ESERCIZIO DI PERFEZIONE E DI VIRTÙ CRISTIANE
Desiderio della perfezione segno d'essere in grazia di Dio.
Per animarci maggiormente ad aver grande desiderio del nostro profitto e fame e sete di far progresso nella virtù e di piacer ogni giorno più al Signore, e per usar in ciò maggior diligenza e sollecitudine, ci aiuterà una cosa molto principale e di grande consolazione; ed è, che uno dei maggiori e più certi contrassegni che si hanno di abitar Dio in un'anima e di star ella bene con Dio è questo, l'avere un tal desiderio e una tale fame e sete. Così dice S. Bernardo: «Non v'è maggior contrassegno né più certa testimonianza della presenza di Dio in un'anima, che l'aver ella un gran desiderio di maggior virtù, di maggior grazia e di maggior perfezione» (Ser. de S. Andrea, n. 4). E il Santo lo prova; perché lo stesso Dio lo dice per mezzo del Savio: «Coloro che mi mangiano hanno sempre fame; e coloro che mi bevono hanno sempre sete» (Sir 24, 29). Se hai fame e sete delle cose spirituali e di Dio, rallegrati; ché questo è contrassegno e testimonianza molto grande che Iddio abita nell'anima tua: egli è quegli che ti cagiona questa fame e questa sete; hai trovata la vena di questo divino tesoro, e questo stesso n'è il segno, poiché così bene la seguiti. Come il cane da caccia va lento e pigro quando non ha ancora trovata la traccia della fiera; ma dopo che l'ha sentita, si accende e con grande velocità corre cercando in questa parte e in quella quel che ha fiutato, né si ferma fino a tanto che non l'abbia trovato; così anche colui che davvero ha odorata quella divina soavità, corre all'odore di questo prezioso unguento: «Traimi tu dietro a te: correremo noi all'odore dei tuoi profumi» (Cant. 1 3). Dio, che sta dentro di te, ti tira dietro a sé. E se non senti in te questa fame e sete, temi che ciò non avvenga forse perché non dimori Dio nel tuo cuore: ché questa proprietà hanno le cose spirituali e di Dio, come già abbiamo sentito da S. Gregorio, che quando non le abbiamo, allora non le amiamo, né le desideriamo, né ci curiamo punto di esse.
ALFONSO RODRIGUEZ
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