sabato 17 giugno 2023

LOTTA TRA CARISMI SACRI E FORZE MEDIANICHE

 


AGONE MISTICO 

La lotta di oggi 


Messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi: 

«Rio de Janeiro, Brasile, 29 settembre 1995. 


“Grazie alla risposta che ricevo ovunque da parte dei miei figlioli, io intervengo per accorciare il tempo della grande Prova, così dolorosa per voi. (...) I tempi saranno accorciati perché la grande lotta che si combatte tra Dio ed il suo Avversario si svolge soprattutto a livello degli spiriti, al di sopra di voi. Questa terribile battaglia si svolge tra gli Spiriti celesti e gli Spiriti infernali, tra gli angeli del Signore e i demoni, tra le Potenze del cielo e le Potenze dell’inferno. In questa grande lotta, un compito particolare è affidato all’arcangelo Gabriele che vi riveste della stessa forza di Dio; all’arcangelo Raffaele che vi versa un balsamo di guarigione su tutte le vostre ferite; all’arcangelo S. Michele che conduce tutte le coorti angeliche alla vittoria completa sulle coorti infernali. Ragion per cui io vi affido alla potente protezione di questi Arcangeli, a quella dei vostri Angeli custodi, affinché siate guidati e difesi nella lotta che ora si svolge tra il cielo e la terra, tra Paradiso e Inferno, tra San Michele arcangelo e Lucifero stesso. Costui apparirà prossimamente con la stessa potenza dell’anti-Cristo. Così voi siete preparati al grande prodigio che si compirà quando, per il trionfo del mio Cuore Immacolato, scenderà sul mondo la rugiada della Misericordia divina”.» 

4. - Il quarto testo, è un articolo di giornale che ho scoperto qualche mese fa. Esso offre una prova supplementare della presenza reale degli Spiriti malefici. Malefici e sornioni, perché si mimetizzano in maniera talmente sofisticata che senza l’aiuto speciale dello Spirito Santo, un aiuto desiderato e umilmente invocato, è quasi impossibile riconoscerli per quello che sono. Che il lettore si senta libero di non credere all’interpretazione dei fatti che qui gli è proposta, ma il rifiuto di credere dovrebbe essere vagliato, messo alla prova, ed il modo migliore per metterlo alla prova sarebbe quello di leggere questo testo con calma, davanti al Santissimo, in spirito  d’adorazione. Questo stratagemma è basato sull’umiltà, ed è molto importante se la persona che legge si considera bisognosa d’aiuto soprannaturale, quello di cui ognuno di noi ha bisogno per distinguere il vero dal falso, il bene dal male. 45 

L’articolo è una testimonianza. La giornalista che scrive riporta i fatti come li ha visti svolgersi davanti ai suoi occhi. Il soggetto è attuale. Si tratta di un nuovo culto che alcuni chiamano “Santo Ridere”, ed altri “Toronto Blessing”, giacché gli appuntamenti internazionali riservati a questo genere di “culto” hanno iniziato a Toronto, nei pressi dell’aeroporto. L’esperienza è stata vissuta nel 1996 dalla giornalista Sylvia Mac Eachern. Il suo racconto è stato pubblicato nel giornale di lingua inglese “The Orator” (vol. 6, n. 1), nella città di Ottawa, col titolo : ADORATORI SECONDO LO STILE “VIGNETO”. 46

 «C’era una folla di circa mille persone, fra le quali alcuni cattolici. Il programma tipo era il seguente: 1) Musica rock (45 minuti). 2) Insegnamenti. 3) “Ministero”. 

