giovedì 21 novembre 2019

NON POTEVI



Non potevi, Signore, scegliere niente di più 
significativo che il pane per rivelarci le 
intenzioni del tuo Cuore. Il pane è 
semplicità, il pane è quotidianità, il pane è 
sazietà, il pane è provvidenza, il pane è per 
tutti. 

Tu hai preso del pane per chiamarlo “tuo 
Corpo”, Tu hai preso del vino per chiamarlo 
“tuo Sangue”. Quella sera, di quel giovedì, 
ribaltò tutto l’ordine delle cose, si chiamò 
“Santo” perché Tu rivelasti un modo nuovo 
di amare. Quello di dare la tua stessa Vita, 
quello di farsi mangiare, quello di diventare 
sacrificio d’amore. Così, il nostro amare 
sarà vero solo se anche noi saremo pronti a 
donarci, con un amore più grande, a coloro 
che ci amano. Questa Eucaristia diventa 
così memoria di questo tuo amore più 
grande, un amore che sa accogliere 
chiunque e sa condividere la gioia di quel 
Regno che Tu Signore sei venuto ad 
annunciare. In quel giovedì santo si compì 
un miracolo che nessuno avrebbe previsto.  

I tuoi discepoli, Signore, si erano abituati a 
vedere i miracoli da Te operati sugli altri, 
ma ebbero la perplessità a capire che quel 
pane e quel vino ora erano diventati Te, la 
tua Presenza, la tua Parola, il tuo Amore, la 
tua Offerta, la tua Tenerezza. Le parole di 
quella sera, Gesù, rimarranno nel nostro 
cuore. “Prendete e mangiatene tutti: 
questo è il mio corpo,” “Prendete e 
bevetene tutti: questo è il calice del mio 
sangue, il sangue della nuova ed eterna 
alleanza versato per voi. Fate questo in 
memoria di me”. 

Nessun commento:

Posta un commento