25 dicembre 1938 - Vol. 36
La discesa del Verbo. È facile far nascere Gesù, purché si viva nel Suo Volere.
Il Paradiso che fece trovare la Regina del Cielo in terra al suo Piccolo Gesù.
Il Paradiso che fece trovare la Regina del Cielo in terra al suo Piccolo Gesù.
(Scrive Luisa:) La mia povera mente continua nel Volere Divino il suo cammino; oh! come Esso si sente felice nel vedere che la sua piccola neonata va in cerca dei Suoi Atti per conoscerli, baciarli,
adorarli, farli suoi e dirGli: “ Quanto mi hai amato! ”.
Onde, mi sono fermata nella discesa del Verbo sulla terra, ed io Lo compativo nel vederLo solo. Ed il mio dolce Gesù, con una tenerezza indicibile, sorprendendomi mi ha detto: “Figlia mia
carissima, tu ti sbagli: la solitudine fa parte dell’ingratitudine umana; ma dalla parte Divina e delle Opere Nostre, tutte Mi accompagnarono, né Mi lasciarono mai solo; anzi, tu devi sapere che insieme con
Me scese il Padre e lo Spirito Santo; mentre Io restai con Loro in Cielo, Loro scesero in Me sulla terra. Siamo inseparabili; Noi stessi, se lo vogliamo, non possiamo separarCi; al più ci bilocheremo. E mentre
teniamo il Nostro Trono in Cielo, formiamo il Nostro Trono in terra; ma separarCi mai; al più il Verbo prese la parte operante, perciò sempre concorrente il Padre e lo Spirito Santo. Anzi, nell’atto
che scesi dal Cielo, tutti si mossero per farMi corteggio e per dare gli onori a Me dovuti.
Mi corteggiò il cielo con tutte le sue stelle dandoMi gli onori della Mia Immutabilità e del Mio Amore che mai finisce.
Mi corteggiò il sole dandoMi gli onori della Mia Eterna Luce. Oh, come Mi decantò bene con la molteplicità dei suoi effetti! Posso dire che trovandoMi con
la sua luce e col suo calore, nel suo muto linguaggio, mi diceva: ‘Tu sei Luce ed io Ti onoro, Ti adoro, Ti amo con quella stessa Luce con cui mi creasti’.
Tutti Mi circondarono: il vento, il mare, il piccolo uccellino, tutti e tutto per darMi l’amore, la gloria con cui li avevo creati, e Mi decantavano il Mio Impero, la Mia
Immensità, le mie gioie infinite. Le cose create Mi facevano festa, e se Io piangevo anche loro piangevano, perché la Mia Volontà, risiedendo in esse, le teneva aggiornate di quello che Io facevo; ed
oh! come si sentivano onorati nel fare ciò che faceva il loro Creatore!
Poi ebbi il corteggio degli Angeli che non Mi lasciarono mai solo. E siccome tutti i tempi sono miei, ebbi il corteggio del mio gran popolo che sarebbe vissuto nel Mio Volere:
il quale lo portavo nelle Mie Braccia ed Io lo sentivo palpitante nel Mio Cuore, nel Mio Sangue, nei miei passi; e solo nel sentirMi investito da questo popolo, amato con la Mia stessa Volontà, Mi sentivo come contraccambiato
della mia discesa dal Cielo in terra.
Era questo il mio scopo primario, di riordinare il Regno della Mia Volontà in mezzo ai figli miei; mai avrei creato il mondo se non dovessi avere i figli che Mi somigliano e che non vivessero
della Mia stessa Volontà: Essa si troverebbe nelle condizioni di una povera madre sterile che non ha potere di generare e che non può formarsi una famiglia a sé. Perciò la Mia Volontà ha
potere di generare e di formarsi la sua lunga generazione, per formarsi la sua famiglia”.