Durante le sedute chiamate “ministero”, alcuni emettevano grida acute come avviene per l’annuncio di una mortalità, altri si lamentavano come prefiche pagate, o piangevano come neonati, oppure abbaiavano come cani, starnazzavano come galline, cantavano come galli, fischiavano come serpenti, grugnivano come maiali, ruggivano come leoni. Uno di loro emetteva pure dei rumori simili a quelli che producono due fili elettrici che toccandosi scoppiano facendo scintille. 47 

Parecchi dei presenti si contorcevano, tremavano, volteggiavano, si lanciavano in avanti, o indietro. In certi casi le loro contorsioni iniziavano senza l’intervento di nessuno, in altri casi cominciavano quando le due persone incaricate per questo “ministero” pregavano sopra di esse. Le contorsioni si intensificavano durante la preghiera. Il ritornello di queste preghiere era: “Ancora! Signore! Di più Signore! Di più! Ancora di più Signore! Raddoppia Signore! Vacci forte, Signore! Riempi Signore! Riempilo! Riempila!” Poi c’erano quelli che ridevano senza controllo, quelli che facevano il lecca-lecca, quelli che si rotolavano sul pavimento, quelli che passavano il tempo distesi a terra... e c’era una donna che dava l’impressione di essere alle prese con l’esperienza sessuale numero uno della sua vita.... C’era un giovanotto che assomigliava proprio al “Re Leone”, e ruggiva come lui. Emetteva dei profondi ruggiti rauchi e gutturali, come un vero leone. Tentava di staccarsi dal pavimento, si accorgeva che non ci riusciva, scopriva che vi ci era fissato, rideva di non poter alzarsi, poi ruggiva di nuovo. Infine, malgrado questa “santa colla”, questo “santo ridere”, e questo “santo ruggire”, strisciando per terra era riuscito a raggiungere il muro della parete. Ormai si trattava di “santo ubriacamento”. Agiva da uomo ubriaco, molto ubriaco. Cercava disperatamente di mettersi in piedi puntellando il suo corpo barcollante contro il muro. Tentava di rialzarsi, ci riusciva a metà, poi si fermava per valutare la situazione attraverso il suo stupore “ubriaco”. In fin dei conti si è accasciato di nuovo scivolando maldestramente fino al pavimento.

 In mezzo a tutta questa folla disordinata, c’erano quelli che si facevano sbattere da forze invisibili. Ricevevano dei veri colpi. Ogni colpo invisibile spediva il loro corpo, o parte del loro corpo, in una direzione nuova. - Schiaffo! - Il torso superiore era spedito in avanti. - Schiaffo! - Il torso ritornava indietro al suo posto. - Schiaffo! - Il torso se ne andava a sinistra. - Schiaffo! - La testa partiva in avanti. Una giovane donna, bella e attraente, dai capelli scuri e fluenti, era sbattuta a destra e a sinistra a una velocità incredibile. Tutto quello che a tratti si poteva vedere attraverso la folla era una criniera di lunghi capelli neri volteggianti nell’aria. Prima passava frustando l’aria in una direzione. Subito dopo si vedevano i suoi capelli scappare via fustigando l’aria in un’altra direzione. Mentre succedeva questo, i membri della coppia incaricata di pregare su di lei se ne stavano da parte ridendo come matti! Due di loro non riuscivano quasi più a stare in piedi! 

C’erano corpi nelle corsie, corpi sopra le sedie e sotto le sedie, alla rinfusa. Poi le sedie sono state rapidamente accatastate e rimosse per agevolare il numero crescente di quelli che chiedevano ai ministri la preghiera o l’imposizione delle mani, e di quelli che “riposavano nello Spirito” oppure “rimanevano a mollo” coprendo il pavimento come vere immondizie. Uno spettacolo stupefacente si è prodotto allorché un uomo ha deciso di andare a farsi “amministrare” davanti a tutti. Mentre camminava è improvvisamente inciampato ed è caduto a terra. Nell’abbracciare il pavimento si è messo a ridere, e le raffiche del suo “santo ridere” non si fermavano più. È arrivato un uomo che voleva passare. Quello che stava sul pavimento si è tirato un po’ su, e nel fare questo gesto i due si sono toccati le mani. Allora il secondo è caduto anche lui assieme al primo (si è pure ferito alla testa urtando la carrozzella di un bambino). Ridevano ambedue in modo isterico. È arrivata una donna. Il primo uomo si è allungato per toccarle la caviglia, e appena l’ha toccata, anche questa donna è caduta a terra accanto ai due. Si è messa subito a ridere anche lei, le solite raffiche di “santo ridere”.

