L’ANTICRISTO
Messa nera, cos’è?
La cosa più blasfema, sacrilega del mondo!
Il giornale, Il Tempo (15 aprile e 9 giugno 1975) parlava già di 50.000 messe nere celebrate ogni anno a Parigi, circa 136 ogni giorno e qualcosa di simile in altre città.
E’ il principale atto di culto della Chiesa di Satana, fondata il 30 aprile 1960 dallo zingaro Anton
Szandor La Vey. Nel 1972 contava già più di 10.000 iscritti.
E’ il rito centrale della Chiesa di Satana, un complesso assurdo, patologico, diabolico “una sintesi di idiozie, di malvagità e aberrazioni mentali”.
Sulla falsa riga della Messa anteriore alla riforma di Paolo VI, in lingua latina, francese o inglese. E’ celebrata sopra un corpo femminile nudo col crocifisso a rovescio e un
calice pieno di liquore.
Prima era celebrata da un prete apostata, ora con Ostie consacrate e pagate. Viene evocato, invocato Satana, cantato il Gloria e il Sanctus in onore del dio dell’Inferno. Alla
fine il celebrante butta l’Ostia sul pavimento, la calpesta con tutto l’odio e parodie oscene.
A un certo punto, pare, si nota la presenza di Satana per accettare l’omaggio di adorazione dei suoi devoti. L’esperienza convertì una giovane che si fece suora.
Nella sua opera The Satan Seller (1972), Mike Warnke, ex-supremo Pontefice della setta, racconta il suo proselitismo con la droga, sesso e danaro soprattutto tra universitari per conquistarli
al satanismo.
“Tanto più presto e grande darò la pace dopo l’ora della prova, quanto più numerosi, tra le torme dei folli, saranno i giusti travolti nel comune castigo,
non per la loro punizione, ma per la vostra redenzione. Il Bene, per fiorire, ha sempre bisogno delle lacrime dei Santi e degli olocausti dei redentori. Beati questi Cristi che voi ignorate, questi purificatori dell’aria
inquinata dalle vostre colpe” (Quad. ‘43, p. 564).
“O voi, precursori di Cristo, antitesi dei precursori dell’Anticristo che preparano, nel suo nome, il tempo della desolazione, preparatemi le vie col vostro olocausto. I
procursori dell’Anticristo hanno vesti di dignità umana. I precursori del Figlio di Dio hanno lo stesso trono del loro Re; la croce, il dolore che redime e salva, specialmente ora in cui bisogna vincere il male.
Per salvarsi, il mondo ha bisogno di eroiche vittime di carità per preparare col loro esempio, sacrificio, il ritorno del Signore” (Quad. ‘43, p. 24).
René Vuilleumier
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