Onde, continuavo a pensare alla discesa del Verbo Divino: e dicevo tra me: “Come mai può nascere Gesù nelle anime nostre?”Ed il caro Bambino ha soggiunto:
“Figlia mia, è la cosa più facile il farMi nascere, molto più che Noi non sappiamo fare cose difficili; la Nostra Potenza facilita tutto; purché la creatura viva nel Nostro Volere, tutto
è fatto. Come vuol vivere di Esso, già forma l’abitazione al tuo Piccolo Gesù; come vuol dare principio a fare i suoi atti, così Mi concepisco; e come compie il suo atto, Mi fa nascere:
come ama nel Mio Volere, così Mi veste di luce e Mi riscalda delle tante freddezze delle creature; ed ogni volta che Mi dà la sua volontà e prende la Mia, Io Mi trastullo e formo il mio gioco e canto
vittoria d’aver vinto l’umano volere, Mi sento il Piccolo Re vincitore.
Vedi dunque, figlia mia, come è facile da parte del tuo Piccolo Gesù, perché quando troviamo la Nostra Volontà nella creatura possiamo far tutto. Essa ci somministra tutto
ciò che ci vuole e vogliamo per formare la Nostra Vita e le Nostre Opere più belle. Invece, quando non vi è il Nostro Volere, restiamo inceppati; dove Ci manca l’amore, dove la santità,
dove la potenza, dove la purezza e tutto ciò che occorre per rinascere e formare la Nostra Vita in loro. Perciò il tutto sta da parte della creatura ché da parte Nostra Ci mettiamo a sua disposizione.
Oltre di ciò, nella Mia Nascita, la Mia Mamma Divina Mi formò una bella sorpresa coi suoi atti, col suo amore, con la Vita della Mia Volontà che possedeva;
Mi formò il Mio Paradiso in terra. Non faceva altro che intrecciare col suo amore tutta la Creazione dove stendeva mari di bellezze per farMi godere le Nostre bellezze divine, dentro le quali splendeva la sua beltà.
Come era bella la Mamma Mia nel trovarla nella Creazione tutta che Mi faceva godere la sua beltà, la bellezza dei suoi atti dove stendeva il suo mare d’amore per farMi trovare che in tutte le cose Mi amava e
trovavo il mio Paradiso d’amore in esso, e Mi felicitavo e gioivo nei mari d’amore della Mamma Mia. Ora, nel Mio Volere Mi formava le musiche più belle, concerti più deliziosi, affinché al
suo Piccolo Gesù non mancassero le musiche della Patria Celeste. A tutto ciò pensò la Mia Mamma, affinché non Mi mancasse nulla dei godimenti del Paradiso lasciato. Non faceva altro in tutti
i suoi atti che formare gioie per renderMi felice. Solo a poggiarMi sul Suo Cuore sentivo tali armonie e contenti, che Mi sentivo rapire.
La Mia cara Mamma, col vivere nel Mio Volere, prendeva nel suo grembo il Paradiso e lo faceva godere al Figlio Suo e tutti i suoi atti non Mi servivano ad altro che a renderMi
felice e raddoppiarMi il mio Paradiso in terra.
Ora, figlia mia, tu non sai un’altra sorpresa: chi vive nel Mio Volere è inseparabile da Me ed ogni qualvolta che Io rinasco, rinasce insieme con Me.
Sicché non sono mai solo: la faccio rinascere insieme con Me alla Vita Divina. Rinasce al nuovo amore, alla nuova santità, alla nuova bellezza, rinasce nelle conoscenze
del suo Creatore, rinasce in tutti gli Atti Nostri, anzi, in ogni atto che fa Mi chiama a rinascere e forma un nuovo Paradiso al suo Gesù; ed Io la faccio rinascere insieme con Me per renderla felice. Felicitare
chi vive insieme con Me è una delle gioie più grandi. Perciò, sii attenta a vivere nel Mio Volere se vuoi renderMi felice, se vuoi che negli atti tuoi trovi il mio Paradiso in terra, ed Io penserò
a farti godere il pelago delle mie gioie e felicità. Ci renderemo felici a vicenda ”.
(Tratta da: Brani scelti dai Volumi di Luisa Piccarreta)
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