Il Mistero dell’Iniquità
Il controllo della percezione imposto dai media corporativi
La risposta alla domanda posta da quell’ingenuo giornalista russo è: grazie al “controllo della percezione”. L’ex colonnello dei servizi d’intelligence degli Stati Uniti, Robert Hickson, parlò di queste tecniche, definendole “guerra psicologica, o come la chiamiamo noi alla CIA – controllo della percezione.”427 Ecco in cosa si sono trasformati i media corporativi, la fantomatica “stampa libera” che era stata prevista dal secondo emendamento alla Costituzione Americana e che ormai si è ridotta ad uno strumento di repressione e controllo dell’opinione pubblica. La cooptazione dei media corporativi nel ruolo di portavoce istituzionalizzati delle elite finanziarie, tuttavia, non è cosa recente. Già alla fine del XIX secolo venne resa nota da John Swinton, all’epoca direttore del New York Times, il quale fece quest’incredibile dichiarazione, durante un banchetto tenutosi in suo onore:
Ad oggi, non esiste in America una cosa simile ad una stampa indipendente. Lo sapete voi come lo so anche io. Qui tra voi non c’è nessuno che osi scrivere le proprie opinioni con sincerità, perché se lo fate, sapete fin da subito che non verranno mai pubblicate.
Io vengo pagato ogni settimana per tenere lontane le mie opinioni dal giornale che dirigo. Altri, tra voi, ricevono salari simili per cose simili, e se uno qualsiasi tra di voi fosse così folle da mettersi a pubblicare giudizi onesti e sinceri, si ritroverebbe per la strada in men che non si dica. Se mi venisse permesso di pubblicare sul mio giornale le mie sincere opinioni, posso star sicuro che prima di 24 ore mi ritroverei senza lavoro. Il compito di un giornalista è distruggere la verità, mentire apertamente, pervertire, diffamare, inchinarsi dinanzi a Mammona e vendere il proprio paese e la propria razza per ottenere in cambio il proprio pane quotidiano.
Lo sapete benissimo, proprio come lo so io. Che assurdità voler favoleggiare di una stampa indipendente! Noi siamo meri strumenti di uomini ben più potenti e ricchi di noi che operano dietro alle quinte. Siamo loro vassalli, delle marionette in mano a questa gente: loro muovono i fili e noi danziamo. I nostri talenti, le nostre capacità e le nostre vite sono tutte in mano ad altri uomini. Non siamo altro che prostitute intellettuali.428
Come ha scritto giustamente Deirdre Manifold: “Questo discorso è una prova schiacciante dell’enorme successo avuto dagli Illuminati nel controllare i canali dell’informazione”,429 grazie al potere del denaro. Mentre i vari gruppi mediatici continuano a fondersi e a globalizzarsi, il monopolio che ne consegue, nell’esercizio del “controllo della percezione”, è sempre più totale e omnicomprensivo.
Padre Paul Kramer
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