lunedì 5 aprile 2021

DIO E’ AMORE

 


La stessa cosa siamo chiamati a fare noi nell’imitazione di  Gesù fattosi Eucaristia. Noi diventiamo cibo per il nostro  prossimo quando siamo capaci di donarci, che vuol dire  offrire il nostro aiuto ed il nostro soccorso senza chiedere  nulla in cambio; siamo cibo anche quando perdoniamo,  amiamo, condividiamo quel che abbiamo, nel poco e nel  molto, non solo a livello materiale, ma anche quando  mettiamo a disposizione i nostri talenti, quando  comprendiamo, siamo solidali, quando non giudichiamo, cioè  rinunciamo al disprezzo delle miserie altrui, rinunciamo ai  nostri egoismi, quando smettiamo di considerarci migliori  degli altri; quando facciamo questo l’eucaristia diventa  proficua per noi.  

C’è come una reciprocità, Essa agisce tanto più in noi quanto  più noi siamo decisi ed efficaci nell’amare  e quindi nel  donarci al nostro prossimo. Come dire che questo cibo è  profittevole per noi quanto più il cibo che noi diamo agli altri  e profittevole verso di loro. 

Dio ci nutre proteggendoci ed avvolgendoci nella sua Grazia  con l’Eucaristia, chiedendo in cambio a noi di fare altrettanto  con il nostro prossimo, avvolgendo e proteggendo il nostro prossimo, con il nostro amore, con la nostra solidarietà, con la  nostra comprensione. 

Il Progetto di Dio, sin dalla creazione del mondo, è una spirale  di amore, che cresce sempre di più, avvolgendo il mondo e  tutte le creature, non solo gli uomini. Non è un caso che  S.Giovanni Evangelista, l’apostolo che più teneramente  amava il Signore, chiaramente afferma nel prologo del suo  Vangelo che “Dio è amore”. La storia del mondo, dall’ingresso  del peccato, che con la trasgressione umana ha separato  l’uomo da Dio, è una storia di odio e di violenza alimentata  dal demonio, contrastata dall’amore e dalla bellezza di tanti  uomini e donne, che, illuminati dalla Grazia Divina, hanno  acceso la speranza in un mondo migliore, prospettando uno  scenario in cui l’amore e la generosità umana possano vincere  l’odio e l’egoismo umano.  

E’ l’eterna lotta tra il bene ed il male, cominciata in cielo con  la rivolta degli angeli ribelli, che prosegue sulla terra; ed  anche noi siamo chiamati a schierarci da una parte o dall’altra  con Dio, oppure, non ci accada mai, contro di Lui. Con Lui  mangiamo l’Eucaristia e ci facciamo cibo per il nostro  prossimo, cioè riceviamo in dono Dio e ci facciamo dono  verso il nostro prossimo; senza di Lui, non riconosciamo  l’Eucaristia, e mangiamo, anzi divoriamo il nostro prossimo;  l’indurimento del nostro cuore, che la lontananza  dall’Eucaristia determina in noi, produce avversione verso gli  altri, avversione verso la diversità di pensiero, di gusti,  produce intolleranza ed il pensare che ogni uomo ci è nemico  ed ostacolo per la nostra serenità e felicità. 

Tutte le volte che noi distruggiamo la reputazione altrui, tutte  le volte che calpestiamo i diritti altrui, tutte le volte che  chiudiamo gli occhi ai bisogni altrui, e potendo aiutare decidiamo di non farlo, tutte le volte che ridiamo sul pianto  altrui e piangiamo del loro sorriso e della loro gioia, tutte le  volte che non apriamo a chi bussa alla nostra porta, o  bussiamo alla porta altrui per insidiare la loro casa, tutte le  volte che il nostro agire procura la rovina del nostro prossimo,  tutte le volte che profittiamo a nostro vantaggio delle  disgrazie altrui, essendone noi la causa, noi divoriamo il  nostro prossimo e voltiamo le spalle a Dio; è come se gli  dicessimo “non me ne importa nulla di Te, non so che  farmene di Te”:” io sono Dio a me stesso, il mio pensiero è la  mia legge, le mie brame i miei comandamenti”. 

L’Eucaristia è dunque la comunione vera e reale, non solo  spirituale, dell’uomo con Dio mentre è sulla terra, e si realizza  sinchè Egli tende a Dio con le intenzioni e con i  comportamenti, salvo le cadute che il Signore perdona  sempre, purchè ci sia sincero pentimento ed il proposito di  evitare le mancanze future. 

Ma c’è anche una anti-eucaristia ed è la separazione  sistematica da Dio di uomini e donne, che scelgono di  ribellarsi al Signore e che quotidianamente mangiano e  bevono odio, invidia del bene altrui, tessono la tela della  trama in danno degli altri, spargono il seme della maldicenza,  respirano menzogna, dimorano nel fango della falsità,  ingrassano nei vizi e nelle dissipazioni a dispetto dell’altrui  pianto,  si fanno scudo delle loro fortune, usando il potere loro  dato per prevaricare le persone loro sottoposte. 

L’antieucaristia esiste realmente non è un’invenzione: essa è  la presenza quotidiana e reale degli spiriti maligni, che  dimorano nel cuore umano, possedendolo e spingendolo  costantemente al male, ad un grado maggiore di separazione  da Dio, rinnovando ogni giorno la loro azione malefica,  seminando veleni ed odio, allo stesso modo in cui il Signore  Gesù, quotidianamente, nelle persone che a Lui si consacrano  nell’unione eucaristica giornaliera, riversa nuove grazie, aumentando la partecipazione delle anime, in grado, alla vita  Divina. L’Eucaristia per noi è vita, è il nostro aggrapparci a  Dio per mezzo dell’unione reale a Gesù, non è un accessorio  della vita cristiana, è indispensabile alla salute dell’anima ed  al suo progresso spirituale nella seria decisione per Dio. Chi  mangia e beve l’Eucaristia non vive più per se stesso, ma  diventa proprietà esclusiva di Dio, per mezzo  dell’appartenenza a Gesù Signore.E' un atto liberamente  volitivo della volontà umana di quelle anime che scelgono di  appartenere a Dio. 

Ed ancora, chi mangia degnamente l’Eucaristia partecipa già  sulla terra alla comunione dei Santi, è già in Paradiso senza  saperlo, partecipa già della vita beata ed eterna senza  accorgersene; ma i Santi se ne accorgevano, vivendo nella  gioia, anche se nelle sofferenze fisiche e nelle tribolazioni. Le  parole di Gesù: “Chi mangia di Me vive per Me”. Ed  ancora:” Chi mangia il Mio Corpo e beve il Mio Sangue ha la  vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. 

Gioacchino  Ventimiglia

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