Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)
28.03.2021
È una gioia poter essere in preghiera per tutta l’umanità. C’è molto dolore, ci sono molte lacrime, c’è molta disperazione, ma noi abbiamo la speranza, questa speranza che viene dall’Alto, questa speranza che vive e regna nei nostri cuori: Gesù.
Oggi facciamo una bellissima riflessione iniziando una settimana di adorazione, di accoglienza a Cristo, al Vangelo, alla vita di preghiera. Oggi dobbiamo vivere con molta più intensità le cose di Dio. Forse in questo momento il mondo ha dovuto fermarsi, ma l’uomo non può smettere di pregare, non può diventare vuoto nel momento in cui lo Spirito Santo vuole riempire la sua vita dei doni di Dio: la sapienza per vincere, la scienza dello Spirito Santo nel cuore dell’uomo, l’intelletto, l’intelligenza, la fortezza. Perché spesso ascolti la Parola ma non vivi la Parola.
Oggi vi darò un bell’esempio di cosa significa ascoltare ma non riuscire a vivere la Parola. In questo momento di calvario, in questo momento in cui siamo in una valle di lacrime, Gesù ci guarda e ci dice: “Non avere paura, abbi fede”. Ma l’uomo ha paura, non ha fede. Ha paura di tutto quello che gli sta succedendo, non ha sicurezza. Deve avere fede. Tutti voi oggi siete nelle mani del Creatore, Gesù è morto sulla croce per voi, Egli ha dato la vita per voi. Quindi abbiamo la grande ricchezza che è il nostro Salvatore. Non dovete immergervi nella disperazione delle lacrime, ma nella speranza della misericordia. Quando attraversi la valle di lacrime e l’ombra della morte, devi avere la speranza della misericordia.
Anche perché tu credi nella Resurrezione. Tu sai che ogni fiore di questo giardino in qualsiasi momento può essere raccolto da Dio – tutti sono nelle mani di Dio – ma questo fiore non cessa di esistere nel momento in cui muore. Perché noi crediamo nella Resurrezione e questa Settimana Santa ci mette sulla via della Resurrezione. Noi abbiamo la grazia di Cristo resuscitato.
Allora oggi siamo qui avanzando verso la nostra più grande speranza. Per questo oggi è una domenica molto speciale. È una domenica in cui le ginocchia devono piegarsi e chiedere a Dio la guarigione dell’umanità. Innanzitutto, la guarigione del cuore, perché oggi l’uomo sta attraversando una tempesta ma, se non guarisce il proprio cuore, non sarà felice con la brezza leggera. Deve guarire il proprio cuore. A volte l’uomo si preoccupa tanto della guarigione [fisica], ma dimentica il cuore. La prima grazia è il cuore.
In questo tempo di giustizia dobbiamo avere un abbandono molto profondo in Dio, perché il mondo sta già entrando nello squilibrio e lo squilibrio è la malattia peggiore. Perché la mancanza di fede e la mancanza di fiducia portano alla disperazione. Perché oggi c’è tanta sofferenza, tanto dolore. Nessuno trova una risposta per questo momento. Questa risposta è la fiducia in Dio. Ma Dio sta già camminando con noi, insieme a noi, per portarci il miracolo del quale abbiamo bisogno. Questo miracolo non è lontano. Pur sapendo che state vivendo il tempo della giustizia, i tempi della battaglia, i tempi confusi.
Quello che non può mancare nel mondo in questo momento è la fede. Quello che il demonio vuole distruggere nella vostra vita è quello che vi renderà vittoriosi: la fede. Perché la fede ci porta la fiducia.
Ecco perché è molto importante l’unione della fraternità in questo momento. Dovete vincere tutte le barriere, perché il demonio mette barriere, anche al vostro essere fraterni: ci sono divisioni, spesso non riesci a guardare tuo fratello e amarlo, provi indifferenza. Dobbiamo vincere questa barriera. Perché qui abbiamo una missione di lotta per il trionfo del Cuore della Madre che sta qui a catechizzarvi. Allora voi siete servi di Dio, in questa grande lotta, in questa grande missione, e quanto più uniti sarete, tanto più combatterete le insidie del demonio. Quanto più l’umanità sarà unita, più combatterà le insidie del demonio. Quanto più il popolo di Dio sarà unito, più sarà vittorioso.
