sabato 3 aprile 2021

La via del Sangue è la via del Mistero

 


IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO


C'è chi gode i benefici del sole senza riflettere alle sue meraviglie: c'è chi gode e contempla: e c'è chi, godendo e contemplando, sale oltre il sole, a contemplare ed a godere la sorgente eterna da cui scaturiscono tutte le meraviglie temporali e spirituali.

Così nei rapporti del Sangue di Cristo. C'è chi vi partecipa quasi inconsciamente.

La virtù e il merito giungono alla sua anima, per una misericordia infinita, senza che l'anima si rivolga a cercare la sorgente di bene che l'avvolge.

C'è chi, affascinato dalla corrente misteriosa, seguendo la forza che lo travolge, cerca, nella stessa forza, il segreto della carità. E c'è chi, abbandonando se stesso alle segrete operazioni della carità, lascia che il Sangue operi i suoi prodigi soprannaturali. Ed ecco che l'anima, illuminata dalla fede, trova nel Sangue di Gesù il perdono di tutte le colpe, vi trova i meriti, le virtù, gli esempi, la vita e la morte di Cristo; vi trova il Mistero, e, per il Mistero, sale all'unione con Dio.

- In un istante solo, figliuola, puoi raggiungere beni così eccelsi, intimi, soprannaturali. In un solo istante, purché tu corrisponda a questo battesimo di Sangue, con tutte le forze del tuo spirito, puoi ottenere un battesimo di purezza, nel perdono delle colpe, un battesimo di luce, nella partecipazione alla stessa mia vita, un battesimo di amore, nella elevazione al Mistero. -

Non indugiare nel pensiero della tua meschinità, della tua pochezza e impotenza.

La gloria di Dio non si aumenta per ciò che gli dà l'uomo. Che cosa può dare l'uomo che non sia di Dio? Ma per ciò che l'uomo riflette di Dio: per la grazia che accoglie in sé, per il modo con cui la accoglie, per la fedeltà con cui la conserva, per il desiderio con cui l'accresce.

Il digiuno, la penitenza, la preghiera, sono atti buoni, graditi ed efficaci per ottenere il perdono delle colpe, ma quando l'anima, stretta da molti doveri, dalla debolezza delle membra, dalla impotenza del fisico, dalla tirannia del tempo, non può compierli e dà queste sofferenze in cambio degli atti e si getta con fiducia nel mare ampio del Sangue di Gesù, trova, in quell'abisso di carità, i mezzi possenti per il riscatto di se stessa dalle proprie miserie, per la trasformazione in Dio, per la sua vita in Dio.

La via del Sangue è la via del Mistero, bisogna percorrerla ad occhi chiusi, ma senza tentennare. Essa è più spaziosa dei cieli e più profonda dei mari, più luminosa della stessa luce del sole. Chi vi è introdotto, per una misericordia di predilezione, deve portarvi uno slancio perenne che accolga tutta la vitalità dell'intelletto e quella del cuore. Deve adattarsi a una vita intima di moto e di impotenza, di beatitudine e di amarezza, di rinunzia e di immolazione: deve acuire lo spirito mediante il silenzio dei sensi e dilatare il cuore mediante le rinunzie della volontà.

Deve perdere l'amore di se stessa per estendersi nell'amplesso della carità universale: deve consumare tutte le forze vive della natura per lasciare la fecondità a quelle della grazia: deve insomma lasciarsi avvolgere e travolgere dalla mistica corrente come la goccia dal fiume impetuoso. q. 19.- 30 dicembre

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


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