Melania, la veggente della Vergine a La Salette in Francia, racconta nel 1846 nella sua autobiografia italiana: «Un giorno andai in chiesa e vidi un sacerdote con la sua veste talare lacerata, con un viso molto triste ma tranquillo che mi disse: “Sia benedetto per sempre il Dio della giustizia e dell’infinita misericordia. Sono da più di trent’anni condannato al Purgatorio con ogni giustizia, per non aver celebrato con il dovuto rispetto il santo sacrificio che continua il mistero della Redenzione, e per non aver avuto l’attenzione necessaria per la salvezza delle anime a me affidate. Mi è stata promessa la mia liberazione nel giorno in cui ascolterai la santa Messa per me, in riparazione della mia colpevole tiepidezza...” Tre giorni dopo potei andare a Messa. Dopo la Messa vidi il sacerdote vestito con una talare nuova, ornato di lucenti stelle, la sua anima completamente abbellita e splendente di gloria che volava fino al cielo».
Una religiosa mi scrisse: «Il 7 giugno 1956, dopo che il Signore mi aveva molte volte pregato senza avere il mio Sì, una notte ebbi un’esperienza che mi fece tremare. Il desiderio di offrire la mia vita per i sacerdoti era per me come un’ombra dalla quale non riuscivo a liberami, ma non mi decidevo, avevo paura. Finché Egli, stanco di aspettare, mi tirò come Saulo e mi fece cadere da me stessa. Ebbi una visione, un sacerdote che mi fissava con gli occhi sbarrati e mi diceva: “per colpa tua, per colpa tua sono dannato”. Come colpita da una saetta saltai giù dal letto e mi offrii in quel momento dando a Gesù il mio Sì. Non so quanto tempo rimasi in ginocchio, la luce del giorno mi trovò ai piedi del crocifisso della mia cella. Non ero stanca né avevo paura, avvertivo una grande pace per aver donato a lui il mio sì per sempre».
Se ti sentirai chiamato da Gesù al sacerdozio, sarai capace di dargli il tuo «Sì» senza condizioni? E se senti la chiamata a consacrare la tua vita per loro? Potrai dire con Gesù «Per loro io consacro me stesso, perché siano anche essi consacrati nella verità» (Gv 17, 19). Ripeti con santa Teresina: «Preghiamo per i sacerdoti, consacriamo le nostre vite per loro»(Lett. 8a Celina). Preghiamo anche noi perché i sacerdoti siano santi.
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