Allora abbiamo qui questa bellissima alleanza con il Cielo, abbiamo la grazia di vivere una settimana santa, la grazia di iniziare una settimana con Cristo, mettendo Lui al centro della nostra famiglia, al centro dei nostri cuori, pur sapendo che questa comunità ha le stesse battaglie che ha il mondo, sente gli stessi dolori del mondo e ha le stesse perdite. Perché siete nel mondo, siete di passaggio, tutti qui vivono abbandonati, confidenti. E Dio fa il miracolo, dobbiamo credere a questo miracolo, dobbiamo chiedere questo miracolo. Quando amiamo, chiediamo e Dio ascolta la nostra voce. Senza paura, con fiducia. Ci vuole abbandono e fede. Fiducia e fede. Ed è la fede che ci rende obbedienti, ci rende rispettosi, ci rende fratelli che amano la famiglia. E chi ama la famiglia si prende cura della sua famiglia, prega, non ha paura ma ha fiducia piena, sicurezza!
Tieniti forte alle mani di Dio ed esse ti sosterranno. È questo che il mondo deve fare oggi: tenersi fortemente alle mani di Dio, che lo sosterranno. Io mi sono tenuta alle mani di Dio, figli. Oggi in questa domenica, simbolicamente voi state riflettendo su qualcosa che la Madre ha vissuto. E il mio abbandono è stato fiducia in Dio, sicurezza nelle mani di Dio. Sapevo che arrivava il momento del dolore più grande della mia vita, ma sapevo che arrivava il momento della forza più grande della mia vita, come Madre di Gesù. E Dio mi ha concesso l’onore di essere la Madre dell’umanità. Tutto si è trasformato. L’amore vince. Per amore, Dio ci fa vincere anche il dolore maggiore che esiste, che è vedere un figlio morto.
Così è anche la vostra unione, la vostra fede, la vostra fiducia. È il momento di avere fede. Quando guardi il mondo oggi vedi solo dolore, perché nel mondo c’è dolore, nessuno può negarlo. Nessuno può voler vedere solo gioia nei momenti di lacrime. È necessario essere felici anche nei momenti di lacrime, ma nessuno può dire che questo momento sia il momento migliore per il mondo. È un momento triste, è un momento di lacrime nelle famiglie, è un momento di paura nelle famiglie, è un momento di disperazione nelle famiglie ma è anche un momento di fede nelle famiglie. È il momento di avere sicurezza nelle famiglie.
Al contrario di quanto pensano molti che non hanno fede, Dio non è mai stato così vicino a noi come in questo momento. E voi avrete la grazia di vivere una settimana di fede molto maggiore di quella che forse avevate mentre respiravate la sicurezza dell’aria pura. Oggi avrete la grazia di vivere una settimana consapevoli che il mondo ha avuto bisogno di attraversare tutto questo affinché le persone comprendessero quanto hanno bisogno di amare e rispettare Dio al di sopra di ogni cosa. L’uomo non è riuscito a capire – spesso per ignoranza e a causa dei suoi peccati – che Dio è al di sopra di ogni cosa. In questo momento sa pienamente che adesso siamo nelle mani di Dio. Ecco perché dobbiamo tenerci forte a queste mani.
E riempirci di meraviglia per la sicurezza che abbiamo in queste mani: perché i fiori sbocciano ancora, gli alberi danno ancora frutti, gli uccellini cantano ancora e voi avete ancora la gioia di vivere questa fede bella che vivete qui, tenendovi alle mani di Dio. Perché ognuno di voi che è venuto – e anche voi che non siete qui presenti ma che avete la grazia di respirare un po’ di questo santuario – conoscete l’importanza della fede, delle cose di Dio, di ciò che è sacro. Siamo sostenuti dalla misericordia del Signore. A volte ti senti mancare la terra sotto i piedi, ma Gesù ti prende per mano.
C’è tanto dolore, non mi riferisco solo a quello della materia ma al dolore spirituale, al dolore del cuore, dell’anima. È triste sentire quello che oggi sentiamo in un mondo apparentemente così bello ma così pieno di quell’inquinamento distruttore che è il peccato. Allora è tempo di fare questa riparazione, di sentire Gesù, di vivere questa soavità che è Cristo. Cristo con noi, Cristo in mezzo a noi, Cristo che ci fa seguire le sue orme, Cristo che ci dà coraggio, fede, fiducia. Perché se diventate uomini pieni di paura, paura di ogni cosa, questo non è un buon segno del cristiano. Il cristiano ha la serenità, ha il silenzio, ha l’abbandono, ha la vita di preghiera.
