Dunque amiamo e facciamo amare l’Eucaristia, come il più grande dono che Dio-amore ha fatto all’umanità.Meditiamo frequentemente queste cose, soprattutto quando ci accostiamo all’altare per ricevere questo Grande Sacramento.Gesù ama che i suoi fratelli e le sue sorelle siano consapevoli di ciò che ricevono nella Comunione Eucaristica e che questa consapevolezza produca una riverenza ed un ringraziamento adeguati al Dono ricevuto.
Approcciare il mistero eucaristico nel suo “perché” è possibile purchè l’umiltà ci accompagni sempre nella nostra ricerca. In fondo Dio ci ha creato per conoscerLo, ed allora il nostro sforzo conoscitivo è benedetto, purchè sia accompagnato dall’umiltà e si compia con amore e per amore e non per semplice curiosità.L’Eucaristia è una realtà stigmatizzata dalle parole stesse del Signore Gesù (“Questo è il Mio Corpo”), ma è al tempo stesso un coacervo di misteri e di evidenti richiami simbolici, che si rifanno alle parole del Maestro, pronunciate anche in altre occasioni (“Chi mangia di Me vive per Me”), (“Chi mangia il Mio Corpo ha la vita eterna”), (“Io sono il Pane vivo disceso dal Cielo”); nello stesso tempo l’Eucaristia richiama, in modo illuminante, il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, sia perché un solo pane è dato per le moltitudini, sia perché, come nella montagna delle beatitudini, questo pane è ristoro per i viandanti e viatico per recuperare le forze e proseguire il cammino, sia perché, come nella montagna delle beatitudini, dove chi ascoltò il discorso del Signore si infervorò e divenne suo discepolo, forma e plasma il popolo dei Cristiani, che vive nella fede in Gesù Cristo e per Gesù Cristo.
Che dire, a me pare evidente cogliere in quel Pane, e nelle parole del Maestro, che oltre 2000 anni fa lo consacrò con le Sue mirabili parole “Questo è il mio Corpo”, non solo le Parole di verità con le quali la Sua onnipotenza divina creò il mistero del Suo Corpo e del Suo Sangue, come cibo e bevanda salutari per l'intera umanità, ma soprattutto il mistero del Suo Corpo Mistico, che è Suo perché a Lui appartiene, di cui Lui è il Capo e noi le membra o piuttosto le cellule, se lo vogliamo, se ci nutriamo di Lui, se camminiamo nel mondo con Lui, se viviamo di Lui, della Sua Sapienza e per Lui.
In altre parole, ritengo che l’Eucaristia stigmatizzi e racchiuda il mistero del Corpo Mistico, che è la Chiesa di Gesù Cristo, che mangia un solo Pane indivisibile e per questo diventa un solo Corpo, il Corpo del Signore, al quale i Cristiani prestano le loro membra, affinchè il Signore viva in loro ed edifichi, per mezzo di loro e le loro opere, il Regno di Dio nel mondo e le opere di Dio.
Gioacchino Ventimiglia
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