giovedì 10 febbraio 2022

IL VANGELO DALLA SINDONE

 


IL DONO DEL PADRE

Un giorno un uomo chiese a Gesú: «Maestro, cosa debbo fare per avere la vita eterna?»

Gesú gli rispose: « Osserva i comandamenti ». Essi sono il grande dono del Padre. Nella grande maggioranza i cristiani stimano i dieci comandamenti come il diktat del piú forte, come un arbitrio di Dio, come se Dio per capriccio avesse stabilito delle leggi aggiungendo: o fai cosí o ti punisco sproporzionatamente con l'inferno.

Ma quale vantaggio Dio ha da queste leggi? Aveva proprio bisogno di passarsi il piacere di vedere gli uomini osservare certe regole?

Quanti cosí pensano non capiscono cosa significa infinito. Dio non ha bisogno assolutamente di nulla, perché infinito; né agisce mai per capriccio, perché infinitamente sapiente; né può godere delle sofferenze degli uomini, anche minime, perché amore, come una madre non vuole mai che il suo figlio soffra, né mai si rallegra delle sofferenze del suo figlio.

Allora perché Dio ha dato queste leggi che tante volte impongono agli uomini dure sofferenze?

Per tre motivi:

 

I. PER FARLI ESISTERE

Di fatto quando gli uomini dimenticano la legge di Dio o la disprezzano abbiamo le stragi di Gengis Kan, di Tamerlano, della rivoluzione francese, sovietica, spagnola, dei terroristi; abbiamo i forni crematori di Hitler, le purghe di Stalin, i Gulag sovietici, la rivoluzione culturale di Mao, quella sciita di Komeini, ecc.

Le leggi morali, dice giustamente Alexis Carrel, sono leggi di vita. Come la materia non può esistere senza le leggi fisiche infra e supra-atomiche, come i vegetali non possono esistere senza le leggi biologiche, come gli animali non possono esistere senza gli istinti; cosí gli uomini non possono esistere senza le leggi morali, a cominciare dalla stessa nascita impedita dai contraccettivi e dagli aborti.

Senza i primi tre comandamenti manca il fondamento della legge morale. «Se Dio non c'è, dice Dostoyeskij, tutto è lecito ».

Allora l'uomo si ferma solo dinanzi al piú forte; e ogni forte opprimerà senza scrupoli il piú debole.

Vediamo quale uso delle scienze e delle tecniche moderne ne vanno facendo certi stati moderni con la produzione spaventosa di armi nucleari, di bombe biologiche e con l'addestramento del terrorismo internazionale.

Né i primi tre comandamenti sono sufficienti per la pacifica convivenza umana; lo abbiamo visto con lo sterminio di cristiani che hanno fatto nel passato i mussulmani in Asia Minore e in Africa, fino agli 800 giovani cristiani ammazzati a Otranto in nome di Allah.

Per la pacifica convivenza umana occorrono anche gli altri 7 comandamenti. Dio infinitamente sapiente per tal motivo ha dato 10 Comandamenti.

Se i primi tre comandamenti sono il fondamento della vita umana sociale e civile, gli altri sette ne sono il l° codice; sono l'esigenza e la pratica dell'amore del prossimo; sono la traduzione dell'amore di Dio.              

Per questo Gesú a chi gli chiedeva quale fosse il 1° e piú grande comandamento rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutto te stesso; il secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt. 19,19).

Con l'odio innalzato a programma la vita sociale diventa un inferno, come vediamo in tutti i regimi comunisti.

Senza amore la vita sociale diventa fredda e senza anima, un semplice accordo di egoismi.

Con l'amore cristiano la vita sociale diventa una sorgente di solidarietà, di aiuto, di gioia, come possiamo vedere in una qualunque comunità veramente cristiana.

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