lunedì 5 luglio 2021

Il buon samaritano delle vittime del demonio

 


Esorcismi minori per la liberazione 

 

Oltre gli esorcisti incaricati dal Vescovo, ogni sacerdote è  chiamato a sensibilizzare la propria coscienza per aiutare  quanti non hanno bisogno di vero esorcismo, ma solo di qualche benedizione, di preghiere di liberazione, detti esorcismi  minori, e di parole di conforto.  

Il sacerdote con il servizio delle confessioni, senza aggiungere nulla al suo ministero, con un po’ di attenzione e sensibilità completa il suo servizio a gloria di Dio e a bene delle anime, e facilita il compito all’esorcista incaricato. Incontrando  chi ha qualche segno di presenza demoniaca, potrà fare degli  incontri con preghiere di liberazione. Se il caso è grave e richiede l’esorcismo, lo invierà al sacerdote incaricato.  

La breve esperienza di esorcista confrontata ora con preghiere e benedizioni di liberazione, cioè con esorcismi minori,  mi hanno fatto comprendere che possiamo lottare egualmente  con il demonio, bastonarlo, farlo soffrire anche con le preghiere e le benedizioni di liberazione ed ottenere positivi frutti.  Al demonio che mi sconsigliava di continuare con le preghiere di liberazione con i posseduti gli ho detto: “Continuerò  lo stesso a bastonarti”. Quando ebbe la faccia tosta di ricordarmi che non posso disobbedire al Vescovo, gli dissi: “Tu che  non hai mai obbedito, ora vieni a consigliare e ad insegnare a  me di obbedire? Non ti preoccupare; lascio le due ultime preghiere del rito. E se vedi che sbaglio, visto che tu sai tutto, avvertimi”.  Non tornò più sull’argomento. 

Finché Tobia non si rivolge ad un esorcista della sua città,  continuo gli incontri con preghiere e benedizioni di liberazione e i dialoghi con il demonio, il quale si lamenta perché soffre ancor di più di prima. Mi supplica:  

“Non ne posso più, lasciami stare”.  

E chiama qualche gregario per avere aiuto ancor prima che  inizi a pregare. Anche durante le preghiere, chiede aiuto e io lo derido e gli ricordo la mia soddisfazione e speranza che  abbia a stancarsi, a lasciare Tobia per tornare all’inferno.   Riprendendo a conversare con il demonio sulla Madonna,  sulle anime che la Regina dell’Amore porta alla salvezza gli  dico: “Soffri molto perché Maria ti fa qualche soffiata, ti porta via le anime e le conduce in cielo. Tu credevi che fossero  già tue, ma sul più bello rimani scippato”.  

“E sì! Inventa sempre qualcosa e all’ultimo momento le  porta con sé in Paradiso. Ma anch’io ne porto via, e lei soffre  molto”. 

“Ma lei non può soffrire, è in Paradiso”! 

“Eh no, soffre anche Lei se porto all’inferno i suoi figli”.  “Ieri sei stato a S. Martino di Schio, come hai passato l’adorazione durante la notte ”? 

“Ho sempre bestemmiato”. 

“Tu non sai fare di meglio! Ho intenzione di andare anch’io a S. Martino ed allora ci troveremo là! Ti piace l’idea”? 

“Non mi piace nessuno di quelli che vanno a S. Martino”! E aggiunge: 

“Pretucolo, va a farti un giro: perché  stai qui a perdere tempo!Va a farti gli affari tuoi: Questo è un affare mio”. “Tu sai che Gesù ha detto: Andate e mandate via i demoni”. 

“No, no, Gesù non ha detto così, hai sbagliato”. 

“Hai ragione! Ha detto: cacciate i demoni; ma è lo stesso”.  “No, no, non è lo stesso: se mi mandi via, torno ancora; ma se mi cacci non torno più”.  

“Nell’ora delle tenebre, tu principe scellerato di questo  mondo, hai messo in Croce Gesù e ora Egli con il suo Sangue  salva le anime, le porta in cielo! Non sei stato molto intelligente, hai collaborato con Lui”! 

“Eh sì, me l’ha fatta”! 

Un giorno gli dico: “Tu conosci bene i Misteri del S. Rosario, saprai anche l’Ave Maria: preghiamo insieme”. Mi disse  stupido dieci volte di seguito e altri insulti. Gli chiesi:  

“Stai chiamandoti per nome?”. Si fermò, mi guardò, sorrise e continuò a ridere.  

“Dato che qui soffri molto, non resisti più, vai all’inferno”.  “Secondo te si sta meglio all’inferno o qui?”. 

“Io non ho la tua esperienza; questo lo puoi sapere tu! Ma  non puoi rimanere qui a far soffrire questi giovani, Tobia e  Sara: vattene dunque via di qui”! 

“Spesso tu mi racconti che all’inferno si soffre molto, e  preferisci rimanere a soffrire qui facendo del male agli altri.  Perché allora mi hai chiesto più volte di venire con te?”.  

“Ah, mi diverto molto con un prete all’inferno! Quanto mi  piace portare i preti all’inferno”! E continua a sghignazzare.  Dinanzi a Gesù Eucaristia torno a dirgli: “Ripeti ora che  sei il più forte: vediamo se è vero”. Allora tace e abbassa il  capo. Gli dico: “Allora è Gesù il più Forte”!  

Ogni confratello con la fede nell’esistenza e presenza di  Dio ed esistenza del demonio, può fare un bene immenso.  Chieda al Signore il coraggio e l’aiuto per poterlo compiere. E  quando incontrerà qualche caso grave di posseduto o vessato,  chieda l’aiuto  all’esorcista che fa oltre le benedizioni anche  l’esorcismo. 

FRATELLO ESORCISTA

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