venerdì 14 maggio 2021

VENTICINQUESIMO DELL A CONVERSIONE

 


“ Il diario mistico di Camilla Bravi” 


15 maggio 1950. 

Mentre attendevo che il sacerdote mi portasse la Comunione, seguivo in spirito la Messa. Gesù si presentò grondante Sangue al mio intelletto, e al Sanctus mi strinse a Sé dicendomi: «Oggi, giorno di festa, mi presento a te tutto grondante di Sangue come quando ero morente in croce e mi sono immolato per te e per l'umanità peccatrice, perché quest'oggi Io stesso voglio offrirti con Me al mio divin Padre, in modo più particolare rispetto agli altri giorni. Io sono e voglio essere la tua riparazione, il tuo ringraziamento, il tuo Tutto, per tutto ciò che tu mi devi. Io offro al Padre mio per te il dolore infinito che provai nel Getsemani alla vista dei tuoi peccati, l’umiliazione, il disprezzo, gli atroci tormenti, la mia morte d'amore, e mi sfaccio il tuo supplemento, la tua riparazione, la tua propiziazione, il tuo amore, il tuo tutto per te presso il mio divin Padre». 

Poco dopo, quando il sacerdote mi portò Gesù Eucaristico, Lo vidi invece tutto sfolgorante di luce. Attirandomi a Sé, continuò: «Ancora oggi, Mesta del tuo venticinquesimo di conversione a Me, ti dono la fiamma d'Amore che ti ho donato allora, quando t'immersi nella mia Divinità, nel mio Amore, e ti sentivi morir d'Amore. Non importa se non sei, come allora, rapita nell'estasi della contemplazione, se anche il raccoglimento non è profondo e non senti nulla di sensibile. T'immergo nella medesima fiamma del mio Amore e ti ripeto le parole di allora: "Ti voglio far santa, presto santa, gran santa". Su te, la più misera e debole delle mie creature, Io voglio sfoggiare il mio Amore, e sulla tua miseria Io voglio edificare il trono del mio Amore misericordioso». 

«Ho scelto te perché per il mio Cuore sei la più atta a dare sfogo alla mia Misericordia e al mio Amore. Il mio Cuore trova le sue delizie e il suo refrigerio nel versarlo sui poveri peccatori. Tanti lo rifiutano, e il mio Cuore soffre. Tu lo desideri e Io te lo dono, e ti dono anche quello che tanti mi rifiutano». 

«Tu sei l'oggetto delle mie predilezioni. Ti ho scelta per farti santa e per continuare a vivere in te la mia dolorosa Passione, e per mezzo tuo salvare le anime. Ti voglio trasformare nella mia Immagine vivente. Venticinque anni or sono, t'ho staccata dal mondo completamente. Oggi, come regalo del tuo venticinquennio, voglio a poco a poco staccarti da quei difetti, peccati e imperfezioni che ritardano l'unione più profonda. Voglio donarti quell'umiltà di cuore che tanto sospiri; perciò ti donerò più forza nella lotta, perché tu possa perfezionarti in tutti i tuoi voti, mediante la preghiera e la mortificazione per estirpare in te l'orgoglio. Io continuerò ad essere il tuo Maestro. Cerca di pregare con raccoglimento e fiducia, e tutto otterrai. Ti voglio sempre più santa, anche perché t'ho scelta come vittima per affrettare la proclamazione del dogma dell'Assunta. Voglio viverla tutta la mia Passione in te e donarti il martirio d'amore». 

«Ti donerò la forza perché tu possa attraversare il deserto e giungere all'oasi eterna del Paradiso. Il deserto di cui ora ti parlo, è la via dolorosa del Calvario. Incomincia per te come la settimana santa, cioè la fase più acuta della mia Passione, senza consolazione né conforto, ma con dolore puro. Come Me, sarai accerchiata da nemici. I tuoi nemici sono il tuo orgoglio, il demonio e le persone che strazieranno il tuo cuore. Il dolore e le prove che Io ho subito, le rivivrò in te, per renderti simile a Me, ossia il disprezzo, l'umiliazione, l'abbandono, il disamore, l'incomprensione e la sensazione di abbandono da parte mia verso di te; tutto il dolore fisico, morale e spirituale ti purificheranno. Infine ti darò la morte d'amore con Me». 

«La Madonna ti guiderà nell'erta via sino alla vetta, ossia sino alla tua morte d'amore, e ti condurrà nell'oasi del cielo. Ella sarà a te vicina nella lotta tenebrosa, nella prova terribile per sostenerti; sarà vicina anche se non la sentirai, e verrà ad aiutarti, a sorreggerti e salvarti nei momenti più scabrosi. Vivi nascosta in Lei. Abbandonati in Noi. Le grazie che Io oggi ti faccio, non puoi conoscerle ora, ma sortiranno il loro effetto man mano che con Maria ti faremo santa». 

La Vergine santa mi ricolmò anch'Essa di carezze. Mi disse che io sono l'oggetto delle sue compiacenze, perché mi ama d'un amore di predilezione; che con Gesù sarà la mia Maestra, e con lo Sposo suo d'Amore formerà Gesù in me, e mi otterrà sempre più forza, più luce e amore. Tutto il giorno sono stata unita a Gesù e Maria in profondo raccoglimento, e ho sentito sensibilmente la presenza dei miei ospiti celesti e terreni nell'anima mia, e dei miei defunti direttori spirituali che pregavano e intercedevano per me, e con me cantavano il Te Deum di ringraziamento. Nel mio cuore provai sentimenti di umiltà profonda, di riconoscenza e d'amore, e chiesi grazie per tutti. 

Ebbi la gioia di ricevere una coroncina dal Papa, con un suo autografo e con queste parole: «L'Augusto Pontefice profondamente sensibile alla penosa tribolazione per la quale si fa appello alla sua paterna pietà, imparte di cuore l'implorata benedizione apostolica, e mentre invia qui unito un piccolo ricordo da Lui benedetto, vivamente esorta nelle angustie della prova a perseverare nella preghiera confidando nella divina provvidenza». 

Seguiva la sua firma: S.S. Pio XII. 

Anche il mio Vescovo m'inviò questo biglietto d'auguri: 

«Monsignor Adriano Bernareggi, Vescovo di Bergamo, manda a Camilla Bravi una speciale benedizione nella ricorrenza venticinquennale della data più bella della sua vita spirituale, perché la grazia di Dio la mantenga sempre ugualmente fedele al suo proposito di santità e la conforti nelle sue pene, dando ad esse un grande valore soprannaturale». 

V'era unito quest'altro biglietto del suo Segretario: 

«Signora Camilla, permetta che io pure prenda parte alla gioia della sua anima nel poter festeggiare il venticinquennio della sua vita di grazia, che è la vita di Dio. Nelle preghiere le sarò vicino e farò eco al Magnificat che Lei canterà con tutto il cuore. Il Signore poi le conceda di camminare sempre più speditamente sulla via della perfezione per diventare presto santa e gran santa. Auguri. Don Federico Berta». 

Ricevetti lettere d'auguri da parte di persone amiche. Ringraziai Gesù e Maria Santissima di tante delicatezze e cantai di cuore il Te Deum e il Magnificat in ringraziamento. 

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