giovedì 21 novembre 2019

La battaglia continua





La  battaglia  continua
«Io chiamo gli Apostoli 
degli ultimi tempi, 
i discepoli di Gesù Cristo,
che hano vissuto nel disprezzo 
e nel silenzio, nella preghiera 
e nella mortificazione, nella castità 
e nell’unione con Dio, nella sofferenza 
e sconosciuti al mondo.
È tempo che escano 
e vengano ad illuminare la terra.
Andate e mostratevi 
come i Miei figli prediletti. 
Io sono con voi e in voi, 
purché la vostra Fede sia la luce 
che vi illumina 
in questi giorni di disgrazia.
Che il vostro zelo vi renda come 
degli affamati per la gloria di Dio 
e l’onore di Gesù Cristo!».

(Madonna de La Salette)


Noi non abbiamo 
ricevuto la missione 
per far trionfare la Verità, 
ma per combattere per essa.

***
«Combattete, figli della luce,
voi piccolo numero che ci vedete, 
perchè ecco il tempo dei tempi, 
la fine delle fini!».

(Madonna de La Salette)


Il perché di questo titolo è facile immaginare: la crisi della Chiesa non è finita. Ciascuno la può constatare: crisi di pratica religiosa, crisi di vocazioni, crisi di catechesi, crisi di frequenza ai sacramenti e via dicendo. 
Paolo VI parlò addirittura di “fumo di Satana” entrato nella Chiesa e ammise l’auto-demolizione della Chiesa. 
Giovanni Paolo II disse che il cattolicesimo in Europa è in stato di “apostasia silenziosa”.
Anche Benedetto XVI, poco prima della sua elezione a Sommo Pontefice, paragonò la Chiesa a una “barca in cui l’acqua entra da tutte le parti”.
Una tale crisi, comunque, è dottrinale, pregna di questioni di dottrina che si oppongono al Magistero perenne.
Quindi, non ci resta che continuare a pregare per la Chiesa, restando fedeli e fermi nella lotta per la Fede, proclamandola sempre senza tentennare, affinché la Chiesa possa trionfare sugli “errori” del Vaticano II e ritrovare la sua vitalità apostolica missionaria.

Io sono convinto che anche la nostra battaglia non può essere solo un chiasso con sparatorie a salve, che lasciano impuniti anche i più gravi delitti, che siano come quelli di coloro che si accontentano di cacciare farfalle sotto l’arco di Tito.
È tempo, il nostro, che vuol rendersi conto che «OGNI VILTÀ CONVIEN CHE QUI SIA MORTA» (Dante, Inf.111,15) e che, messo da parte ogni falso riguardo, dobbiamo ricordare il celebre detto: “AMICUS QUIDEM PLATO… SED MAGIS AMICA VERITAS”!
È necessario, perciò, che i colpevoli, a tutti i livelli, si umilino davanti a DIO: “HUMILIAMINI SUB POTENTI MANU DEI”, altrimenti DIO stesso li umilierà e li disperderà!
Intanto, però, esiste ancora il fatto che sulle dottrine (?), enunciate dal Vaticano II, la Gerarchia ecclesiastica non recede di una virgola, e i principii del Vaticano II continuano ad “informare” tutto l’operato dottrinale e pastorale della nuova Chiesa modernista, approfittando della “buona fede” e dell’obbedienza di anziani sacerdoti e ingenui laici per trarli in inganno, dovrebbe indurre a riflettere tutti i cattolici che si sono lasciati ammaliare dai discorsi gerarchici, simili al canto delle sirene.
A causa di questo, Noi dobbiamo continuare a combattere fino a quando vedremo un Papa che sia l’artefice della sospirata “Pax Christi in regno Christi!”!

sac. dott. Luigi Villa

Nessun commento:

Posta un commento