giovedì 7 maggio 2020

- “Io ho visto … ho visto … ho visto” -



La Battaglia   Finale  del Diavolo


IL Messaggio ed il Miracolo 

Ecco che all’improvviso ebbe inizio il miracolo. Vi riportiamo  la testimonianza di un giornalista, Avelino de Almeida, che non può  certo essere accusato di parzialità, in quanto direttore responsabile del giornale O Seculo, il più diffuso quotidiano “liberale”, Massonico ed  anticlericale di Lisbona. Ecco cosa scrisse:

Dalla strada, dove i carri erano tutti raggruppati e dove stavano  centinaia di persone che non avevano il coraggio sufficiente  per attraversare il terreno reso fangoso dalla pioggia, vedemmo  l’immensa folla girarsi verso il sole che apparve al suo zenit,  chiaro tra le nuvole. Sembrava un disco d’argento, ed era possibile  guardarlo senza problemi. Non bruciava gli occhi, non li accecava,  come se vi fosse stata un’eclisse. Poi si udì un urlo fragoroso, e la gente più vicina cominciò a gridare “Miracolo! Miracolo! …  Meraviglia! … Meraviglia!”. Davanti agli occhi estasiati delle  persone, il cui comportamento ci riportava ai tempi della bibbia e le quali ora contemplavano il cielo limpido, sbalorditi ed, a testa  scoperta, il sole tremò, compì degli strani e bruschi movimenti, al di fuori di qualsiasi logica scientifica – “il sole danzò”, secondo la  tipica espressione dei contadini …9

Attaccato con violenza da tutta la stampa anticlericale, Avelino  de Almeida rinnovò la sua testimonianza quindici giorni più tardi, nel  suo articolo apparso su Ilustrãçao Portuguesa. In questo articolo egli  ribadì la sua versione dei fatti, aggiungendo una dozzina di fotografie  dell’immensa folla in estasi, e usando parole come: “Io ho visto … ho  visto … ho visto”, come fossero un ritornello, concludendo il proprio  articolo in questo modo: “Miracolo, come afferma la gente? O fenomeno  naturale, come dicono gli esperti? Per il momento, questo non mi  riguarda, io sto solo dicendo quel che ho visto… il resto è una faccenda  che riguarda la Scienza e la Chiesa”.10
Quel sabato 13 ottobre inizia, per i pellegrini, quasi come un  cammino di penitenza, a causa della pioggia caduta per tutta la notte. 

Questo “quasi repentino cambiamento di tempo, con le strade polverose  trasformate in rigagnoli limacciosi da una pioggia incessante ed in grado  di mutare all’improvviso un piacevole autunno in un freddo e gelido  inverno, non fermò certo i pellegrini, né li distolse dal loro intento”.11 Confrontando le numerose testimonianze, possiamo distinguere i  diversi aspetti ed i risultati degli incredibili fenomeni che accaddero e  che furono visti da tutti. Per ciascun  aspetto del miracolo potremmo  riportare almeno 10 pagine di testimonianze, che da sole costituirebbero  già di per se un libro notevole. 
Ecco il primo evento meraviglioso, descritto dal Dr. Almeida Garrett:  

Dovevano essere le 13.30 quando sorse, nel punto dove stavano i fanciulli, una colonna di fumo, sottile, fine e di colore bluastro, la quale si estese per 2 metri sopra le loro teste ed evaporò a tale  altezza. Questo fenomeno, visibile perfettamente ad occhio nudo, durò per qualche secondo. Non mi ricordo per quanto durò, quindi non posso dire se fosse più o meno di un minuto. Il fumo si dissipò  improvvisamente e dopo poco tempo, tornò a ripetersi per una  seconda volta, poi per una terza …12 

Mentre inizialmente “il cielo era pesante ed aveva un colore  plumbeo, denso di umidità, e la pioggia cadeva costante ed incessante”,  nel momento in cui cominciò l’apparizione la pioggia smise del  tutto. Improvvisamente il cielo si schiarì: “Il sole apparve trionfante,  bucando le nuvole che lo avevano nascosto fino ad allora, e splendette  intensamente”. (Dr. Almeida Garrett) Questo improvviso e repentino cambiamento del tempo atmosferico prese alla sprovvista tutti i presenti:  “era un giorno di pioggia incessante e continua. Ma pochi minuti prima  del miracolo, aveva smesso di piovere”. (Alfredo da Silva Santos)
La seguente testimonianza appartiene ad un fisico, uno scienziato  quindi, e riguarda l’inspiegabile colore argenteo assunto dal sole, che  permise ai presenti di osservare l’astro in modo diretto e senza accecarsi: 

“Improvvisamente sentii il clamore di migliaia di voci e vidi la folla dispiegarsi lungo la discesa che si stendeva davanti ai miei  piedi … vidi la gente girarsi improvvisamente dal luogo a cui,  fino ad allora, avevano rivolto la loro attenzione e fissare il sole  dall’altra parte … mi girai anche io quindi, verso la direzione in cui  stavano guardando tutti e potei vedere il sole, che appariva come un disco molto chiaro, con gli sfondi ben definiti e che brillava  senza far male agli occhi … Non poteva essere confuso col sole che si vede dietro la nebbia (non c’era nebbia al momento), perché non era né velato né pallido. A Fatima, mantenne la propria luce e la propria brillantezza e rimase forte e splendente nel cielo con gli spigoli acuti, come fosse un grosso tavolo da gioco. La cosa più  sorprendente era il fatto che si potesse osservare il disco solare per molto tempo, brillante di calore e luce, senza ferirsi gli occhi o danneggiarsi la retina”. (Dr. Almeida Garrett)13

Simile a questa è la testimonianza riportata dal direttore del quotidiano O Seculo:

“E poi assistemmo ad uno spettacolo unico, incredibile,  inimmaginabile se non lo si fosse visto di persona. Dalla strada … vedemmo la gigantesca folla girarsi verso il sole, ora al suo  zenit, in un cielo sgombro di nuvole. Sembrava un disco di argento opaco ed era possibile osservarlo senza problemi. Non bruciava gli  occhi. Non accecava. Si sarebbe potuto dire che stesse avvenendo  un’eclisse”. (articolo del 15 ottobre 1917)

Padre Paul Kramer

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