martedì 26 novembre 2019

LE GRANDEZZE DI MARIA



ECCE ANCILLA DOMINI. - FIAT MIHI SECUNDUM VERBUM TUUM.

In argomenti così sublimi vi è più da riflettere che da dire, e v'è più da ammirare che da riflettere. Tuttavia se alla nostra infanzia nelle cose divine è lecito parlarne benché balbettando, possiamo dire che ciò che esponiamo [56] è qualche cosa delle grandezze e dei favori che si verificano nella Vergine quando proferisce quelle ultime parole del sacro colloquio con l'Angelo; donde il caso che dobbiamo fare di quelle divine parole considerate in generale.

Che se le consideriamo in particolare, se scrutiamo minutamente quell'umile, santa e feconda risposta della Vergine santissima, vedremo che contiene due parti e due movimenti nella grazia ben differenti.

La prima dice: Ecce ancilla Domini; la seconda: Fiat mihi secundum verbum tuum (Luc., I, 38). Con la prima l'umile Vergine scende nel mondo del suo essere, nella sua servitù, nel suo nulla: Ecce ancilla Domini - perché nella semplice condizione dell'essere umano, la luce della Vergine non vede altro che il nulla e la servitù.

Con la seconda la Vergine innalza i suoi desideri: ed il movimento dell'anima sua verso il suo Dio, e ciò che è ammirabile, per esserne la Madre, aspirazione che non vi fu mai, né mai vi sarà fuorché in Lei.

Questi due movimenti sembrano contrari: l'uno infatti abbassa, l'altro eleva, ed eleva ad un'altezza oltremodo sublime; l'uno separa e l'altro unisce e unisce a Dio medesimo in una affinità oltremodo stretta ed insigne; ma convengono allo stato di questo mistero.

Questi, due movimenti sono mirabilmente congiunti in un mistero che abbassa sin nel nulla dell'essere umano Colui che è la gloria e la potenza del Padre, e congiunge Dio con la creatura in unità di una persona così grande.

Come dunque Dio si abbassa nel nulla per incarnarsi, così quella creatura che deve concepirlo si abbassa sin nel nulla dell'essere creato onde ricevere ed adorare il suo Signore. È come Dio si unisce e si incorpora con la nostra umanità, così la Vergine, dopo questo umile movimento del suo spirito, viene elevata dallo spirito di Dio all'aspirazione ed al desiderio di essere Madre di Colui che vuole [57] abbassarsi ed incarnarsi in Lei. Desiderio tutto nuovo che incomincia con quelle parole, perché non è mai entrato nella mente e nel cuore della Vergine; desiderio sublime, impresso nel fondo dell'anima di Maria dalla mano medesima dell'Onnipotente che vuole operare questo mistero i desiderio santo, puro e divino, perché tende, a dare in Lei una vita nuova al Santo dei santi i desiderio con cui Maria nel suo cuore, nel suo corpo e nell'anima sua, tutta si abbandona nelle mani del suo Dio per concepirne il Figlio dandogli una parte della sua sostanza. Per la viva impressione di questo desiderio, per l'infusione di questa luce, Maria proferisce questa parola di così grande efficacia:

Fiat mihi secundum verbum tuum!

Un Fiat ha dato principio al mondo: questo Fiat dà principio all'Autore del mondo. 29

Una parola ha fatto questo universo i questa parola di Maria forma nell'universo un altro universo e costituisce in mezzo a questo mondo un nuovo mondo, un mondo di meraviglie, un cielo su la terra, una terra in cielo, una natura creata in un essere increato.

La Vergine, nel proferire quelle parole, è l'Oriente dove nascono queste meraviglie; Dio l'ha innalzata fra tutte le creature al disopra di tutte, ora la innalza al disopra di Lei medesima, e la stabilisce in uno stato insigne, in una condizione stupenda.

Chi è con Lei non è già l'Angelo, ma il Dio dell’Angelo, e l'Angelo medesimo ce ne avverte dapprincipio quando dice: Il Signore è con Voi. Il Signore è con Lei nell'attesa che sia in Lei, come subito diremo. Ma ora Dio è in Lei per agire in Lei, per innalzarla al disopra di tutto quanto è creato, associarla a sé medesimo e prepararla all'Opera più insigne fra tutte; sola, infatti, fra tutte le creature Maria è eletta e destinata a servire a Dio nella [58] più grande operazione dell'Onnipotente fuori di sé medesimo, cioè nell'Incarnazione del Verbo; Ella deve prestare a Dio il suo servizio in un ministero così elevato e degno come quello di Madre, e si avvicina il momento in cui la Vergine avrà parte a questa grande e singolare operazione! Oh grandezza! Oh meraviglia!

CARD. PIETRO DE BÉRULLE

Nessun commento:

Posta un commento