La stessa cosa siamo chiamati a fare noi nell’imitazione di Gesù fattosi Eucaristia. Noi diventiamo cibo per il nostro prossimo quando siamo capaci di donarci, che vuol dire offrire il nostro aiuto ed il nostro soccorso senza chiedere nulla in cambio; siamo cibo anche quando perdoniamo, amiamo, condividiamo quel che abbiamo, nel poco e nel molto, non solo a livello materiale, ma anche quando mettiamo a disposizione i nostri talenti, quando comprendiamo, siamo solidali, quando non giudichiamo, cioè rinunciamo al disprezzo delle miserie altrui, rinunciamo ai nostri egoismi, quando smettiamo di considerarci migliori degli altri; quando facciamo questo l’eucaristia diventa proficua per noi.
C’è come una reciprocità, Essa agisce tanto più in noi quanto più noi siamo decisi ed efficaci nell’amare e quindi nel donarci al nostro prossimo. Come dire che questo cibo è profittevole per noi quanto più il cibo che noi diamo agli altri e profittevole verso di loro.
Dio ci nutre proteggendoci ed avvolgendoci nella sua Grazia con l’Eucaristia, chiedendo in cambio a noi di fare altrettanto con il nostro prossimo, avvolgendo e proteggendo il nostro prossimo, con il nostro amore, con la nostra solidarietà, con la nostra comprensione.
Il Progetto di Dio, sin dalla creazione del mondo, è una spirale di amore, che cresce sempre di più, avvolgendo il mondo e tutte le creature, non solo gli uomini. Non è un caso che S.Giovanni Evangelista, l’apostolo che più teneramente amava il Signore, chiaramente afferma nel prologo del suo Vangelo che “Dio è amore”. La storia del mondo, dall’ingresso del peccato, che con la trasgressione umana ha separato l’uomo da Dio, è una storia di odio e di violenza alimentata dal demonio, contrastata dall’amore e dalla bellezza di tanti uomini e donne, che, illuminati dalla Grazia Divina, hanno acceso la speranza in un mondo migliore, prospettando uno scenario in cui l’amore e la generosità umana possano vincere l’odio e l’egoismo umano.
E’ l’eterna lotta tra il bene ed il male, cominciata in cielo con la rivolta degli angeli ribelli, che prosegue sulla terra; ed anche noi siamo chiamati a schierarci da una parte o dall’altra con Dio, oppure, non ci accada mai, contro di Lui. Con Lui mangiamo l’Eucaristia e ci facciamo cibo per il nostro prossimo, cioè riceviamo in dono Dio e ci facciamo dono verso il nostro prossimo; senza di Lui, non riconosciamo l’Eucaristia, e mangiamo, anzi divoriamo il nostro prossimo; l’indurimento del nostro cuore, che la lontananza dall’Eucaristia determina in noi, produce avversione verso gli altri, avversione verso la diversità di pensiero, di gusti, produce intolleranza ed il pensare che ogni uomo ci è nemico ed ostacolo per la nostra serenità e felicità.
Tutte le volte che noi distruggiamo la reputazione altrui, tutte le volte che calpestiamo i diritti altrui, tutte le volte che chiudiamo gli occhi ai bisogni altrui, e potendo aiutare decidiamo di non farlo, tutte le volte che ridiamo sul pianto altrui e piangiamo del loro sorriso e della loro gioia, tutte le volte che non apriamo a chi bussa alla nostra porta, o bussiamo alla porta altrui per insidiare la loro casa, tutte le volte che il nostro agire procura la rovina del nostro prossimo, tutte le volte che profittiamo a nostro vantaggio delle disgrazie altrui, essendone noi la causa, noi divoriamo il nostro prossimo e voltiamo le spalle a Dio; è come se gli dicessimo “non me ne importa nulla di Te, non so che farmene di Te”:” io sono Dio a me stesso, il mio pensiero è la mia legge, le mie brame i miei comandamenti”.
L’Eucaristia è dunque la comunione vera e reale, non solo spirituale, dell’uomo con Dio mentre è sulla terra, e si realizza sinchè Egli tende a Dio con le intenzioni e con i comportamenti, salvo le cadute che il Signore perdona sempre, purchè ci sia sincero pentimento ed il proposito di evitare le mancanze future.
Ma c’è anche una anti-eucaristia ed è la separazione sistematica da Dio di uomini e donne, che scelgono di ribellarsi al Signore e che quotidianamente mangiano e bevono odio, invidia del bene altrui, tessono la tela della trama in danno degli altri, spargono il seme della maldicenza, respirano menzogna, dimorano nel fango della falsità, ingrassano nei vizi e nelle dissipazioni a dispetto dell’altrui pianto, si fanno scudo delle loro fortune, usando il potere loro dato per prevaricare le persone loro sottoposte.
L’antieucaristia esiste realmente non è un’invenzione: essa è la presenza quotidiana e reale degli spiriti maligni, che dimorano nel cuore umano, possedendolo e spingendolo costantemente al male, ad un grado maggiore di separazione da Dio, rinnovando ogni giorno la loro azione malefica, seminando veleni ed odio, allo stesso modo in cui il Signore Gesù, quotidianamente, nelle persone che a Lui si consacrano nell’unione eucaristica giornaliera, riversa nuove grazie, aumentando la partecipazione delle anime, in grado, alla vita Divina. L’Eucaristia per noi è vita, è il nostro aggrapparci a Dio per mezzo dell’unione reale a Gesù, non è un accessorio della vita cristiana, è indispensabile alla salute dell’anima ed al suo progresso spirituale nella seria decisione per Dio. Chi mangia e beve l’Eucaristia non vive più per se stesso, ma diventa proprietà esclusiva di Dio, per mezzo dell’appartenenza a Gesù Signore.E' un atto liberamente volitivo della volontà umana di quelle anime che scelgono di appartenere a Dio.
Ed ancora, chi mangia degnamente l’Eucaristia partecipa già sulla terra alla comunione dei Santi, è già in Paradiso senza saperlo, partecipa già della vita beata ed eterna senza accorgersene; ma i Santi se ne accorgevano, vivendo nella gioia, anche se nelle sofferenze fisiche e nelle tribolazioni. Le parole di Gesù: “Chi mangia di Me vive per Me”. Ed ancora:” Chi mangia il Mio Corpo e beve il Mio Sangue ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
Gioacchino Ventimiglia
Nessun commento:
Posta un commento