giovedì 28 novembre 2019

Oltre la morte



Un giorno d’autunno del 1917 il santo Padre Pio (1887-1968), mentre era solo e pregava il rosario, si addormentò vicino al focolare del convento e, sveglatosi, vide vicino a sé un anziano avvolto in un mantello. Gli chiese cosa facesse lì e chi fosse; gli rispose che era morto bruciato in questo convento e che era lì a scontare il suo purgatorio. Padre Pio gli promise di pregare per lui. Un giorno raccontò questo fatto a padre Paolino e costui andò al municipio a scartabellare i registri e scoprì che veramente era registrato il nome di un anziano che era morto bruciato in quel convento. Il morto era Mauro Pietro (1831-1908).
Un altro fatto lo riferisce il cronista provinciale dei Padri Cappuccini della provincia di Foggia in data 29 febbraio 1937. Dice così: «Il giorno 29 dicembre 1936, padre Giacinto di sant’Elia si diresse a San Giovanni Rotondo per visitare padre Pio e gli raccomandò di pregare per padre Giuseppantonio, che era molto grave. Il giorno 30, alle 2 pomeridiane, padre Pio vide nella sua stanza padre Giuseppantonio e gli dice: Mi hanno detto che sei gravemente infermo e sei qui? Allora padre Giuseppantonio, facendo un gesto rispnde: “Adesso ormai tutte le mie infermità sono passate”. E sparì». Il fatto fu raccontato da padre Pio al padre provinciale padre Bernardo, che firma questo articolo insieme al cronista padre Fernando di San Marco in Lamis.

P. Angel Peña

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