lunedì 17 gennaio 2022

Preparazione alla Comunione insieme alla Regina del Cielo

 


Mamma Celeste, vengo sulle tue ginocchia materne per chiederti aiuto e pietà. Ascolta,  Mamma dolcissima, questa mattina voglio andare a ricevere Gesù in Sacramento, ma mi vedo così indegno, così pieno di miserie e di freddezza, da sentirmi tremare. La mia piccola anima è  ferita da tante colpe; folte tenebre mi investono; come mai potrò andare da Gesù? Oh, Egli,  scendendo in me resterà inorridito nel vedere tanti miei peccati! E se tuttavia il suo Amore Lo  costringerà a prendere possesso del mio povero cuore, Egli non sarà felice, né troverà in me le  sue gioie divine, perché non si sentirà ricompensato della lunga attesa di tutta la notte, durante  la quale Egli sospirò l’istante in cui potersi congiungere con la sua misera creatura.  

Mamma diletta, chi mai potrà prepararmi a compiere un'azione così santa, così grande, qual  è quella di ricevere Gesù, mio Amore? A chi potrò affidarmi, se non a Te che tanto mi ami e che  tanto desideri che il mio Sovrano Gesù non trovi amarezze, bensì delizie, scendendo in cuor  mio? Perciò al tuo amore materno mi affido. Guardami, Mamma mia, e abbi compassione di  me. Preparami Tu stessa a ricevere Gesù: prima che Egli scenda in me, visita quest'anima mia,  prendila fra le tue mani, col tocco delle tue dita materne sana le ferite delle mie colpe, stendi il  Cielo del Volere Divino in me e, col tuo sguardo sfolgorante di luce, metti in fuga le tenebre.  Non mi dire, Mamma, che domando troppo; qui si tratta di ricevere Gesù il meno indegnamente possibile, di fargli piacere e, soprattutto, di non aggiungere altre amarezze a quelle che  purtroppo già soffre. 

Perciò abbassa, ti prego, le tue mani materne sin nel fondo delle mie miserie e della mia  freddezza estrema, estirpa questi mali e al loro posto imprimi l'ordine delle tue sante virtù, del  tuo ardente amore. Tu che sei la depositarla della Vita del mio Sommo Bene Gesù, metti nel  mio cuore i suoi ed i tuoi meriti, le sue pene ed i tuoi dolori, insomma tutto ciò che vi  appartiene; così Egli, scendendo in me e trovando il corteggio delle tue e delle sue opere, godrà  di una più intensa gioia. Sentendosi felice, Egli rimarrà per sempre in me ed io non resterò mai  più privo di Lui. 

Mamma santa, affrettati a prepararmi e portami fra le tue braccia. Non so andare senza di  Te; perciò, accompagnami subito, poiché Gesù già mi aspetta e mi chiama... Gesù, eccomi a Te,  sono qui con la tua e mia Mamma; vieni, vieni! 

Serva di Dio LUISA  PICCARRETA 

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