Nel santuario del Cuore, il Sangue della Vita
Nel santuario del tuo Cuore, già immolato per noi, erano i simboli del tuo amore perenne: c'era l'acqua purificatrice e c'era il Sangue della vita.
O gocce misteriose, fluite dalla trafittura del costato del mio Gesù, vi raccolgo con tremore, con devozione, con amore. Vi raccolgo nel mio povero cuore perché abbia
purezza e vita; vi raccolgo per tutti gli uomini, chiedendo per tutti redenzione e salvezza; vi raccolgo per le anime del Purgatorio perché ottengano la luce e la beatitudine; vi raccolgo ancora per la anime beate dei
Santi perché sia accresciuta, mercé del vostro merito, la loro gloria accidentale.
Vi raccolgo come omaggio ai Misteri della Giustizia e della Misericordia, con quelle intenzioni, con quell'amore, con quella generosità che ebbe Gesù versandovi
dopo la sua morte.
La lancia del Centurione è passata di mano in mano; anch'io, Signore, l'ho stretta nell'espressione della mia iniquità manifestata con la freddezza e con
l'ingratitudine.
E Tu, pietoso Signore, ogni volta hai corrisposto con l'acqua
della rigenerazione, con il Sangue della tua vita, e, mentre sanavi così le mie infermità, per la trafittura del tuo Cuore, Tu accoglievi le mie miserie, versando
in me nuove misericordie.
O Signore Gesù, non più con la lancia del peccato o con quella della infedeltà, ma col tuo Amore fatto mio, con la stessa acqua che zampilla alla vita eterna,
con lo stesso Sangue trasformato in mistica fiamma, penetrerò nel tuo Cuore, a cantare le tue Misericordie, a celebrare i Misteri della tua immolazione, a compiervi la mia per Te, per la gloria del Padre, per la gloria
della Divinità unita alla Sacra Umanità, simboleggiate nell'acqua e nel Sangue.
O adorabili Misteri del mio Dio!
O armonie della Passione, della grazia, dell'amore, della bontà somma del mio Gesù! q. 14
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
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