IL DEMONIO CONTRO L’UOMO
Non onorare il demonio.
Essendo il demonio il nemico di Dio, non è lecito rendergli il minimo onore. È quindi grave peccato il dire « santo » al diavolo.
È pure grave peccato il sacrificare a lui qualche cosa per renderselo propizio. Il Signore proibì questo direttamente, quando disse a Mosé: Parla ad Aronne, ai suoi figli ed a tutti i figli d'Israele e di' loro: Ecco quanto ha comandato il Signore: Non immoleranno più le loro vittime ai demoni, coi quali hanno peccato. Questa è una legge eterna per essi e per i loro posteri. –
Non è lecito invocare il demonio, per bisogno o per capriccio. Il mettersi in rapporto con lui è già un male. Esistono dei libri che contengono invocazioni per chiamare il demonio. Non è lecito tenere tali libri.
Il diavolo è vicino a noi, più di quanto possiamo pensare. Se viene chiamato, non sempre si presenta; ma potrebbe anche farlo. Guai però a trovarsi in simile circostanza!
Tentazioni e attacchi.
Sinora abbiamo visto come il demonio disturbi nel corpo, nella casa e nelle sostanze. Abbiamo pure visto come non sia lecito mettersi in rapporto con il demonio. Dato che l'anima è la parte più nobile dell'uomo, è creata ad immagine di Dio ed è destinata ad andare in Paradiso, è proprio contro questa anima che il demonio si scaglia con più energia, per perderla eternamente. Veniamo dunque a parlare del lavoro che il demonio compie a danno dell'anima umana.
Prima del Battesimo.
È Dio che crea direttamente l'anima. Essa è bella, perché è opera di Dio; però si trova nello stato naturale, cioè non è in grado di poter godere Iddio faccia a faccia, come fanno gli Angeli; è in tale stato per la colpa originale di Adamo e di Eva. Appena l'anima riceve il santo Battesimo, le vengono subito applicati i meriti di Gesù Cristo ed è elevata allo stato soprannaturale, cioè diventa erede del Paradiso.
Finché l'anima non riceve il Battesimo, Satana ne prende possesso. In vista di ciò, la Santa Chiesa, prima di amministrare il Sacramento del Battesimo, fa cacciare il demonio dalla nuova creatura. Infatti il Sacerdote, nell’antica liturgia cattolica, dopo aver soffiato leggermente per tre volte sul viso del battezzando, dice: «Esci da costui, o spirito immondo, e dà il posto allo Spirito Santo Paraclito! - In seguito il Sacerdote dice: Onnipotente e sempiterno Iddio ... rompi tutti i lacci di Satana, da cui il battezzando è stato legato ... Io ti esorcizzo, o spirito immondo, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, affinché tu esca e ti allontani da questo servo di Dio. Infatti, o maledetto dannato, te lo comanda lo stesso Gesù Cristo, che camminò a piedi sopra il mare e porse la mano a Pietro che stava per annegare. Dunque, o maledetto demonio, riconosci la tua sentenza e dà onore a Dio vivo e vero, dà onore al suo Figliuolo Gesù Cristo ed allo Spirito Santo ed allontanati da questo servo di Dio ... E questo segno della Santa Croce, dato sulla fronte, non osare violarlo, o maledetto demonio ».
Durante questo esorcismo il diavolo è tormentato e prima di allontanarsi alle volte tormenta il corpo dei neonati. Si raccomanda ai genitori di far battezzare i loro figliuoli al più presto possibile; non dimentichiamo che finché i bambini sono senza Battesimo, sono in possesso del demonio, non nel corpo ma nell'anima.
I peccati.
Ricevuto il Battesimo, i piccoli restano in grazia di Dio; le loro anime sono pure, degne di stare in compagnia degli Angeli. - Guai, dice Gesù Cristo, a chi scandalizza uno di questi piccoli; è meglio per lui che gli si leghi al collo una macina da mulino e si butti nel mare. -
Quando si raggiunge il perfetto uso della ragione e il bambino è in grado di conoscere il bene ed il male, se commette una grave colpa, con piena conoscenza e con piena volontà, subito l'anima sua cade in disgrazia di Dio ed il demonio ne prende possesso. Come gode Satana quando può togliere ad un'anima l'amicizia di Dio! Fa di tutto per restare in quel cuore; più lunga è la sua dimora nell'anima, più forte egli diventa e più difficile è il cacciarlo.
Oh, se si potesse vedere ciò che avviene nell'anima appena si commette il peccato mortale!
Angeli, demoni, e uomini.
Abbiamo visto come Satana mandi i suoi aiutanti in giro, e specialmente contro le persone più vicine a Dio. È necessario ora dare una delucidazione, poiché taluni dicono: “Io sento la tentazione; con me c'è l'Angelo Custode, che lotta contro il demonio tentatore. Dovrebbe vincere sempre l'Angelo. Come mai spesso vince il diavolo?”.
Nella tentazione non è l'Angelo o il demonio che vince direttamente; è l'anima che supera la tentazione o vi soccombe.
L'Angelo suggerisce buoni pensieri e il demonio inganna con falsi ragionamenti; ma chi decide è l'anima. Presento un combattimento spirituale.
Una persona sente una forte provocazione al male, ad esempio, all'impurità; il demonio ha lanciato la prima freccia. L'anima ancora non è caduta in peccato. Subito l'Angelo Custode viene in aiuto e fa pensare: Non fare questa cosa... perché è peccato; Dio si offende! - Il maligno insinua altri pensieri: Se tutti fanno questo, perché hai paura tu? - L'Angelo incalza: Bada, non peccare! Hai troppo offeso la Maestà Divina per il passato! ... Non stancare la Misericordia di Dio! - Il demonio, sempre bugiardo, soggiunge: Son cose da niente! ...
Basta poi un atto di pentimento ... te ne confesserai e tutto sarà finito! - Il buon Custode a suggerire: E se non avrai il tempo di pentirtene? ... E se Dio si stancasse e ti togliesse la vita improvvisamente? - Il tentatore di ripicco: Niente paura! ... La Misericordia di Dio è infinita! ... Del resto Dio sa che il corpo è debole... e compatisce! -
L'anima, durante questa lotta interna è libera; dipende da essa decidersi al bene o al male. Se ascolta l'Angelo e resiste con la volontà alla tentazione, la vittoria è già ottenuta; guadagna un grado di gloria eterna, si rafforza nell'amicizia di Dio, si rende degna di ulteriori grazie, prova in cuore una pace misteriosa. Se invece l'anima dà retta al demonio, dopo pochi istanti di piacere, sente il pungolo del rimorso; si è rovinata spiritualmente.
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