martedì 13 luglio 2021

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


Il controllo della percezione — 

Caso #1: Gli attacchi dell’11 settembre 2001

In merito agli eventi accaduti l’11 settembre 2001, le assurde  affermazioni del governo degli Stati Uniti, le contraddizioni, le pretese  scientificamente insostenibili del governo e dei media corporativi, ma  sopratutto la ricostruzione degli eventi che contraddice apertamente  quel che si può vedere tranquillamente nelle registrazioni video degli  attacchi, dimostrano chiaramente che la versione ufficiale degli attacchi  dell’11 settembre è assolutamente falsa, in quanto impossibile.432  Eppure, ancora oggi, il governo cerca disperatamente e criminalmente  di nascondere la verità su ciò che è realmente accaduto quel giorno, in modo da continuare ad usare quegli attacchi come  giustificazione per le proprie guerre di conquista contro  l’Iraq e l’Afghanistan. Fornire un resoconto dettagliato di ciò che avvenne quel giorno fatale non rientra negli scopi di questo libro (i  documenti ed i documentari che ho ricordato433 e i tanti altri rapporti  e dichiarazioni che non ho potuto menzionare per mancanza di spazio,  affrontano a sufficienza la questione). Tuttavia, è sicuramente utile  portare all’attenzione dell’opinione pubblica le prove che il governo  degli Stati Uniti ha mentito e continua a mentire sull’11  settembre. Questa sua condotta è stata intrapresa per nascondere  il fatto che quegli eventi sono stati in realtà una messinscena allo  scopo di creare una giustificazione alle guerre di conquista  che il governo Americano voleva scatenare all’estero (vere e  proprie campagne militari espansionistiche che non si erano mai viste  sin dai giorni del Terzo Reich), e per soggiogare il popolo americano,  trasformando gli Stati Uniti in uno Stato di polizia, militaristico e  repressivo. Tutto questo per lo scopo finale di creare l’empio Nuovo  Ordine Mondiale.

Oggigiorno, la risposta che il governo ed i media corporativi danno  alle opinioni contrarie alla versione ufficiale dell’11 settembre, si esplica  in una campagna di diffamazione, denigrazione e demonizzazione  contro tutti coloro che osano dissentire dalla “linea ufficiale”, bollandoli  come “estremisti” paranoici e fiancheggiatori dei “terroristi”. È facile,  tuttavia, comprendere come tutto questo non sia altro che pura e  semplice propaganda, priva di qualsiasi base fattuale e ideata al solo  scopo di proteggere i colpevoli e demonizzare chi cerca di smascherare  i loro crimini e di portare alla luce la verità.434 Coloro che denigrano  e diffamano chi dubita della “versione ufficiale”, ad esempio, non si  comportano in modo dissimile da chi accusò e arrestò quei dissidenti  in Unione Sovietica che dubitavano della versione ufficiale della morte  di Kirov (il quale, secondo il governo, era stato ucciso da terroristi antisovietici) o quelli che nella Germania Nazista osarono dubitare che  il Reichstag fosse stato bruciato dai comunisti o che l’invasione della  Polonia, da parte di Hitler, fosse stata condotta in risposta all’attacco  polacco (attuato in realtà da soldati tedeschi in divisa polacca) alla  stazione radio in lingua tedesca di Gleiwitz (cittadina della Prussia  Orientale assegnata alla Polonia dopo la 1a guerra mondiale). 

Sono i fatti, puri e semplici, a confermarci che la teoria ufficiale, secondo la quale gli attacchi terroristici dell’11 settembre sono stati  opera del gruppo terroristico islamico e anti-americano denominato  Al-Qaeda e guidato dall’arciterrorista Osama bin Laden, non è altro  che una “storia di copertura” abilmente architettata dalla CIA435 (allo  scopo di far convergere l’odio nazionale contro il mondo islamico e  per fornire una giustificazione apparente alla guerra di  conquista contro l’Afghanistan. Tutto questo, allo scopo di  promuovere surrettiziamente lo “scontro di civiltà”, tra quella islamica  e quella occidentale, a detrimento di entrambe ma a beneficio della  fazione politica più radicale ed estremista d’Israele436).

