lunedì 24 gennaio 2022

DELL'ULTIMA PERSECUZIONE DELLA CHIESA E DELLA FINE DEL MONDO


 

Profezie Allegoriche e miste

» Spiegherà il Signore il vessillo . . . e verrà la Siria dall' oriente, e il Filisteo dall' occidente, e divo reranno Israele. Ma in tutto questo non è ancor paga l' ira sua ; la sua mano è ancora distesa a ferire. Il popolo non si convertì verso di quel Dio che lo ha percosso, e non ebbe ricorso al Dio degli eserciti. Per ciò disperderà il Signore da Israele il capo e la coda, e l'oppresso e l'oppressore in un sol giorno. Il vecchio e l' onorato è il capo, il profeta bugiardo è la coda. E saranno precipitati coloro i quali vanno sol lucherando, seducendo e beatificando questo popolo. Perciò il Signore non avrà misericordia delle giovinette, non la perdonerà ai pupilli ed alle vedovelle, perchè regna per ogni dove l'ipocrisia, e non v'è labbro che non abbia parlato stoltamente. Ma in tutto questo non è ancora con tenta l'ira sua, la sua mano è ancora distesa a ferire. Imperocchè l'empietà è accesa come una fiamma, ed ha divorati i veprai e le spine insieme, ed ha incendiate le selve e i monti, e spinge fino al cielo gli orgogliosi vortici delle sue nere fiamme. Nell'ira del Signore si conturberà la terra, e il popolo sarà preda del fuoco dell'ira sua: il fratello non la perdonerà al fratello. Ognuno si volgerà a dritta per ritrovar cibo, e non lo troverà, si rivolgerà a sinistra, e non sazierà la sua fame. Ognuno si morderà pel dolore ambe le mani. Manasse contro Efraimo, Efraimo contro Ma nasse, e tutti contro Giuda. Ma in tutto questo non è fine all'ira di Dio; la sua mano è ancora distesa a ferire (1). » - 

» Guai a coloro che fabbricano leggi inique, e scrivendo scrissero ingiustizie, opprimendo i poverelli con ingiu stizie, malmenando i pupilli e le vedovelle e i meschinelli del mio popolo. Che farete, sciagurati, nel giorno delle mie vendette, e della calamità che viene da lontano? A chi ricorrerete per ajuto, ove salverete la vostra gloria, sì che non cadiate tra gli uccisi? Ma in tutto questo non è contenta l' ira sua, il suo braccio è ancora disteso a ferire. Guai, o Assur, verga del mio furore, flagello delle mie mani; nelle loro braccia stà la mia vendetta. Contro una gente ingannatrice lo manderò, gli concederò di rapire le spoglie del mio popolo, e di conculcarlo come il fango delle piazze. Ma egli non crederà d'essere mandato da me. . . Per ciò quando avrò compite le mie vendette, verserò il mio furore contro di lui (2). » » Che è questo mai che tu ancora ti fai vedere tutta piena di morti ? Tu Città piena di grida, esul tante di popolo, città lietissima? I tuoi morti non fu rono uccisi da spada, nè in guerra onorata. Tutti i tuoi principi nel darsi alla fuga, caddero nei ceppi, e tutti coloro che furono ritrovati, vennero stretti da catene. Perciò gridai: Allontanatevi da me, piangerò amaramente; non vi vogliate prendere pensiere di con solarmi sopra la devastazione della figlia del mio po polo. Imperocchè i giorni sono giunti dell'uccisione, della conculcazione, e dei pianti dell'ira di Dio nella Valle della visione. . . . E le tue dilette vallicelle saranno ripiene di carri, e di cavalleria; saranno occupate le tue porte. E cadranno le mura, e vedrete le fessure della città di Davidde. . . Va, o profeta, a colui che abita nel Tabernacolo, al prefetto del Tempio, e grida: Perchè stai qui ? o perchè stai come chi stà quì? perchè hai preparato qui il tuo sepolcro, e la tua tomba? Ecco il Signore ti trasporterà da questo luogo come un pollo, e come un nido. Ti cingerà il crine d'una corona di tribulazione, e ti manderà in una terra gran de e spaziosa, ed ivi morrai senza gloria... (1). Guai ai figli ribelli, grida il Signore, i quali fate consigli senza di me, e ordite una tela, ma non secondo il mio spirito, per aggiungere delitto a delitto: i quali di scendete nel vostro Egitto, e non interrogate me, sperando aiuto nella fortezza di quel vostro re Faraone, e nutrendo fiducia d'essere protetti sotto l'ombra del l'Egitto... Non vi saranno di ajuto, nè di alcuna utilità, ma di confusione e vergogna. . . Questo è un popolo provocatore, sono figli infedeli, figli che non vogliono ascoltare la legge di Dio. I quali dicono ai profeti: non vogliate prevedere sinistramente, non vogliate dire quelle cose che sono rette: parlateci cose dolci, vende teci errori. Allontanate da noi la via, divertite il sentiere, cessi dalla nostra presenza il Santo d'Israele. Perciò queste cose dice appunto il Santo d'Israele. Per chè avete ripudiata la mia parola, e speraste nella ca lunnia e nel tumulto, e vi siete appoggiati sopra di quel potente ; perciò questa iniquità vi cadrà repente sopra il capo, come un muro, quando meno ve l'a spettate. (2). Guai a voi, ripete ancora, che ricorrete per ajuto in Egitto, e sperate nella sua cavalleria, ne' suoi carri, perchè sono molti e forti... Questi è un uomo e non un Dio, i suoi cavalli sono di carne e non di spirito: il Signore piegherà la sua mano e ca drà l' ausiliatore cogli ausigliati (1). »

P. B. N. B.

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