LA CREAZIONE
Dio, che si è da se stesso, crea creature così perfette da essere capaci di possederlo, per aver dato loro un essere a sua immagine. E la cretura, nel vedersi tanto perfetta e che è, dice quando pecca: «Non voglio sottomettere il mio io a nulla». Con ciò perde la ragione del suo io dipendente dall’Io divino e, rimanendo senza ragione di essere eternamente, non potendo ormai vivere dell’Infinito, l’unico capace di renderla felice, tutto le si converte in tortura eterna. (15-9-66)
Col «no» dell’uomo si ruppe il piano divino, ma la donazione di Dio si fece ancor più generosa e Dio ricevette maggiore gloria, perché il suo stesso Figlio, facendosi uno di noi, gli disse un«sì» infinito, glorificandolo infinitamente, cosa che noi mai avremmo potuto fare. (9-1-65)
Dio è il Bene supremo, per la qual cosa l’uomo, creato con libertà di scelta, quando non lo vede in luce, cerca il suo proprio bene al di fuori del sommo Bene e, per questo, cade. (9-7-65)
L’uomo si è ribellato contro Dio, non volendo sottomettersi a Lui; con il suo«no» si è reso tanto schiavo, che non sa sapere quello che deve fare per essere felice e per possedere l’unica ricchezza che colmerebbe la sua vita, dando senso al suo esistere. (8-5-70)
L’inferno è per coloro che volontariamente non vogliano stare con Dio, ma non per te che ansiosamente lo cerchi. (21-4-67)
Terrore...! Che insondabile abisso quello della dannazione...! Chi cade in esso, mai più potrà uscire dalla profondità profonda delle crepe del suo seno! (1-10-72)
Terminò il tempo..., giunse la fine..., stai alle porte dell’abisso! Se cadessi in esso, non ne potresti mai più uscire... Guarda come vivi, perché il termine è vicino! (1-10-72)
Dubiti che esista l’abisso e per questo vivi come se non esistesse? Che cosa farai quando, per l’incoscienza del tuo volontario oblio, forse ti veda in esso? (1-10-72)
Ti conviene pensare che non esiste l’abisso del vulcano aperto dove cadono coloro che si separano da Dio, per poter così vivere, come se non esistesse, sotto la schiavitù delle tue proprie concupiscenze? Che farai quando, nello scoprire che ti sei sbagliato, non sarai più in tempo? (1-10-72)
Diavolo, ti odio!, perché inganni le anime subdolamente quando languisce l’amore, che è unione di carità nello Spirito Santo. (23-8-77)
Il demonio sta nella disunione, nell’impurità, nell’invidia, nella superbia..., e non può entrare dove c’è unione e vera carità. (27-3-76)
Quanto è povero e assurdo il regno del demonio! Tanto quanto quello di coloro che, nelle tenebre come lui, e ciechi, lo seguono. È tanto rozza e rumorosa la sua attuazione e quella di coloro che lo seguono, quanto delicata, silenziosa, sacra e profonda nelle anime, è l’attuazione di Dio. (27-3-76)
Il piano di Dio è che tu non vada in purgatorio; se ci vai, è la sua volontà permissiva, ma non la sua compiacenza. (29-9-65)
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