2.11.1936. Fin da quando mi svegliai la mattina al suono della campanella, s'impadronì di me una tale sonnolenza che, non riuscendo a svegliarmi del tutto, ricorsi all'acqua fredda e dopo due minuti la sonnolenza se ne andò. Quando giunsi alla meditazione, mi si affollò nella mente tutto un groviglio di pensieri insensati che mi fecero combattere per tutto il tempo della meditazione. Lo stesso a venne durante le preghiere, ma quando usci la santa Messa nella mia anima stranamente regnò la quiete e la gioia. Ad un tratto vidi la Vergine SS.ma col Bambino Gesù ed il Nonno Santo, che era dietro la Madonna. La Madre Santissima mi disse: « Eccoti il Tesoro più prezioso ». E mi diede il Bambino Gesù. Appena presi il Bambino fra le braccia, scomparvero la Madonna e San Giuseppe e rimasi sola col Bambino Gesù. Gli dissi: « Io so che Tu sei il mio Signore e Creatore, benché sia così piccolo ». Gesù allungò le Sue braccine e mi guardò sorridendo. Il mio spirito era colmo di una gioia incomparabile. Gesù scomparve all'improvviso e la santa Messa era giunta al momento di accostarsi alla santa Comunione. Andai subito assieme alle suore a prendere la santa Comunione con l'anima ripiena della Sua presenza. Dopo la santa Comunione sentii nel mio intimo queste parole: « Io sono nel tuo cuore quello Stesso che hai tenuto in braccio ». Allora pregai il Signore per una certa anima, affinché le concedesse la grazia per la lotta e le togliesse quella prova. « Come chiedi, così sarà fatto, ma il suo merito non diminuirà ». Grande fu la gioia della mia anima vedendo quanto Dio è buono e misericordioso; Dio dà tutto quello che Gli chiediamo con fiducia. Dopo ogni colloquio col Signore, la mia anima viene singolarmente rafforzata, una quiete profonda regna nella mia anima e mi rende talmente coraggiosa, che non temo nulla al mondo; ho un solo timore, quello di rattristare Gesù.
Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska
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