La «Voce» alla Povera Anima
L’Anima teme di non riuscire a fare nulla di quanto le è stato comandato.
«Le opere di Dio non le compiono le creature».
7·8·1966 Domenica. Mattina ore 10.
La piccola creatura si trova sola in sartoria. Improvvisamente viene presa e tutta avvinta nella misteriosa forza, e nel frattempo non può che esclamare: Dio! Dio! Dio mio! Poi passati brevi minuti, sotto l’azione della stessa forza, istintivamente esclama: «Quanto sarebbe stato meglio se vi foste scelto un’altra creatura... meno indegna di me... forse a quest’ora sarebbe stato fatto già qualche cosa... tuttavia, eccomi...». L’incontro finisce così.
— Lo stesso giorno, ore 14, al telefono. Improvvisamente l’anima viene nuovamente presa dalla solita misteriosa forza e dopo passati brevi minuti di forte attrazione, il dolcissimo amore dell’umanità e mio Signore Gesù Cristo dice alla sua piccola creatura:
— Non temere... le opere di Dio non le compiono le creature, ma Dio stesso. Ed è per questo che la mia scelta cade dove maggiormente il mio Cuore si sente inclinato... e non certo per merito della creatura, ma perché così è di mio gradimento. Però, ciò che io attendo poi da tale anima si è una corrispondenza generosa e totale ad ogni esigenza del mio gratuito amore.
Carolina Venturella
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