Mamma Celeste, vengo sulle tue ginocchia materne per chiederti aiuto e pietà. Ascolta, Mamma dolcissima, questa mattina voglio andare a ricevere Gesù in Sacramento, ma mi vedo così indegno, così pieno di miserie e di freddezza, da sentirmi tremare. La mia piccola anima è ferita da tante colpe; folte tenebre mi investono; come mai potrò andare da Gesù? Oh, Egli, scendendo in me resterà inorridito nel vedere tanti miei peccati! E se tuttavia il suo Amore Lo costringerà a prendere possesso del mio povero cuore, Egli non sarà felice, né troverà in me le sue gioie divine, perché non si sentirà ricompensato della lunga attesa di tutta la notte, durante la quale Egli sospirò l’istante in cui potersi congiungere con la sua misera creatura.
Mamma diletta, chi mai potrà prepararmi a compiere un'azione così santa, così grande, qual è quella di ricevere Gesù, mio Amore? A chi potrò affidarmi, se non a Te che tanto mi ami e che tanto desideri che il mio Sovrano Gesù non trovi amarezze, bensì delizie, scendendo in cuor mio? Perciò al tuo amore materno mi affido. Guardami, Mamma mia, e abbi compassione di me. Preparami Tu stessa a ricevere Gesù: prima che Egli scenda in me, visita quest'anima mia, prendila fra le tue mani, col tocco delle tue dita materne sana le ferite delle mie colpe, stendi il Cielo del Volere Divino in me e, col tuo sguardo sfolgorante di luce, metti in fuga le tenebre. Non mi dire, Mamma, che domando troppo; qui si tratta di ricevere Gesù il meno indegnamente possibile, di fargli piacere e, soprattutto, di non aggiungere altre amarezze a quelle che purtroppo già soffre.
Perciò abbassa, ti prego, le tue mani materne sin nel fondo delle mie miserie e della mia freddezza estrema, estirpa questi mali e al loro posto imprimi l'ordine delle tue sante virtù, del tuo ardente amore. Tu che sei la depositarla della Vita del mio Sommo Bene Gesù, metti nel mio cuore i suoi ed i tuoi meriti, le sue pene ed i tuoi dolori, insomma tutto ciò che vi appartiene; così Egli, scendendo in me e trovando il corteggio delle tue e delle sue opere, godrà di una più intensa gioia. Sentendosi felice, Egli rimarrà per sempre in me ed io non resterò mai più privo di Lui.
Mamma santa, affrettati a prepararmi e portami fra le tue braccia. Non so andare senza di Te; perciò, accompagnami subito, poiché Gesù già mi aspetta e mi chiama... Gesù, eccomi a Te, sono qui con la tua e mia Mamma; vieni, vieni!
Serva di Dio LUISA PICCARRETA
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