 Per il sabato pomeriggio l’effervescenza era al culmine. Quasi tutti ormai, persino i gruppi responsabili del “ministero”, erano presi dall’ilarità, dalle contorsioni, dai giramenti, e questo in maniera continua. Anche gli addetti alle preghiere e alle “prese” 48 erano con la mente altrove, in qualche angolo del paese dei balocchi. Non riuscivano più a stare in piedi. Uno spettacolo che sfida qualsiasi tipo di descrizione. 

Per me questi tre giorni sono stati come un violento assalto che i miei sensi e la mia salute mentale hanno dovuto subire. È vero che durante questi raduni non tutte le persone sono cadute a terra, non tutte hanno emesso versi di animali, non tutte hanno dato segni di ubriacamento. Ma la cosa è capitata ad un grande numero. E di fatto, numerosi sono quelli che ritornano due o tre volte a questo tipo di sedute al fine di diventare degli “adoratori” secondo lo stile “Vigneto”. 49 

Ora i promotori di queste attività dette “religiose” hanno preso l’abitudine di mettere in guardia il loro popolo dicendo: “Non mettete tutta la vostra attenzione sulle manifestazioni”. Ma poi si lanciano in una serie di vari rapporti sulla maniera con la quale “Dio si è mostrato” oppure “Dio è venuto” (espressioni alla moda) durante dei raduni già avvenuti in altri posti. Come prova che “Dio si è manifestato”, essi descrivono questo bel caos, e raccontano lo stato d’inferno che ne è seguito! Più questo stato d’inferno è grande, più i promotori sono convinti che “Dio è venuto”, e che Dio li ha benedetti tramite la sua “presenza manifesta”. Questa “presenza”, essi dicono, è provata dalle manifestazioni. 

Incendio fuori controllo. 

Una fonte di informazione stabilisce che presso il “Toronto Airport Vineyard”, in nove mesi hanno partecipato a raduni del genere circa 80,000 persone. 50 Fra queste persone ci sono stati oltre 4.000 pastori e direttori d’anime giunti dai quattro angoli del globo (Nord America, Gran Bretagna, Cile, Argentina, Svizzera, Francia, Germania, Scandinavia, SudAfrica, Nigeria, Giappone, Nuova Zelanda, Australia).

Il raduno “Catch the fire” tenutosi a Toronto nell’ottobre 1994 ha registrato 2,500 partecipanti venuti da venti nazioni. Era stato organizzato specificatamente per i pastori e i direttori d’anime. Sugli 80.000 che hanno partecipato, circa 30,000 lo hanno fatto per la prima volta. Tra i partecipanti non sono mai mancati i cattolici. Siccome il “Santo ridere” è contagioso quanto una malattia infettiva, i "benedetti" ritornano nelle loro rispettive nazioni ed infettano i membri delle loro associazioni. È facile immaginare quante migliaia di povere anime vengono esposte ed infettate col “Santo ridere” nel mondo intero. Siccome ogni “benedetto” è capace di infettarne un altro, si immagini il risultato... La cosa avanza, avanza, avanza senza sosta, come una piaga. Se è lecito credere ai racconti bizzarri narrati da Dave Roberts, redattore e sostenitore del “santo ridere”, la contaminazione può far presa anche su candidati improbabili o inconsapevoli.

Alcuni esempi eloquenti. 

