Non dubitare mai
Tienti pure in umiltà alla mia presenza, ma non sia disgiunta la filiale confidenza e la speranza volonterosa di migliorare.
Il tuo stato è penoso, lo so, ma ti è pur necessario e serve ai miei fini misericordiosi. Se l'amor proprio riceve qualche sferzata riconosce meglio la sua miseria
e per un po' di tempo non osa più alzare la testa.
Invece di lasciarti abbattere, riproponi ancora di comportarti bene per l'occasione prossima, confidando in Me e nella mia grazia. Ricomincia da capo, ricomincia sempre! Ho pazienza
con tutte le anime, ne ho anche con te.
Non dubitare mai di me e non aver paura di me dopo una colpa. Io sono così: dove non c'è volontà decisa di fare il male, perdono subito e non cesso di amarla
tanto quell'anima. Tollero tutto, purché Mi amiate.
Va avanti con generosità, nonostante le tue involontarie cadute: Io rivesto la tua anima della finezza nel mio divino servizio: voglio comunicare la delicatezza dei Santi a mio
riguardo, che li faceva dimenticare se stessi, per non scostarsi dal pensare a Me.
Allora l'amor proprio scompare e vi divampa il mio amore; e così tutte le tue pene svaniscono, anche se capisci di non servirmi con sufficiente fedeltà, e il cuor
rimane libero e felicissimo.
Fatti con l'umile giudizio su te stessa un bel turibolo, gettaci le tue colpe e accendile con tutti i tuoi desideri di bene: il fumo aromatico del tuo pentimento sarà gradito
al mio Cuore Divino.
Tutta la serie dei tuoi innumerevoli difetti bruciali nel fuoco del mio amore. Ti ripeto: non amarli, i tuoi difetti, combattili, piangili! Ma non diffidare di Me...
Chi mi porta più miserie, più debolezze e peccati da bruciare, se mosso però dalla sincera contrizione e dall'umiltà, viene accolto da Me come se conducesse
un carro carico di gioielli preziosissimi.
Le mancanze, se sono frutto di disattenzione e di fragilità, non sono da paragonarsi a una sola colpa commessa con malizia avvertita. Perciò per te, che sempre sei carica
di debolezze, voglio avere un'indulgenza speciale. Cadi mentre non vuoi cadere, poi piangi e intenerisci subito il mio Cuore divino, che è tutto bontà.
DON RENZO DEL FANTE
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