mercoledì 26 gennaio 2022

Io non sento parlare che di Perfezione, ma da pochi la leggo praticare.

 


DIARIO SPIRITUALE

di Anonimo napoletano


" Io non sento parlare che di Perfezione, ma da pochi la leggo praticare. 

Ognuno se la figura a modo suo. Altri la ripongono nella semplicità del  vestire, altri nell'austerità, altri nelle limosine, altri nella frequenza de'  Sagramenti ; chi nell'orazione, chi nella contemplazione passiva, e chi in  quelle grazie gratis date, dette gratuite: ma con un continuo inganno, prendendo gli effetti per la causa, ed i mezzi per lo fine. Io per me non  conosco altra Perfezione, che è quella di amar Dio di tutto cuore, ed il  prossimo come me stesso. Chi si figura altra specie di Perfezione, s'inganna: poiché tutto il cumulo delle altre virtù senza questo amore non è più che una  massa di pietre. E se non godiamo subito e perfettamente questo tesoro del  santo amore, il difetto viene da noi ; perocché siamo troppo scarsi e lenti con  Dio, e non finiamo di darci interamente a lui, come fecero i santi. " S.  Francesco di Sales 


Chi non vede da questo, che la Perfezione del medesimo Santo non potè non esser della vera, e molto  sublime, mentre fu sì grande e sì puro il suo amore e verso Dio, e verso il prossimo ? L'istesso pure si può  dire di S. Vincenzo de Paoli, e di molti altri. Ammirabile veramente fu in queste due cose S. M. Maddalena  de' Pazzi. Essa come si vedrà in appresso, tanto crebbe nell'amor di Dio, che non potendo resistere agli  eccessivi ardori di quel fuoco divino, era tal volta costretta a refrigerarsi il petto con panni lini inzuppati  nell'acqua fredda, e tanto inoltrossi nell'amor dei suoi prossimi, che bramava proccurare più il bene loro che  il proprio. 

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