Maria Simma
e le anime del purgatorio
Maria Simma è una donna straordinaria, nata a Sonntag (Vorarlberg), Austria, il 5 febbraio 1915. è un’anima mistica, dotata di grandi carismi, specie quello di ricevere messaggi dalle anime del purgatorio che le appaiono e alle quali ha consacrato fin da giovane la sua
vita. Il suo vescovo approvò il suo apostolato a favore di queste anime così come il suo direttore spirituale, padre Alfonso Matt, che la guidò nei primi anni delle sue esperienze mistiche. Nel 1968 scrisse
un libro “Meine Erlebnisse mit Armen Seelen” (Il mio rapporto con le anime sante del purgatorio), tradotto in varie lingue in più di venti edizioni. Sono stati scritti anche altri libri basati sulle interviste con lei.
Egualmente, di tanto in tanto, tiene conferenze in diversi luoghi d’Europa, specie in Austria e in Germania, poiché parla solo il tedesco.
Tutte le informazioni che ha avuto dalle anime del purgatorio, e sulle loro necessità è sempre risultato corrispondente e conforme agli insegnamenti della Chiesa. Il suo
direttore, padre Alfonso Matt, inviava i messaggi che riceveva ai familiari dei defunti ed essi restavano stupiti per cose che nessuno poteva sapere. Per questo fin dal principio fu sempre appoggiata dal suo parroco.
D’altra parte, che i morti possano apparire ai vivi non deve sembrare impossibile poiché lo stesso Vangelo dice che il Venerdì Santo «i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti» (Mt 27, 52-53).
Relazione di padre Alfonso Matt
Padre Alfonso Matt, secondo il vicario generale della sua diocesi era «un sacerdote integro ed esemplare, che non aveva nulla che fosse stravagante. Era un sacerdote pio e stimato da tutti». Il giorno della sua sepoltura, il 26 dicembre 1978, il suo vescovo, Bruno Wechner, davanti a mille fedeli e a quaranta sacerdoti, disse: «La cosa più bella che si può dire di un sacerdote è che sia un sacerdote secondo il cuore di Dio. Padre Alfonso Matt era così».
Ebbene, scrisse una relazione sulla vita di Maria Simma. Diamo qui un sunto di questa relazione.
«Maria Simma nacque a Sonntag. Voleva farsi religiosa, e ci tentò tre volte; dovette sempre uscire per motivi di salute. La sua vita spirituale
era caratterizzata da un grande amore alla Vergine Maria e da un grande desiderio di aiutare le anime del purgatorio, devozione che le era stata inculcata da sua madre quand’era bambina. Ha consacrato alla Vergine la
sua verginità e ha fatto voto di anima, come anima vittima per le anime del purgatorio. In parrocchia fa la catechista ai bambini e li prepara alla prima comunione.
Dal 1940 le appaiono anime del purgatorio per chiederle aiuto. Il giorno di “Ognissanti” del 1953 cominciò ad offrire sofferenze di espiazione
per loro. Ad esempio ebbe da soffrire molto per un ufficiale morto a Kärnten nel 1660. Un sacerdote di Colonia le chiese sofferenze di espiazione poiché altrimenti avrebbe dovuto soffrire in purgatorio fino alla
fine del mondo per le sue messe sacrileghe, gli adulteri, la mancanza di fede e per aver partecipato alle azioni che portarono al martirio delle compagne di sant’Orsola.
Soffrì molto anche per le pratiche anticoncezionali e per l’impurità delle anime che le apparivano, Alcune anime le chiesero di accettare
spontaneamente le sue sofferenze per la loro liberazione e purificazione: ad esempio una certa Berta, di origine francese, morta nel 1740, due signorine di Innsbruck morte in un bombardamento, un sacerdote italiano e così
via. Maria ha sempre accettato generosamente queste sofferenze richieste, senza mai rifiutarle.
Nel 1954 ebbe inizio un modo nuovo di aiutare le anime. un tale Paul Gisinger de Koblach le chiese di dire ai suoi sette figli di dare a suo nome 100 scellini per le missioni e
che facessero celebrare due messe, perché solo così avrebbe potuto essere liberato. In seguito vennero altre richieste analoghe in favore delle missioni e richieste di far celebrare messe.
