sabato 30 novembre 2019

“FIGLIO, NON DIMENTICARE LE LACRIME DI TUA MADRE!” (Siracide 7, 27)



"Mamma, perché piangi ?" 

“Chi vuole considerare mia Madre dolente sul Calvario si rivolga a Me ed Io, che vissi quelle ore terribili, volentieri darò luce e compassione per Colei che volle assistere alla mia morte. 
M’aveva seguito, come poteva, nella via che conduceva al luogo del mio martirio e quando ci potemmo vedere fu, per Lei e per Me, una trafittura immensa. L’accompagnarono fin sotto il Calvario, ma non subito poté avvicinarsi alla mia Croce. Comunque, la sua vita era più che mai dipendente dalla mia ed Ella sentiva di morire lentamente, stretta da una morsa crudele. I battiti del suo Cuore s’illanguidivano sempre più e il dolore l’aveva come impietrita. Povera mia Mamma, quanto l’ho fatta soffrire! Non volevo che mia Madre restasse lontana a vedermi; perciò feci in modo che le fosse stato possibile avvicinarsi alla mia Croce. Ero Dio, ma soffrivo come Uomo e come tale ho desiderato la vicinanza di mia Madre. Tanto più che ciò corrispondeva al mio disegno divino di renderla partecipe eccezionale della mia Passione. Così poté cooperare con Me e con Me concorrere alla salvazione del genere umano. Già era degna di essere partecipe della mia opera di redenzione, ma facendola sostare sotto la mia Croce, le ho voluto conferire il riconoscimento di questa mia scelta. 
Dunque, mia Madre si era avvicinata a Me ed Io potevo scorgerla dietro il velo di sangue che mi teneva le palpebre quasi del tutto chiuse. Pur essendo vicinissimo a morire, il mio Cuore di Figlio ebbe un palpito tutto speciale per quella povera Madre che mi aveva secondato divinamente per tutta la vita. Stavo per partire dalla terra e come potevo non salutare Colei che Mi generò, Colei che trepidò con Me e che stava offrendo veramente tutta se stessa per Me e per voi? 
Voi sapete quale fu il mio addio. Il mio addio fu una sostituzione di Me stesso con voi, tramite Giovanni. Ella comprese ed accolse, con immensa riconoscenza, in luogo del Figlio unico ed insostituibile, una moltitudine di figli che avrebbe curato e seguito con lo stesso amore che aveva avuto per Me. Maria gradì il dono perché veniva da Me, morente, e perché Giovanni sarebbe stato il ricordo vivo mio, quando dopo un po’ l’avrei lasciata. Inoltre Giovanni era anche un altro simbolo, quasi una corona alla Madre dei gigli, e ciò Maria intese subito con gratitudine. 
Addio, Mamma, addio; ma non passerà molto che ci rivedremo ed allora non sarai più mesta, come ora. Mamma, addio. Ti lascio a guardare la mia Chiesa nascente, che vorrai nutrire come un tempo nutristi Me. Addio, Madre dolorosa, addio. Vado al Padre e torno, come dissi, e Ti preparerò un trono lucente e maestoso. Oggi Mi vedi nell’umiliazione, ma presto ti estasierai per la mia gloria. Madre, addio. Il mio primo sguardo fu per te ed ora anche l’ultimo  è a te riservato. Mamma, addio...” 

Pablo  Martín  Sanguiao

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