DIARIO SPIRITUALE
di Anonimo napoletano
" Io non sento parlare che di Perfezione, ma da pochi la leggo praticare.
Ognuno se la figura a modo suo. Altri la ripongono nella semplicità del vestire, altri nell'austerità, altri nelle limosine, altri nella frequenza de' Sagramenti ; chi nell'orazione, chi nella contemplazione passiva, e chi in quelle grazie gratis date, dette gratuite: ma con un continuo inganno, prendendo gli effetti per la causa, ed i mezzi per lo fine. Io per me non conosco altra Perfezione, che è quella di amar Dio di tutto cuore, ed il prossimo come me stesso. Chi si figura altra specie di Perfezione, s'inganna: poiché tutto il cumulo delle altre virtù senza questo amore non è più che una massa di pietre. E se non godiamo subito e perfettamente questo tesoro del santo amore, il difetto viene da noi ; perocché siamo troppo scarsi e lenti con Dio, e non finiamo di darci interamente a lui, come fecero i santi. " S. Francesco di Sales
Chi non vede da questo, che la Perfezione del medesimo Santo non potè non esser della vera, e molto sublime, mentre fu sì grande e sì puro il suo amore e verso Dio, e verso il prossimo ? L'istesso pure si può dire di S. Vincenzo de Paoli, e di molti altri. Ammirabile veramente fu in queste due cose S. M. Maddalena de' Pazzi. Essa come si vedrà in appresso, tanto crebbe nell'amor di Dio, che non potendo resistere agli eccessivi ardori di quel fuoco divino, era tal volta costretta a refrigerarsi il petto con panni lini inzuppati nell'acqua fredda, e tanto inoltrossi nell'amor dei suoi prossimi, che bramava proccurare più il bene loro che il proprio.
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