Il mondo ha bisogno di vivere questa vita di preghiera. Ci sono tante parole e poco silenzio e preghiera. Ci vuole proprio questo silenzio profondo, immergersi nelle profondità del cuore di Gesù, sentire Gesù. Dio sta facendo miracoli così vicino a noi, stiamo vedendo il miracolo della fede. Quante persone hanno fede e riescono a vincere tutti gli ostacoli, per quanto grandi siano. L’umanità oggi deve avere fede. Coraggio, niente è più grande della grazia di Dio! Niente, figli.
Qualunque cosa accada, Io sarò con voi in questa missione. Camminerò insieme a voi, sentendo i vostri dolori e calmando i vostri cuori. Calma il cuore! In quella preghiera che non avete ben compreso, Gesù dice “calma il cuore”, perché vuole che i vostri cuori stiano tranquilli. Nessuno riuscirà a superare la sofferenza che arriverà per la Terra se avrà un cuore tribolato. Calma il cuore! Gesù non si è riferito a un cuore specifico ma “al cuore”, al cuore di tutti. Calma il cuore! Perché la tempesta sarà lunga e distruttrice, ma porterà anche molte benedizioni, molta guarigione. Ci sarà il miracolo, dovete credere a questo miracolo. È una grande attesa. Quando pensavate che tutto era perduto e il mondo era agonizzante perché Gesù era morto, Cristo è resuscitato.
Oggi state vivendo questa agonia sulla Terra, soprattutto in Brasile. Perché il Brasile ha attraversato questo? Per guarire se stesso. Guarigione! L’uomo deve guarire se stesso dall’avidità, dalla disuguaglianza, dall’indifferenza, deve guarire se stesso da ogni gelosia, deve guarire se stesso dalla divisione. Tutto quello che sta accadendo oggi è il raccolto: raccogli quello che semini. Ecco perché il Brasile deve mettersi in ginocchio. Raccogliere cose buone dipende da quello che semina, il suo raccolto è frutto della sua semina. Deve seminare di più l’unione, la misericordia, deve vincere il peccato.
Il peccato è terribile. Una calamità del mondo si può superare, ma il peccato si combatte solo con molta preghiera. E il mondo deve vincere. È molto schiavo del peccato, delle briciole. Gesù è morto per darci il perdono, la guarigione del cuore, per alleggerirci da questo peso del peccato. Allora perché oggi il Brasile attraversa questo? Avete già riflettuto su questo? La vostra nazione è bella, forte, piena di fede, ma dev’essere più santa, deve avere più timore di Dio, dev’essere più unita! Dovete sapere che ogni brasiliano deve cambiare. La felicità di una famiglia dipende da tutti i suoi componenti. Ed è per questo che voi, in questa fraternità scelta su questo suolo brasiliano, avete l’impegno con il Cielo di pregare affinché questa fraternità sia edificata in ogni angolo della Terra, a cominciare dalla vostra patria.
Allora abbiate questa fede bella, figli! Scoprite questo sole che oggi è giusto. Il Cuore di Gesù oggi risplende su di noi. Il mondo può anche attraversare tenebre, tempeste oscure, ma ciò che risplende su di noi è il Cuore misericordioso di Gesù. Voglio che diciate questo al vostro cuore: “su di noi risplende il Cuore misericordioso di Gesù”. È questo Cuore che risplende sul Brasile e sul mondo. Ecco perché non dovete avere paura, dovete avere fede e dovete essere soldati di Gesù che risplendono! Gesù ci ha preparati per risplendere, ci ha detto che dobbiamo illuminare questo mondo che è nelle tenebre. E oggi chi risplende di più è Gesù! Io posso sentire la sua luce sul mondo in questo momento.
Vi benedico insieme alle benedizioni di questo splendore che è Gesù nelle nostre vite.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Faccio gli auguri a chi compie gli anni. Siate luce del mondo, perché Dio vi ha creati perché vi ama e vi ha creati affinché possiate essere luce su questa Terra.
Chiedo a Gesù di benedire questi fiori bellissimi per la guarigione del corpo e dell’anima di chi ha fede.
La benedizione di oggi è specialmente per i malati, per coloro che si prendono cura dei malati, affinché non entrino nella disperazione, affinché non perdano la forza, la fede, la fiducia. In ogni momento, ricorda che Dio è con te, ovunque tu vada. Non sei solo. Ogni dono che Dio ti ha dato è un dono di Dio per te: padre, madre, figlio, missionario, persona che ha il compito di prendersi cura di tante persone che hanno bisogno di respirare, respirare con forza e sentire che Dio opera in ogni parte del tuo corpo, proteggendoti da tutto questo male che oggi vuole essere maggiore della tua fede. Per questo vi auguro molta pace.
Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, Madre della Pietà. Il Signore mi chiama.
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