mercoledì 18 marzo 2020

Il vero amore per il prossimo



Portare un sacrificio a favore dei vostri prossimi è vero amore altruistico – allora amate il  prossimo più di voi stessi. – E se date poi ciò che a voi è ugualmente desiderabile, allora lo amate come voi stessi. – IO pretendo solamente questo amore per il prossimo; ma anche  questo deve essere esercitato nella libera volontà, ed allora vi apporterà della benedizione spirituale. 

Ma quando siete pronti al sacrificio, se voi rinunciate volontariamente per poter dare al prossimo,  allora questo amore per il prossimo è molto più prezioso e con ciò anche il successo per la vostra  anima molto più grande. – All’uomo è concesso una misura dell’amor proprio, perché tale è  necessario per l’adempimento del compito terreno – affinché l’uomo conservi la sua vita corporea,  che si rivolga a sé stesso per quanto necessita il corpo per poter trascorrere la vita terrena. Soltanto questo amor proprio non deve superare la misura, in modo che l’uomo non pensi al suo prossimo,  che rivolge tutto solo a sé stesso, cioè che il suo amore è orientato erroneamente.

Per questo IO aggiungo le Parole: “come te stesso!” – L’uomo può ora quindi utilizzare la misura  nel suo pensare ed agire. Egli deve, se vuole adempiere la Mia Volontà, pensare nello stesso modo  al suo prossimo come egli pensa a se stesso. E secondo la volontà d’amore del cuore, l’uomo  adempirà ora con più o meno facilità il Mio Comandamento.

Ma chi mette se stesso dietro al prossimo, il suo cuore è volonteroso nell’amore in ultra misura, ed  egli giungerà molto facilmente alla perfezione. – Ma avete la libertà. IO vi ho bensì dato il  Comandamento dell’Amore, ma chi non lo vuole adempiere, non bada al Comandamento – e chi ha  l’amore in sé, non ha bisogno del Mio Comandamento. – E solo questo è il vero amore, che è attivo  da sé stesso, senza esserne sollecitato da Comandamenti.

Ma l’uomo a cui viene fatto notare il Mio Comandamento d’Amore, può ora anche eseguire delle  opere d’amore senza spinta interiore – inizialmente soltanto stimolato da questo Comandamento,  finché in lui si accende sempre di più la scintilla d’amore, ed ora rende l’uomo stesso felice se si  attiva amorevolmente nei confronti del suo prossimo. – Ma solo allora viene valutato qual è lo  scopo dell’amore.

Ama il tuo prossimo come te stesso. – Ogni uomo possiede amor proprio, e questo è anche  giustificato, ma non deve superare l’amore per il prossimo, cosa però è il caso quando l’uomo passa  oltre al bisogno del prossimo e crede di non poter dare niente, perché egli stesso non possiede  molto. – Egli deve condividere anche il poco con lui e non ne subirà alcun danno, perché se lo fa  per amore, egli sarà abbondantemente ricompensato.- Ma IO Stesso gli misuro di nuovo come egli  ha misurato. L’uomo amorevole non pensa prima, egli da anche con sacrificio, e la sua ricompensa  sarà davvero grande nel cielo – perché egli diventerà sempre più ricco più egli rende i prossimi  felici. Egli potrà ricevere molto amore ed essere unito con ME, perché egli stesso si è trasformato in  amore.

Amen.

Bertha Dudde 27 novembre 1954

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