LIBRO DELLA SAPIENZA
15Poiché glorioso è il frutto delle opere buone e la radice della saggezza non conosce imperfezioni.
Ecco la consolante verità che va trasformata in fede: Glorioso è il frutto delle opere buone. La radice della saggezza non conosce imperfezioni.
Un uomo deve avere un solo desiderio nel cuore: vivere per operare il bene. Ogni bene. La saggezza deve insegnargli qual è il vero bene per lui.
Un uomo che vive di vera saggezza non conosce imperfezioni, perché consacra la sua vita solo al bene. L’imperfezione è nel non bene.
La sterilità non è una imperfezione se vissuta secondo sapienza. È imperfezione se la si guarda senza la sapienza che viene da Dio.
Se la saggezza non illumina la mente, tutto è visto come imperfezione. Se è imperfezione, deve essere portata a perfezione. Come?
Poiché oggi la sterilità è vista un limite e una imperfezione, essa va portata nella perfezione attraverso ogni possibilità che la scienza dona.
Si salta la sapienza, si saltano i pensieri di Dio sull’uomo e sulla donna, si salta ogni questione di moralità e di immoralità, si deve vincere l’imperfezione.
Questa modalità di procedere attesta che Dio non è la luce della nostra vita e che la sua verità non governa i nostri cuori. Si è semplicemente empi.
L’empietà è oggi la più grande malattia spirituale. Se non la si affronta con un coraggioso discorso di fede, essa occuperà ogni cuore, divorerà ogni mente.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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