lunedì 3 maggio 2021

La “Nuova” Guerra Fredda

 


Il Mistero dell’Iniquità


La Russia si è convertita?

Ma nel mondo esiste una superpotenza militar capace di tenere  testa agli Stati Uniti, e cioè la Russia. Come spiega Donald McAlvany,  “l’ex Unione Sovietica possiede tuttora l’apparato militare e il numero  di testate nucleari più grandi al mondo … ha il maggior numero di carri  armati, veicoli corazzati, sottomarini nucleari, missili ICBM e SLBM (i  missili balistici montati sui sottomarini) e aerei al mondo.”360

La Russia Sovietica ha ancora l’obiettivo di conquistare il mondo  intero. Durante un discorso pronunciato alla Scuola Lenin per la Guerra Politica, nel 1930, Dimitri Manuilski dichiarò: “La guerra finale tra  capitalismo e comunismo è inevitabile. Ma oggi siamo troppo deboli per  colpire. Il nostro giorno verrà tra 30 o 40 anni. Prima, però, dobbiamo  indurre le nazioni capitaliste ad abbassare la guardia, dando loro le più  grandi rassicurazioni in materia di pace e disarmo. Solo allora, quando  la loro guardia si sarà abbassata, li schiacceremo col nostro pugno di  ferro.” 

La Russia Sovietica ha mantenuto intatta questa politica sino ad  oggi. Nel novembre 1987, durante un suo discorso al Politburo, il  Presidente dell’Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov affermò: “Signori,  compagni, non abbiate paura di tutti questi discorsi di ‘Perestrojka’,  ‘glasnost’  e della venuta della democrazia negli anni che verranno. Si  tratta di termini dati in pasto all’esterno. Non ci saranno cambiamenti  significativi all’interno dell’Unione Sovietica, a parte qualche modifica  superficiale. Il nostro scopo è quello di disarmare gli Americani e farli  addormentare.” 

I leader militari Sovietici sono discepoli delle teorie di Sun Tzu,  autore del testo di strategia militare intitolato L’arte della Guerra,  scritto nel 500 a.c. La principale tra queste è “avanzare per mezzo della  ritirata.” La ritirata è stata compiuta con lo smantellamento dello stato  stalinista, ormai inefficiente e burocratizzato, cioè l’Unione Sovietica,  ristrutturandola in un nuovo stato Leninista, la Russia Sovietica. Ciò  che è avvenuto in Russia a cavallo degli anni 80-90 non è stato il crollo  del Comunismo, come vorrebbero farci credere, ma una demolizione  programmata del Socialismo applicato in Unione Sovietica. Nel numero  43 del The Fatima Crusader, pubblicato nell’inverno del 1993, scrissi un  articolo a riguardo. Eccone una parte:

“L’Europa si sta allontanando dal vecchio equilibrio di potere del dopo guerra, che vedeva il blocco della NATO e della CEE  contrapposto al blocco del Patto di Varsavia e del COMECON.  Gorbaciov sta promuovendo la dissoluzione dei blocchi ed il  riordino dell’Europa in un organismo unitario. Un’Europa unita e  neutrale sarà un conglomerato di piccoli stati, dominati dal gigante  Sovietico. Con le sue sconfinate risorse, la sua grande popolazione ed un apparato militare unico al mondo, l’Unione Sovietica sarà  facilmente padrona di tutta l’Europa. Non mi sorprende che il  nuovo slogan usato dalla Russia sia ‘governare dalla Siberia alla  penisola Iberica’.”361

I Sovietici sono riusciti a portare a compimento il loro programma,  che prevedeva la dissoluzione dei blocchi e il riordino dell’Europa in  un nuovo organismo unito, grazie all’entrata della Russia nella NATO,  per mezzo del Partenariato Euro Atlantico. Lo ha ammesso abbastanza  apertamente lo stesso Presidente Sovietico, Vladimir Putin, il 28 maggio 2002 a Roma, quando ha affermato sulla NATO: “ci chiameremo ‘la  Casa dei Soviet’”. Putin ha ottenuto quello che Brezhnev promosse con  il detente, cioè lo stesso scopo di conquista già annunciato da Manuilski  nel 1930. Nel 1973, dinanzi ai leader del Patto di Varsavia riuniti a  Praga, Leonid Breznev disse: “Fidatevi, compagni, perché nel 1985,  grazie al detente, avremo raggiunto la maggior parte dei nostri obiettivi  in Europa Occidentale. Avremo consolidato le nostre posizioni … e  un cambiamento decisivo nei rapporti di forza, dopo il 1985, ci vedrà  esercitare il nostro volere ovunque ne avremo bisogno …”362

