero? Bisogna rispondere che esiste una falsa libertà, che nasconde una schiavitù: la libertà esterna d’azione può nascondere una schiavitù interiore; è l’uomo ostinato che ha potere e facoltà di operare a proprio arbitrio. Egli è schiavo dello spirito del male che risiede in lui. Perché non si deve dimenticare che non esiste solo la schiavitù ad altri uomini, ma anche la schiavitù a sé stesso, che in definiti- va non è cosa diversa dalla schiavitù allo spirito del male. Infatti il vero “io” dell’anima tende sempre a Dio solo, perché l’anima fu creata a sua “immagine e somiglianza” e per ciò stesso deve identificarsi con Lui. Qualunque altra meta, fuori di questa unione con Dio, che l’uomo si proponga di raggiun- gere, è dovuta ad un cattivo uso della libertà, che origina in lui la schiavitù che abbiamo detto. 

Ecco una schiavitù ignorata dall’immensa maggioranza degli uomini, i quali si credono liberi. Esiste un motivo che genera questa confusione: nell’intimo della volontà risiede l’autodeterminazione, ma quando essa accetta le insinuazioni dello spirito del male, infrangendo la verità e la giustizia, quell’autodeterminazione nasconde una schiavitù, attacca- mento a sé stesso. 

Il peccato ha rimosso Dio dal centro della vita dell’uomo, e ha messo l’uomo stesso come punto centrale dei suoi pensieri e delle sue decisioni. Questo cambiamento di “cen- tro” è stato l’opera primordiale del nemico, per poter egli governare l’uomo più facilmente. Gli ha fatto vedere la soggezione a Dio come schiavitù, allo scopo di poterlo ridurre lui in schiavitù valendosi delle sue passioni disordinate; disordine dovuto al cambiamento di “centro”. Questa è la schiavitù del peccato d’origine; i peccati personali possono aumentare questa schiavitù. 

È vero che il battesimo ci perdona il peccato originale, ma ciò che ci viene dato è il germe di una vita veramente libera, che ogni anima deve andar sviluppando, mettendo nuovamen- te Dio al centro della propria vita Quanto più si allontanerà dai peccati personali e vivrà della grazia del battesimo, tanto più diventerà libero. L’uomo, nonostante il battesimo, tende alla schiavitù, e tende ad essa invocando nientemeno che la stessa libertà. Non potremmo trovare la radice da cui proviene questa tendenza fatale? 

Da quando l’uomo ha peccato, egli si è allontanato da Dio, suo principio e suo fine. Non lo sente più come il protettore della sua vita. Quella insicurezza e quella lontananza rispetto a Dio, le ha utilizzate il “nemico” per fare schiavo l’uomo in questo mondo, ove egli regna, facendogli vedere come fine ciò che dovrebbe essere un mezzo per il suo ritorno a Dio. Così l’uomo mette tutto il suo impegno nell’ottenere una sicurezza in questo mondo, e quel che pensa, ama e progetta, non è altro che ricerca di protezione di sé stesso e dei propri interessi personali. Questa schiavitù intra-mondana dà una certa sicurezza, sicurezza dolorosa, ma che l’uomo preferisce all’insicurezza che deve attraversare per ottenere la vera sicurezza in Dio, autentica libertà. 

JOSÉ BARRIUSO 

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