Poiché la versione ufficiale vacilla sotto le critiche approfondite di  un numero sempre più crescente di esperti, giornalisti investigativi e  cittadini informati, l’amministrazione Obama si sta adesso adoperando  per censurare Internet, al fine di bandire quelle che definisce “teorie del  complotto” che smontano la versione ufficiale degli eventi. Il Governo  continua quindi ostinatamente a ripetere quella menzogna disperata  e criminale, secondo la quale la minaccia del terrorismo e gli attacchi  terroristici contro gli Stati Uniti hanno avuto origine in Afghanistan.  I cittadini degli Stati Uniti (come quelli degli altri stati cosiddetti  “democratici”) rischiano di perdere quel poco della loro libertà di  espressione e di stampa che ancora rimane sotto tutela costituzionale.  Non solo, esiste il rischio concreto di vedere attuate pesanti misure di  repressione, criminalizzazione e medicalizzazione psichiatrica coatta  nei confronti di chiunque dissenta dalla versione ufficiale.437 Queste  misure vengono spacciate come necessarie alla sicurezza nazionale e alla  lotta al “terrorismo”, ma in realtà sono introdotte allo scopo di impedire  che i criminali al governo possano essere smascherati e processati per  i loro crimini di guerra commessi all’estero, e quelli contro l’umanità  commessi nei confronti del loro stesso popolo.


La “versione ufficiale” del governo degli Stati Uniti

Secondo la versione del governo degli Stati Uniti (con la complicità  e il sostegno dei suoi alleati) e dei media corporativi da esso controllati,  l’11 settembre 2001 un gruppo di estremisti arabi, sotto la direzione  di Osama bin Laden, avrebbe dirottato degli aerei di linea, facendoli  schiantare contro le torri del World Trade Center e contro il Pentagono.  Questi attacchi hanno determinato il crollo delle torri gemelle e del  palazzo Salomon Brothers (il cosiddetto WTC7, di 49 piani), causando  la morte di circa 3.000 persone. Diverse prove irrefutabili dimostrano  inequivocabilmente che questa spiegazione degli eventi è assolutamente impossibile, e che pertanto non vi si può razionalmente dare credito, in  quanto irrazionale e assurda. David Ray Griffin afferma che “la versione  ufficiale della distruzione del World Trade Center implica l’esistenza dei  miracoli” (e fornisce 9 esempi di questi presunti “miracoli”), mentre chi  ha sviluppato una spiegazione alternativa a quell’evento, lo ha fatto “in  linea con l’assunto che le leggi della natura non si siano prese un giorno  di ferie proprio quell’11 settembre 2001”. 


La versione “ufficiale” non è vera perché gli eventi non avrebbero mai potuto avvenire in quel modo

Il governo degli Stati Uniti afferma che le torri sono crollate  quando si è indebolito il sostegno di acciaio, a causa dell’intenso  calore sviluppatosi con gli incendi. Si tratta di una menzogna, ed un  evento simile – cioè il crollo simmetrico di un palazzo di cemento con  sostegni in acciaio – non è mai avvenuto nella storia dell’architettura  moderna, se non durante una demolizione programmata e controllata.  Il carburante degli aerei brucia ad una temperatura di circa 630 °C,  mentre il massimo calore sprigionato da un edificio in fiamme, in  condizioni ideali, è attorno ai 1000 °C, neanche lontanamente vicino  alle temperature necessarie ad indebolire, in modo rapido ed uniforme,  i sostegni in acciaio delle torri gemelle. Anche se le fiamme fossero state  calde abbastanza da indebolire significativamente l’acciaio, gli incendi  di per sé non avrebbero potuto indebolire i sostegni metallici (stiamo  parlando di 287 colonne d’acciaio, di cui 240 perimetrali e 47 interne)  in modo tale da farli collassare in perfetta sincronia, e tutti ad una  frazione di secondo l’uno dall’altro, in modo che le torri collassassero  su se stesse a grande velocità, come in effetti è accaduto. Ecco le parole  di Griffin: 

Perché questi fenomeni necessiterebbero di un miracolo? Perché  neanche nelle condizioni più ideali (che non c’erano, in questo  caso) quegli incendi avrebbero mai potuto superare i 1.800 gradi  Fahrenheit [1.000 °C] (la massima temperatura possibile per un  incendio a base di idrocarburi, come quello in questione), laddove i punti di fusione e d’ebollizione dell’acciaio sono solo leggermente  inferiori a quelli del ferro, rispettivamente a 2.800 °F [1.500 °C] e 5.182 °F [2.850 °C]. Se si accetta la versione ufficiale, secondo la quale tutto il calore venne prodotto dagli incendi dell’edificio,  allora bisognerebbe credere che quegli incendi avessero poteri  miracolosi…

Non esiste alcuna base empirica per poter affermare che parte dei sostegni d’acciaio di entrambe le torri abbiano perso anche  una sola parte della propria forza, né tantomeno il 90% di esse! 

