domenica 3 novembre 2019

Ritorno a casa





I convertiti dal Protestantesimo


Gilbert K. Chesterton (1874-1936)

Famosissimo giornalista, novelliere, poeta e critico letterario è una figura di spicco nella letteratura inglese e uno degli autori moderni più citati. Autore di novelle come Padre Brown, Ortodossia o L’uomo eterno. 
Battezzato come anglicano, si allontanò dalla pratica religiosa. Così scrive nella sua autobiografia: tra le cose di dubbio gusto dalle quali mi lasciavo irretire, vi fu lo spiritismo; senza aver neppure l’idea di esser spiritista... Mio fratello e io di solito giocavamo... con una tavola in “ouija”, ma eravamo tra i pochi che giocavamo con essa per scherzo. Tuttavia non trascuro totalmente il consiglio di alcune persone che sostengono che stessimo giocando con il fuoco e, precisamente con il fuoco dell’inferno... L’unica verità che posso affermare in completa confidenza riguardo ai poteri misterici è che tutto è menzogna. L’ambiente nel quale crebbi era agnostico. I miei genitori costituivano l’eccezione..., perché credevano in un Dio personale o in una immortalità impersonale.
Le mie idee si nutrirono quasi esclusivamente di pubblicazioni anticattoliche... Tuttavia (ora che sono cattolico) credo che la Chiesa cattolica possa salvare l’uomo dalla schiavitù distruttrice ed umiliante di esser figlio del proprio tempo... I cattolici, contrariamente a tutti gli altri uomini, possiedono un’esperienza di diciannove secoli. Una persone che si converte al cattolicesimo arriva ad avere inprovvisamente duemila anni. La Chiesa cattolica è opera del Creatore e prosegue il suo cammino con la capacità di vivere lo stesso nella sua vecchiaia che nella sua prima gioventù. E i suoi nemici, nelle profondità delle loro anime, hanno già perso la speranza di vederla morire un giorno.
Quando la gente mi domanda: Perché sei tornato nella Chiesa romana? La prima risposta è: Per sbarazzarmi dei miei peccati. Perché non esiste nessun altro sistema religioso che faccia realmente scomparire i peccati delle persone... Il sacramento della penitenza concede vita nuova e riconcilia l’uomo con tutto quanto vive, ma non lo fa come di solito fanno gli ottimisti, gli edonisti e i predicatori pagani della felicità. Il dono si concede attraverso uno scotto da pagare, ed è vincolato alla confessione.
In un’occasione gli domandarono: perché sei diventato cattolico? Egli rispose: Perché voglio esser felice. La difficoltà di spiegare adeguatamente perché sono cattolico consiste nel fatto che vi sono 10.000 ragioni riassumibili nell’affermazione “il cattolicesimo è verità”.
So che il cattolicesimo è abbastanza grande per me benché non l’abbia ancora conosciuto in tutte le sue terribili e belle verità. Non so spiegare perché sono cattolico, ma ora che lo sono non potrei immaginarmi diversamente. Sono orgoglioso di essermi accostato a dogmi antiquati ed esser schiavizzato da credenze profonde (come usano ripetere i miei amici giornalisti con tanta frequenza) giacché so molto bene che sono le credenze eretiche ad esser morte e che solo il dogma razionale vive abbastanza da poter esser chiamato antico. 
Il parroco di Chesterton ricordava che la mattina della sua prima comunione era pienamente cosciente dell’immensità della presenza reale di Gesù. E quando si congratulò con lui gli disse: è stato il momento più bello della mia vita. 
Chesterton difese la Chiesa e la fede cattolica nei suoi scritti, sino a fondare un settimanale G. K’s Weekly per diffondere il suo pensiero cattolico.

Padre ángel Peña

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