domenica 11 ottobre 2020

Fede e Chiesa

 


C'è intimo rapporto, tra Fede e Chiesa, di modo che non si può capire pienamente l'una senza l'altra. Anzitutto, la Chiesa suscita la Fede con la predicazione della dottrina cristiana. Ne ha il diritto e il dovere per l'espressa missione conferitale dal suo Fondatore con le autorevoli parole: "Andate dunque e ammaestrate tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto quello che io vi ho comandato" (Mt, 28,19-20). Con questo adempimento la Chiesa accende la Fede nei non credenti disponendoli al Battesimo, e la nutre nei credenti incorporandoli a Cristo con l'esercizio delle opere di carità, di pietà e di apostolato, soprattutto con l'azione liturgica, nella quale è preminente l'amministrazione dei Sacramenti. Essa non può sbagliare nel compiere questo ufficio perché è assistita dallo Spirito Santo, secondo l'affermazione di Gesù agli Apostoli: "Mando a voi il Promesso dal Padre mio (Lc. 24,49), affinché resti con voi eternamente lo Spirito di verità" (Gv. 14,16-17). Egli vi insegnerà tutte le verità" (Gv. 16,13). E nel generare e alimentare la Fede, la Chiesa si occupa e si preoccupa anche di difenderla nell'ordine dogmatico; morale, giuridico, disciplinare e in tutto il resto, con uno zelo che è di ogni minuto come di ogni luogo: non a caso essa è la più perseguitata da quanti a qualsiasi livello combattono lo spirito religioso.

D'altra parte, la Fede posseduta testimonia l'appartenenza alla Chiesa. Per essa infatti il cristiano realizza le condizioni richieste per questa appartenenza, cioé il ricevimento del Battesimo, la professione di Fede, la partecipazione ai Sacramenti e l'obbedienza ai legittimi Pastori. Della Chiesa egli è nello stesso tempo suddito, figlio e membro, e come tale le obbedisce, l'ama e la sostiene.

Pertanto non sono membri della Chiesa quelli che non hanno avuto il Battesimo (come gli infedeli, gli ebrei, i maomettani, gli idolatri ecc.), coloro che rifiutano qualche verità insegnata dalla Chiesa (gli eretici), quanti, dopo essere stati battezzati, hanno rinunciato a Cristo e alla sua religione (gli apostati), quelli che hanno perso il diritto di partecipare ai Sacramenti (gli scomunicati), coloro che ricusano di obbedire al Papa e ai Vescovi (gli scismatici). Tutti costoro non possono dire di avere la Fede che la Chiesa intende. Non possono avere Dio per Padre dal momento che non hanno la Chiesa per Madre.

Il Vaticano II ha ricordato "appoggiandosi alla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa Chiesa peregrinante è necessaria alla salvezza, perché il solo Cristo, presente in mezzo a noi nel suo Corpo che è la Chiesa, è il Mediatore e la via della salvezza, ed Egli stesso, inculcando espressamente la necessità della Fede e del Battesimo, ha insieme confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano per il Battesimo come per una porta. Perciò non possono salvarsi quegli uomini i quali, pur non ignorando che la Chiesa Cattolica è stata da Dio, per mezzo di Gesù Cristo, fondata come necessaria, non vorranno entrare in essa o in essa perseverare (Costituzione su "La Chiesa" del 21-11-1964, n, 14).

Sac. Pasquale Casillo


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