Da una parte abbiamo l’affermazione del professore d’ingegneria del MIT, Thomas Eager, il quale ha affermato che l’acciaio usato  nelle costruzioni “inizia ad ammorbidirsi attorno ai 425 °C [797 °F]. Dall’altra abbiamo studi scientifici sulle 16 colonne perimetrali  condotti dagli scienziati del NIST [il National Institute of Standards and Technology], i quali hanno scoperto che “solo tre delle colonne  [perimetrali] mostrano segni che l’acciaio abbia raggiunto  temperature al di sopra dei 250 °C [482 °F].” Inoltre, questi  scienziati del NIST non hanno trovato alcuna prova che indicasse che simili temperature (250 °C [482 °F]) siano state raggiunte in una qualsiasi delle colonne centrali. Alla fine delle loro ricerche,  invece di trovare le prove del fatto che l’acciaio di quelle colonne  avesse raggiunto una temperatura di 1.000 °C [1.832 °F] (con la  quale avrebbero perso il 90% della loro forza), gli scienziati del  NIST hanno semmai verificato che nessuna di quelle colonne in  acciaio ha perso più dell’1% della propria forza.438

Le prove fotografiche, e quelle fornite da testimoni oculari,  dimostrano in modo decisivo che gli incendi si erano già spenti, dopo le  grandi esplosioni di fuoco dovute all’impatto iniziale e alla fuoriuscita  del carburante. In un rapporto del NIST si ammette che l’esplosione  iniziale aveva consumato in pochi minuti tutto il carburante dell’aereo. Il  capitano Palmer, dei vigili del fuoco di New York, si trovava al 78° piano  della torre sud poco prima che crollasse, e affermò che il fuoco si stava  estinguendo e che sarebbero riusciti a domarlo senza troppi problemi  (tutto questo si può sentire con chiarezza in alcune registrazioni audio  di quella mattina). Anche nella torre nord i filmati mostrano una  donna mentre agita le braccia per attrarre l’attenzione dei soccorritori,  proprio all’interno dello squarcio causato dall’impatto dell’aereo. Il  fuoco si era spento, non c’era nessun “inferno” in quegli edifici, come  ha affermato invece il governo, mentendo. L’amministrazione Bush ha  ingannato deliberatamente l’opinione pubblica americana e mondiale,  inducendola a credere in una menzogna palese e assurda, secondo  la quale l’esplosione del carburante dell’aereo e gli incendi a base di  idrocarburi scoppiati nelle torri sarebbero stati sufficienti a determinare,  simultaneamente ed uniformemente, un indebolimento dei sostegni in  acciaio delle due torri, portandole ad un crollo repentino su se stesse,  quasi a caduta libera. Si tratta di un’affermazione assolutamente  insostenibile e priva di fondamento scientifico439 eppure rimane  tuttora la versione ufficiale degli eventi – una menzogna disperata e  criminale, propalata ancor’oggi dall’amministrazione Obama per uno  scopo ben preciso: giustificare il proseguimento delle guerre  imperialistiche e criminali degli Stati Uniti d’America.

Il governo degli Stati Uniti afferma che il crollo delle torri è stato  causato dalla forza di gravità. Ma basta guardare con attenzione alle  immagini dei vari video che riprendono il crollo di entrambe le torri, per  rendersi conto che una simile affermazione è un’evidente e spudorata  menzogna. Nei video si possono vedere pesanti travi d’acciaio, spezzate  nettamente a metà, che schizzano via dalla torre a quasi 200 metri  di distanza (alcune di queste si conficcheranno sulle mura perimetrali  di edifici lontani anche 100-130 metri.)440 Il cemento delle torri si è  polverizzato completamente, trasformandosi in una polvere fine, quasi  una nube piroclastica.441 Una simile polverizzazione, secondo diversi  esperti qualificati, avviene solamente durante le eruzioni vulcaniche e  le demolizioni controllate degli edifici. Un crollo causato dalla forza di  gravità – come ha indicato Richard Gage, fondatore di Architects and  Engineers for 9/11 Truth [Architetti e Ingegneri per la Verità sull’11  settembre] – avrebbe dovuto iniziare al di sotto del punto d’impatto  degli aerei, con la parte superiore che avrebbe dovuto cadere sui detriti  sottostanti, ma non è andata così. Sono state detonazioni programmate  ad aver disintegrato e polverizzato ogni cosa, in modo uniforme e  sincronizzato, dando al tutto una perfezione simmetrica. Testimonianze  oculari e prove video e audio inconfutabili, hanno provato senza ombra  di dubbi che sono stati degli esplosivi ad aver fatto crollare le torri  del World Trade Center, in quella che possiamo sicuramente definire  una demolizione controllata.442 Le prove dello scoppio di queste cariche  esplosive, poste nelle due torri, si possono tranquillamente vedere nella  ripresa video del loro crollo.

Padre Paul Kramer

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