martedì 12 maggio 2020

Un Mondo secondo il Cuore di Dio



L’ANGELO CADUTO, CONTRO GESÙ 

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Se desiderassimo una prova dell’irreparabilità del peccato dell’angelo caduto, la troveremmo nella Risurrezione di Gesù. Non sono propriamente gli uomini, è il demonio quello che davanti all’evidenza della Risurrezione non si dà per vinto. Perché il suo peccato fu commesso nella luce dell’evidenza totale; per questo non si piegherà mai col pentimento; il suo peccato rimane per sempre. Davanti all’evidenza della Risurrezione utilizza il denaro come arma della menzogna; ove sta questa, lì si nasconde il padre della menzogna: «Diedero ai soldati una forte somma di denaro, dicendo loro: “Dite: i discepoli di Lui sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”». La vittoria personale di Gesù fu confermata nel giorno della Pentecoste con la venuta dello Spirito Santo. Anche qui ci sono fatti evidenti: un vento impetuoso, lingue di fuoco e soprattutto alcuni uomini rozzi e timidi che parlando nella propria lingua sono capiti da « Parti,  Medi,  Elamiti,  abitanti  della  Mesopotamia, della Giudea, della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia...». Un fatto tanto straordinariamente divino, il demonio, valendosi degli uomini, lo interpreta nel suo modo caratteristico: «Sono pieni di vino nuovo», gli uomini pieni dello Spirito Santo. 
Forse sembrerà strana questa attribuzione al demonio di avvenimenti nei quali gli uomini appaiono come unici autori. In realtà ci siamo abituati a questo modo di pensare, dimenticando troppo il nemico della nostra salvezza. L’uomo caduto ordinariamente non si chiude davanti all’evidenza; si chiude contro di essa solo il demonio e coloro che hanno accettato totalmente il suo spirito. I nemici di Gesù hanno udito il racconto degli impauriti soldati romani. Ma in quella apparente imperturbabilità di coloro che ascoltano c’è lo spirito del male, che sa quel che deve fare perché alcuni soldati conservino il silenzio sulla verità. È il demonio che offre quel denaro, come fu il demonio in Giuda che contrattò la vendita di Gesù per trenta denari.

JOSÉ BARRIUSO 

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