mercoledì 26 gennaio 2022

La lotta contro i demoni e il combattimento spirituale - I DEMONI, NEMICI DELL’UMANITA’

 

I DEMONI, NEMICI DELL’UMANITA’ 

“Il genere umano, dopo che per l’invidia di Lucifero si allontanò miseramente da Dio creatore e donatore dei beni soprannaturali, si scisse in due campi diversi e nemici fra loro; di essi, uno combatte senza posa per il trionfo della verità e del bene, l’altro per tutto ciò che è contrario alla virtù e alla verità. Il primo è il regno di Dio sulla terra, cioè la vera Chiesa di Gesù Cristo, e coloro che vogliono aderire ad essa sinceramente, e in modo che giovi alla salvezza, devono servire con tutta la mente e con il massimo zelo Dio e l’Unigenito suo Figlio; l’altro è il regno di Satana, e sono sotto il suo superbo dominio coloro che, seguendo i funesti esempi del loro capo e dei progenitori, ricusano di ubbidire all’eterna e divina legge e cercano di ottenere i loro scopi senza curarsi di Dio e spesso contro Dio. Questi due regni, simili a due città che con leggi opposte procedono verso opposti fini, vide e descrisse acutamente Agostino, il quale intuì la causa efficiente di entrambi con la penetrante brevità di queste parole: "Due amori generarono le due città; l’amore di sé fino al disprezzo di Dio generò la città terrena, e l’amore di Dio fino al disprezzo di sé generò la città celeste". In tutta la lunga serie dei secoli l’una combatté contro l’altra con vario e molteplice genere di armi e di scontri, anche se non sempre con lo stesso impeto e con lo stesso ardore.” 

(Enciclica “Humanum Genus”, Leone XIII). 


La ribellione. 

Dio creò innumerevoli schiere di Angeli, cioè di puri spiriti, dotati di grande intelligenza e di forte volontà. Il Cielo si popolò in un attimo di questi esseri beati, che lodavano il Creatore e nello stesso tempo godevano di perfetta felicità. 

Gli Angeli vennero distribuiti in nove categorie, o cori; spiccava Lucifero, di grande splendore. 

La giustizia di Dio volle mettere alla prova la fedeltà degli Angeli, esigendo da essi un atto particolare di umile sudditanza. Secondo S. Tommaso d'Aquino e secondo i più celebri Padri della Chiesa, la prova fu questa: la Seconda Persona Divina, il Figlio Eterno del Padre, Gesù Cristo, nella pienezza dei tempi si sarebbe fatto uomo, pur restando vero Dio, e tutti gli Angeli avrebbero dovuto adorarlo, pur vedendolo rivestito di misera carne umana. 

Lucifero, dotato di qualità eccellenti, pensando che un giorno avrebbe dovuto umiliarsi davanti al Figlio di Dio fatto uomo, senti in sé tanto orgoglio da dire: Non lo servirò!... - Altre schiere di Angeli si unirono a Lucifero, iniziando la rivolta in Cielo. 

Noi sappiamo ciò che avvenne in quella lotta, perché Dio la manifestò al Profeta Daniele ed a San Giovanni Evangelista. 

L'Arcangelo San Michele, a capo d'innumerevoli Angeli, si oppose alla superbia di Lucifero, dicendo: Chi è come Dio? - 

Il Creatore alla fine della lotta intervenne direttamente; confermò in grazia gli Angeli fedeli e punì i ribelli. 


La caduta. 

Dio è infinitamente buono ed infinitamente giusto; dando a ciascuno ciò che gli spetta. Verso gli uomini peccatori si comporta con longanimità, perdonando facilmente cento e mille volte, perché conosce pienamente la debolezza della natura umana. 

Verso gli Angeli mise subito in atto la sua giustizia, dato che gli Angeli conoscevano la Divinità; dotati d'intelligenza eminente, erano consapevoli del male che stavano operando, per la qual cosa Dio in un istante creò l'inferno, luogo di tormenti, e vi precipitò gli Angeli ribelli. 

 

Lucifero. 

Il capo dei ribelli fu Lucifero e quindi divenne il più orribile. Precipitato dal Cielo nell'abisso infernale, è chiamato nella Sacra Scrittura «Satana», che significa nemico. 

Lucifero perdette la sua bellezza, ma non la sua intelligenza e la sua potenza; così pure i suoi seguaci. 

Passare dalla somma felicità al sommo dolore, fu per i demoni il colmo della disperazione. Non potevano rassegnarsi a tanta perdita. L'odio contro la Divinità punitrice cominciò a divorarli; il pensiero che un giorno gli uomini sarebbero andati in Cielo a prendere il loro posto, li faceva rodere d'implacabile gelosia. 

I demoni stabilirono di vendicarsi, non di Dio direttamente, essendo ciò impossibile, ma delle sue creature, col tentarle a ribellarsi al Creatore, affinché un giorno potessero anche loro cadere nell'inferno. 

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