IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO
A piè della Croce mi rivesto delle spoglie di Gesù. Il suo Sangue lava i miei peccati e ricopre le mie indegnità, la sua misericordia sana le piaghe e ricolma i solchi infruttuosi, l'amore spegne ogni forma di vita naturale, ispirando i pensieri, gli atti, le parole alla purezza della vita spirituale.
La mia ricchezza è Gesù. Egli ha corrisposto per me alla giustizia del Padre e mi offre ad ogni istante i tesori del suo Sangue divino, facendomi sentire e gustare in essi tutte le espansioni della sua divina carità.
Il Sangue di Cristo è la mia ricchezza. In esso trovo la luce per la mente, la forza per lo spirito, la gioia per il cuore, la ricchezza sovrabbondante di ogni bene morale, la promessa infallibile dei beni eterni.
Il Sangue di Cristo mi fa penetrare nella vita intima di Gesù, nella vita della sua Passione, del suo dolore, della sua morte; nella vita Eucaristica, nella vita de' suoi Misteri. Ed è un'ascensione continua, una penetrazione ineffabile, una unione sostanziale.
A poco a poco l'anima si distacca dalle cose esterne, sensibili, visibili, da se stessa, dal tempo e dai desideri, dalla cognizione delle proprie facoltà e dalle grandezze della propria libertà.
Sente solo un bisogno, l'amore; prova una sola attrattiva, immergersi nel Sangue della Redenzione; nutre un solo desiderio, compiacere Gesù; ha sete di Lui, ha fame di Lui, e questa sete e questa fame aumentano quanto più sovrabbonda la grazia, quanto più è rapida e benefica la mistica corrente del Sangue.
O Sangue di Gesù, in te è la mia vita del tempo e quella dell'eternità!
Il Sangue di Cristo, penetrando in noi con la possente vita del suo Cuore, ci rende membri vivi del suo corpo mistico, la Chiesa militante, facendoci quasi sentire la nostra unione con la Chiesa purgante e con quella gaudiosa.
O Sangue di Cristo, alimenta la mia fede, la speranza, la carità; donami la forza nel combattimento, la luce nella tenebra, la grazia che dispone alle comunicazioni con Dio!
Il Sangue di Gesù dà un'ebbrezza di cielo che è impossibile dimenticare.
Gustata una volta, l'anima la ricerca, la chiede, non può vivere priva di essa. Il Sangue di Gesù spira una fragranza soavissima, esso ha in sé il gusto delle cose eterne.
Dammi dunque, o Signore, continua a darmi il tuo Sangue divino.
Esso discenda sulla poverissima anima mia con tutta la sua virtù redentrice. Tu puoi estenderla sulla mia vita passata, come il maestro ritocca la tela del giovane alunno; Tu puoi santificare le mie azioni, perdonare tutte le colpe, dissipare le tenebre, togliere ogni residuo di debolezza, di infedeltà e di miseria.
Ti prego, estendi, o Signore, la virtù redentrice del tuo Sangue sulla mia vita avvenire, su ogni palpito, su ogni pensiero, su ogni azione.
Informa con essa ogni atto, santifica ogni respiro, rendi la mia vita pura, perfetta e accettevole al tuo Padre celeste.
Il Sangue di Cristo stabilisce in noi la verità, la giustizia, la pace e l'amore: donandoci la purezza, esso ci porta alla santità: spegnendo in noi le passioni, vi suscita lo slancio generoso per la virtù: trasformando il gusto delle cose terrene in disprezzo e noncuranza, porta a una vita di soprannaturalità e di amore.
Per seguire le operazioni della grazia l'anima deve orientarsi: deve fissare lo sguardo in Gesù. Fissare lo sguardo in Gesù vuol dire indirizzare a Lui tutto, pensieri, affetti e azioni.
Lasciargli la mente libera, il cuore vuoto, alacre lo spirito: scacciare dalla mente ogni immagine come si toglierebbe dalla pupilla un corpo estraneo: non interrompere mai l'amore, intensificare la dedizione, l'immolazione.
Tutto questo l'anima raggiunge per virtù del Sangue di Cristo.
È il Sangue di Gesù che purifica e spiritualizza la vita della mente, che accende, infiamma e consuma il cuore, che sorregge, slancia e illumina lo spirito, la volontà.
Chiedo a Gesù di partecipare a' suoi dolori; se non lo potrò fare in Paradiso, perché lassù non si soffre, mi conceda di patire quaggiù, di penetrare nella sua Passione adorabile, di unirmi a' suoi patimenti ineffabili. E la migliore corrispondenza a' suoi disegni di amore.
Quando la lotta si fa più intensa e la fragilissima mia natura, oppressa e stanca, pare vicina alla resa, allora porto la mia volontà sotto la croce, la immergo nel Sangue di Cristo e ritorno al combattimento con una energia invincibile. Alimentata, corroborata da quella forza suprema, non temo né il demonio, né la natura, né la mia debolezza.
Il mio vino eletto è il Sangue di Cristo: esso ritempra l'anima affievolita e dà alla mente visioni di cielo: inebria il cuore di carismi ineffabili e rende lo spirito alacre, generoso e attivo nella corrispondenza alla grazia, nella volontà dell'ascesa. q. 21 : 3-25 luglio
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
Nessun commento:
Posta un commento