Perché si realizzasse quel piano ci sarebbe voluto più di quanto  Breznev avesse ipotizzato, ma l’adesione totale da parte dei leader  Sovietici al programma annunciato da Manuilski li ha effettivamente  portati nella posizione di poter esercitare il proprio volere, ovunque  o dovunque desiderino. È loro intenzione conquistare l’Europa e gli  Stati Uniti, tramite un’alleanza militare con la Cina. Nel febbraio 2002,  Donald McAlvany ha scritto: “Il progetto di un attacco militare contro  gli Stati Uniti, da parte di Russia e Cina, è stato ideato molti anni fa e  mi è stato rivelato personalmente nel 1999 dal Colonnello Stanislav  Lunev, l’ufficiale di più alto rango appartenente al GRU, il Direttorato  Principale per l’Informazione dello Stato maggiore russo, che abbia mai  disertato.”363

“In merito all’esistenza di un piano militare Russo-Cinese,”  continua McAlvany, “Lunev ha affermato che durante la sua ultima  visita a Mosca, prima della sua diserzione avvenuta nel ‘92, lo Stato  Maggiore russo stava ancora progettando di combattere e vincere una  futura guerra nucleare contro l’America. ‘Il progetto di guerra nucleare  è ancora attivo’, dissero al Colonnello Lunev. Ma ci sarebbero stati dei  cambiamenti. I 48 stati continentali degli Stati Uniti non sarebbero  più stati occupati dalle forze armate Russe, che si sarebbero limitate  ad occupare ‘l’Alaska e parte del Canada.’ Sarebbero stati i cinesi ad  occupare l’America continentale.” 

La potenza nucleare della Russia Sovietica e l’immenso esercito  cinese si sono uniti in un nuovo maglio d’acciaio, che forma il cuore  del Nuovo Asse Mosca-Pechino. Richard Maybury ha coniato il termine  di Nuovo Asse nel 1996. Ma questo termine non si limita ad indicare  solo Russia e Cina, che hanno firmato il trattato di cooperazione russocinese nel luglio 2001 e che hanno apertamente dichiarato i propri  interessi strategici comuni contro gli Stati Uniti; esso infatti riguarda  anche molte altre nazioni che hanno aderito ad un’alleanza segreta  contro l’America ed i suoi alleati della NATO. Nel numero di febbraio  2003 della rivista Early Warning Report, Maybury spiega che: “questo  gruppo consiste in almeno 12 stati”, tra i quali l’Iran, l’Iraq, la Corea del  Nord, la Siria, la Libia, Cuba, ecc.

Il governo degli Stati Uniti è consapevole dell’esistenza di questo Nuovo Asse: il 12 giugno 2002, il Vice Segretario alla Difesa Paul  Wolfowitz, ha infatti affermato: “Quel che ci colpì maggiormente,  durante i lavori della Commissione Rumsfeld, fu la scoperta di quanto  questi stati cosiddetti “cattivi” (i paesi del Nuovo Asse) si stessero  aiutando l’un l’altro, e soprattutto quanto aiuto stessero ricevendo sia  dalla Russia che dalla Cina.”364

Il Nuovo Asse supera abbondantemente gli Stati Uniti ed i loro  alleati sia da un punto di vista di armamenti che di soldati. Il piano dei  leader di questo Nuovo Asse è quello di costringere gli Stati Uniti ad  impegnarsi in una serie di micro-guerre contro gli stati meno importanti  dell’asse, prima l’Afghanistan, poi l’Iraq, la Siria, l’Iran e la Corea del  Nord, per proseguire forse addirittura con la Cina, presumibilmente per  difendere Taiwan. Intendono disperdere ed esaurire le forze armate  delle potenze occidentali impiegando la cosiddetta “strategia della  pulce”, messa in pratica con successo da Michael Collins durante la  Guerra d’Indipendenza Irlandese (1919-1921) contro gli Inglesi (“mordi  il cane finché non sa più dove grattarsi” ). A quel punto, lanceranno un  massiccio Blitzkrieg contro l’Europa ed il Nord America. Questo sarà  solo l’inizio della Grande Tribolazione. 

Padre Paul Kramer

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