Preghiera e Comandamenti
Carissimi, c’è un’altra forma di preghiera dalla quale Gesù stesso ha voluto metterci in guardia: la preghiera degli ipocriti. L’ipocrisia ripugna a tutti, perciò molto pochi sono volutamente ipocriti. Per tutti voi, lo dico con assoluta sincerità, nutro profonda stima e so che nessuno cede all’ipocrisia, non con sé stesso e tanto meno con Dio. Quello che a volte può capitare è che, per errore, per carenza di formazione o per coscienza non rettamente illuminata, qualcuno non sa vedere con chiarezza nei Comandamenti la volontà di Dio che vuole difendere la nostra dignità e realizzare la nostra salvezza. Si insinua, allora, nel nostro rapporto con Dio, una sottile ipocrisia, inconsapevole ma sempre dannosa perché impedisce alla nostra anima quella unione con la volontà di Dio che, come abbiamo visto, è il fine di ogni autentica preghiera.
Non lasciatevi ingannare da una distorta coscienza! Rimane sempre preghiera da ipocriti quella che non va unita alla sincera volontà di osservare i comandamenti di Dio.
Ricordate il noto avvertimento di Gesù: “Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio” (Mt.7,21).
Perciò, se qualcuno di voi si accorgesse di non riuscire a pregare o si sentisse come impedito di fronte alla preghiera, si proponga un sincero esame di coscienza per vedere se non stia resistendo alla volontà di Dio oppure se la sua condotta non sia in contrasto con la sua santa Legge. Ognuno chieda luce al Signore per giudicare rettamente sulla propria condizione e non si lasci ingannare dalla mentalità corrente del mondo o dalle leggi umane. Quello che conta veramente è la Legge di Dio.
Oggi viviamo in una società che ha cancellato quasi tutti i Comandamenti di Dio a cominciare dai primi tre, soprattutto il primo: Io sono il Signore, Dio tuo! Non avrai altro Dio che me. Dove mai, oggi, Dio è riconosciuto come Signore e messo al posto che gli compete, cioè il primo, nella vita dell’uomo? Dio è stato cacciato dai parlamenti e dai governi degli Stati, gli si nega ogni riferimento nelle leggi e perfino nelle Carte Costituzionali, i mass-media lo combattono, spesso lo deridono e vorrebbero cancellarlo dalla vita pubblica. Anche nella vita personale di tanta gente Dio è completamente assente. La civiltà attuale ha fabbricato innumerevoli idoli che sono, tutti, maschere ridicole del nostro io.
Senza dubbio, la preghiera può anche stare insieme al peccato quando si lotta sinceramente per vincerlo; anzi, la preghiera diventa allora un mezzo indispensabile per perseverare e vincere nella lotta; ma non può stare insieme allo stato di peccato, a una condotta non retta o ingiusta, anche se dissimulata con giustificazioni che non giustificano. Chi vive così è morto nel cuore e la sua preghiera è fatta solo di parole che tornano indietro appena uscite dalle labbra. Il Signore gli risponderebbe: “In verità ti dico: non ti conosco!” (Mt.25,12). Per chi vive così, l’unica preghiera possibile è quella di chiedere a Dio la volontà di convertirsi, la sincera decisione di rettificare la propria condotta.
Certamente i Comandamenti da soli non bastano perché è l’Amore che salva; e noi cristiani siamo chiamati a vivere di amore e per amore. Ma proprio l’amore, se è vero e libero da ipocrisia, esige come presupposto e come prova l’osservanza dei Comandamenti di Dio. San Giovanni, l’apostolo dell’Amore, è assai esplicito nel commentare la già chiara affermazione di Gesù: “Se mi amate, osserverete i miei Comandamenti” (Gv.14,15).
ipocrisia, che va unita alla decisa volontà di osservare i Comandamenti di Dio, tutti, senza eccezione, e senza tentativi di applicarci sconti col segreto desiderio di adattare la legge santa del Signore alla nostra mediocrità o pigrizia, che sempre stanno nascoste nel cuore di ciascuno di noi. Vi assicuro che, pur in mezzo a debolezze, a cadute, a ripetuti cedimenti, una preghiera che sia accompagnata dalla lotta per essere fedeli, dall’umiltà di cominciare e ricominciare mille volte, vi riempirà di pace e di gioia, segno che il Signore è vicino a voi e che sta ascoltando la vostra preghiera.
Il cieco nato guarito da Gesù rispondeva ai Farisei che lo interrogavano: “Noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori…”. E’ vero, ma chi sono i peccatori? La piccola Bernadette Soubirou, analfabeta, che non aveva ancora fatto la prima Comunione, alla quale la Madonna aveva chiesto di pregare per i peccatori, al parroco di Lourdes che le chiedeva chi erano i peccatori, rispondeva: “Sono quelli che amano il peccato”.Ecco il vero nemico della preghiera: l’amore, cioè l’attaccamento al peccato. E’ questo insano legame che ci costituisce veri peccatori agli occhi del Signore e impedisce alla nostra preghiera di raggiungere il cuore di Dio.
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RispondiEliminaEXCELENTE, LO HE VISTO HOY, Y LO HE COMPARTIDO EN MI FBK , a pesar de su antigüedad (2019)
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