Per capire i due episodi che seguono, è bene situarli nel loro contesto, sapere per esempio che molti di quelli che sono “benedetti” hanno la strana abitudine di scoppiare in risate incontrollabili, e questo anche nei momenti più inopportuni. Roberts racconta che una donna era al volante della propria macchina e ascoltava alla radio le parole di Rodney Howard-Browne (Howard-Browne è quell’evangelista Sud-africano che ha fatto scoppiare questa epidemia). La donna è stata assalita da una crisi di ilarità talmente forte che la sua abilità di guidare si è deteriorata. Conseguenza: un agente di polizia l’ha arrestata. Il poliziotto pensava che la donna fosse ubriaca. Qui la storia prende una piega strana. (Se i fatti sono autentici, essa offre una prova della forza che ha questa “benedizione”). Quando il poliziotto ha toccato la donna per aiutarla ad uscire dalla macchina, “ha cominciato a ridere, e per molti minuti non è stato capace di fare altro”. Il poliziotto ha infine ripreso un po’ di contegno, ma alla radio nel frattempo Howard-Browne aveva raggiunto il culmine del suo discorso. Allora il poliziotto, un “pentecostale rimasto un po’ indietro in fatto di religione”, si è messo a piangere, e così la donna ne ha approfittato per “ricondurlo a Dio”. 51 Il secondo episodio è quasi uguale al primo. Una donna è stata invitata a soffiare nel pallone che misura la quantità di alcool presente nel sangue. Il racconto prosegue: “Appena si è messa a soffiare nel pallone, il poliziotto si è gettato a terra ridendo”. » 52

Questo articolo mi ha appreso qualcosa di nuovo, e nello stesso tempo mi ha fatto scoprire che nella mia anima c’era ancora qualcosa di non risolto. Desideravo saperne di più sui segni tangibili che permettono agli uomini di riconoscere la presenza di spiriti demoniaci nella loro vita, o in quella degli altri. Parole come: spiritismo, occultismo, satanismo, tarocchi, magia nera, magia bianca (!), malefici, stregamenti, scienze occulte, esorcismi, messe nere, sette, erano per me come esseri viventi, ma oscuri, ermetici, impenetrabili, circondati da mistero. E a questa bella lista si aggiungeva ora un neonato: il culto “Vigneto”, alias “Santo ridere”, alias “Toronto Blessing”. 53 Un giorno stavo riflettendo  sull’autentico significato da attribuire all’aggettivo OCCULTO, una parola utilizzata per indicare qualcosa che non si vede, non si nota, non si suppone, ma esiste. Esiste nascosto. Nascosto come? In modo assoluto, oppure ...

− “Sei nato curioso, Johannes. Ma oggi mi devi dire se cerchi il sapere per il sapere, o se lo cerchi per migliorare la tua sorte e quella del tuo prossimo.”

 −“Signore, leggete Voi stesso nel mio cuore. Il sapere per il sapere non mi interessa.”

Sul momento questa frase non ha avuto seguito, ma un mese più tardi un amico mi ha dato dei fogli contenenti un messaggio che secondo lui veniva dal Cielo. Visto il numero impressionante di falsi messaggi che circolano tra i fedeli e i mezzi-fedeli, i convertiti e i falsi convertiti, i mistici e i falsi mistici, ho iniziato a leggere detto “messaggio” con la massima diffidenza, pronto a controbattere su quanto mi sarebbe parso contrario all’ortodossia o al buon senso. Ma - sorpresa! - a mano a mano che  avanzavo nella lettura avevo l’impressione che detto messaggio era in sintonia con ciò che il Signore Dio mi aveva già insegnato sulle forze cosmiche e le onde elettromagnetiche così ambite dall’Avversario. Il testo, che era redatto in inglese, aveva come titolo: “The Sliders”, ossia: gli insidiosi “Intrufolatori”. Siccome rispondeva, ma non a vanvera, a domande che germinano nello spirito di molti, l’idea di “fare agli altri ciò che vorrei che gli altri mi facessero” mi ha spinto a tradurre il testo in italiano. Il risultato, mi sono detto, finirà senza dubbio tra le mani di persone interessate a questo tipo di affari. E in attesa che la Chiesa si pronunzi, il mio sforzo avrà permesso a queste persone di beneficiare di un minimo di informazione sul soggetto.

Non è sempre facile mantenere il vero e il falso ben separati. Siccome i casi di miscuglio sono sempre più frequenti e difficili da discernere, lo scopo di queste pagine è di fornire agli interessati, soltanto ad essi, una chiave e dei mezzi suscettibili di aiutarli ad evitare la confusione fra questi due mondi. Il pensiero delle proporzioni mi suggerisce di riprodurre nella sezione che segue una versione leggermente accorciata del testo intitolato “Gli Sliders”. Se necessario la versione integrale inglese sarà resa disponibile per altri canali. 

De Parvulis 

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