Nella preghiera del "Credo" c'è qualcosa di profetico nella breve descrizione della morte di Nostro Signore. Nessun altro nome è menzionato, tranne quello di un solo giudice: Giuda, Anna e Caifa non sono menzionati. Rapido è il passo della Vita terrena di Nostro Signore, ma un unico particolare significativo rimane a mente: "Patì sotto Ponzio Pilato". Il che non sta solo ad attestare un fatto storico, ma anche a significare la profezia di ciò che, alcune volte, accadrà a Cristo nel Suo Corpo Mistico: in altre parole, la Sua Chiesa, nei giorni bui della storia, decrescerà fino a subire la persecuzione e a morire di una morte apparentemente definitiva, patendo sotto Ponzio Pilato, ossia sotto il potere di uno Stato "onnipotente".
Può darsi che la religione non riesca ad opporsi allo Stato-religione, perché lo Stato moderno è armato e la Chiesa no. Può darsi perfino che la religione venga sballottata tra un giudice antico che crede sia bene che muoia un uomo solo piuttosto che perisca l'intera nazione, e un giudice moderno che ritiene sia bene che muoia tutto il popolo per un uomo solo: un dittatore. Può darsi che dalle labbra dei moderni Pilati senta le parole del Potere: "Non sai tu che ho il potere di crocifiggerti e di liberarti?". Ma essi sentiranno sempre la dolce Voce di Cristo: "Tu non avresti nessun potere su di Me se non ti fosse dato dall'alto".
Anche se Cristo non ci liberasse dal potere dello Stato Totalitario, così come non liberò Se Stesso, dovremmo vedere in tutto questo la Sua deliberata Volontà. Può darsi che i Suoi figli vengano perseguitati dal mondo dove da esso appunto possano allontanarsi; può darsi che i Suoi nemici più accaniti stiano, inconsciamente, lavorando per Lui, in quanto potrebbe essere compito precipuo del totalitarismo il presiedere alla soppressione di un mondo moderno divenuto indifferente nei confronti di Dio e delle Sue leggi morali. Può darsi che lo stesso secolarismo di cui soffriamo sia una reazione contro la nostra infermità spirituale. Può darsi che lo sviluppo dell'ateismo e del totalitarismo costituisca la misura della nostra mancanza di zelo e di pietà, la prova della nostra inadempienza dei doveri cristiani. Può darsi che, come le malattie si sviluppano laddove esistono condizioni di sporcizia, così il "fascismo rosso" si sviluppi nell'empietà, e che fin quando non recheremo le Stigmate di Cristo non saremo liberati nella Sua Vittoria. Può darsi che questo stato di cose sia stato reso possibile dal fatto che abbiamo smarrito gli ideali soprannaturali e consentito al declino della famiglia, dalla nostra mancanza di rispetto per il prossimo e dal nostro crescente egoismo.
Ma quale che sia la ragione di questi giorni di prova, d'una cosa possiamo essere certi e cioè che: il Cristo che patì sotto Ponzio Pilato firmò la sentenza di morte di Pilato, non fu Pilato a firmare la sentenza di morte di Cristo.
La Chiesa di Cristo sarà attaccata, schernita, messa in ridicolo, ma non sarà mai distrutta!
I nemici di Dio non riusciranno mai a detronizzare Dio dai Cieli, né a svuotare i Tabernacoli del loro Eucaristico Signore, né a sopprimere le Mani assolutrici, ma può darsi che riescano a devastare la terra.
La cruda realtà che i nemici di Dio devono guardare in faccia è che la civiltà moderna ha conquistato il mondo, ma, così facendo, ne ha perduto l'anima; e appunto perché ne ha perduto l'anima, perderà quel mondo stesso che ha conquistato. Come si offusca la religione, così si offusca la libertà, perché solo dov'è lo Spirito di Dio vi è libertà.
(Fulton J. Sheen, da "Characters of the passion-Personaggi della passione")
Nessun commento:
Posta un commento