In ottobre e novembre fino all’8 dicembre, (festa dell’Immmacolata) del 1954 ogni notte vennero a chiedere preghiere e sofferenze offerte. A mano a mano lei chiese l’aiuto
di altre persone per poter assolvere alle richieste. Se si trattava di sacerdoti, le preghiere dovevano essere fatte da sacerdoti.
Le anime del purgatorio le appaiono in diverse forme e in diversi modi. Alcune bussano alla porta, altre appaiono all’improvviso, Alcune si manifestano
in forme umane, come quando vivevano sulla terra, usualmente vestite come nei giorni di lavoro, non vestite della festa. Altre appaiono sotto forme di animali che incutono paura o in forme le più svariate. A volte sono
avvolte dalle fiamme, con vista orribile. Quanto più sono purificate, tanto più si presentano luminose e affabili. Spesso raccontano il modo del loro peccato e come si sono liberate dall’inferno grazie
alla misericordia di Dio. Durante la Quaresima appaiono a Maria Simma di giorno e di notte per chiederle preghiere e sofferenze offerte per loro. Le anime di orgine straniera parlano in tedesco con accento straniero. Le anime
le dicono: lei è dei nostri. Quando lei chiese loro cosa significava «essere dei nostri», le dissero che con il suo voto d’anima si era dedicata alla Vergine della Misericordia in loro favore. Lei ti ha dato a noi, le dissero.
Le notizie che le anime le danno sui familiari vivi sono sempre esatte. Nella valanga del 1954 che travolse molta gente del luogom le anime le dissero che
c’erano alcune persone vive sotto la neve. Su questa segnalazione, intensificarono le ricerche e poterono trovare qualche altra persona viva. Anche il demonio in certi casi le si è presentato per distoglierla
dalla sua missione. Una volta le apparve come un angelo di luce; in un’altra circostanza come il sacerdote della parrocchia, argomentando che rinunciasse al suo voto di anima vittima e che rifiutasse di soffrire per
loro.
Alcune prsone si sono scandalizzate perché chiede ad alcuni familiari elemosine per le missioni o che si facciano celebrare messe per le anime del purgatorio. Lei però
non ha mai accettato denaro; il danaro deve essere indirizzato direttamente alla parrocchia o alla curia vescovile.
Maria Simmma dice che le anime dei cattolici soffrono di più di quelle dei protestanti, perché ebbero maggiori opportunità di grazie,
poiché la fede cattolica è la migliore per conquistare il cielo. In sovrappiù, i cattolici hanno la possibilità di ricevere più aiuto degli altri e di essere liberati più in fretta,
poiché i protestanti non credono nel purgatorio e non pregano per i loro defunti.
A Maria Simma è stata rivelata la meravigliosa armonia che esiste fra l’amore e la giustizia divina. Ogni anima viene purificata in accordo con la natura delle sue
colpe. La durata è molto diversa. Il tempo medio è di 40 anni, ma vi è chi deve soffrire fino al giudizio finale. Altri soffrono solo mezz’ora, come se attraversassero il purgatorio in un volo. Quello che è certo è che le anime soffrono con una ammirabile paziensa e lodano la misericodia divina, supplicano
la Vergine Maria, Madre di misericodia, e la ringraziano per essersi salvati.
La Vergine Maria va in purgatorio spesso a consolare le anime purganti. E così fa l’arcangelo san Michele. Lì sono anche gli angeli custodi delle anime, ad accompagnarle
fino alla liberazione finale. Quello di cui soprattutto hanno bisogno sono soprattutto le messe, i rosari e le sofferenze offerte per loro. è pure cosa buona la Via Crucis e offrire elemosine per le missioni, Le indulgenze hanno un immenso valore. è un atto crudele non approfittare di questo tesoro che la Chiesa ci mette a disposizione in favore delle anime del purgatorio.
Immmaginiamo di essere davanti ad una montagna piena di monete d’oro e di avere la possibilità di prenderle: non sarebbe crudele rifiutarle e così sottrarre
l’aiuto a tanti che ne hanno bisogno?
Insomma, Maria Simma ha una vocazione speciale: si tratta del suo apostolato e dell’aiuto in favore delle anime del purgatorio».
Firmato padre Alfonso Matt, parroco di Sonntag, 20 febbraio 1955.
P. Angel Peña
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