
Gesù ci ha lasciati su questa terra, però, come un padre che ama, ci indica vari modi per poter rimanere uniti
a lui e non sprofondati nella terra. Sa bene che siamo molto miseri, che la terra ci attrae, le tentazioni tormentano, che nel vortice della vita terrena è così facile dimenticare il cielo. Ci indica dunque il
modo, per impetrare sempre e sempre di nuovo le grazie dal cielo, e pregando, avere la certezza di non pregare invano e di essere certamente esauditi. Riceveremo tutto ciò che domanderemo nel nome di Gesù. Sicuramente
tutto? Sì, se chiederemo al Padre, che è nei cieli, ciò che ha valore, cioè i doni celesti. Così spesso diamo assalto al cielo per delle sciocchezze terrene infantili, per un po’ di
fango, che oggi c’è e presto si dissolve, e non sappiamo chiedere, implorare le grandi, le sante grazie di Dio, che ci assicurano il cielo, che avvicinano a Lui, che ci distaccano dalla terra, innalzando l’anima
verso le chiare, luminose regioni della vita soprannaturale.
O Gesù, guarda la mia miseria e insegnami a pregare!
MADRE ORSOLA LEDÓCHOWSKA
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