IL LIBRO DI ENOCH
Tre parabole
Enoch 58
Allora incominciai a esporre la terza parabola su giusti e sugli eletti. Beati voi giusti ed eletti, poiché magnifica sarà la vostra sorte! I giusti saranno nella luce del sole e gli eletti nella luce della vita eterna; i giorni della loro vita non avranno fine, e i giorni dei santi saranno innumerevoli. Essi cercheranno la luce e troveranno la giustizia presso il Signore degli Spiriti; i giusti avranno pace nel nome del Signore del mondo. Poi ai santi verrà detto che devono cercare nel cielo i segreti della giustizia, la sorte della fede; poiché è diventata luminosa sulla terra ferma come lo splendore del sole, e la tenebra è scomparsa. La luce rimarrà senza interruzioni, e saranno innumerevoli i giorni in cui verranno, poiché la precedente tenebra sarà annientata, e la luce sarà resa forte dinnanzi al Signore degli Spiriti, e la luce rilucerà forte per sempre dinnanzi al Signore degli Spiriti.
Enoch 59
In quei giorni i miei occhi videro i segreti delle folgori e dei luminari e la loro legge. Essi lampeggiano per la benedizione o per la maledizione, come vuole il Signore degli Spiriti. Là io vidi i segreti del tuono e come sotto si senta il suo rombo, quando tuona in alto nel cielo. Mi fecero vedere le dimore della terra ferma e il rombo del tuono, come esso serva alla pace e alla benedizione, oppure alla maledizione dinnanzi al Signore degli Spiriti. Poi mi furono mostrati tutti i segreti dei luminari e delle folgori, come lampeggino per la benedizione e per la sazietà della terra.
Enoch 60
Nel quattordicesimo giorno del settimo mese del cinquecentesimo anno della vita di Noè. In quella parabola vidi che il cielo del cielo tremava violentemente, e la schiera dell’Altissimo, gli angeli, mille volte mille e diecimila volte diecimila vennero in grande agitazione. L’Antico sedette sul trono della sua gloria, mentre gli angeli e i giusti lo attorniavano. Mi colse un violento tremore. Mi afferrò il timore; i miei fianchi si piegarono e si sciolsero, tutto il mio essere si squagliò, e io caddi sulla mia faccia. Allora Michele inviò un altro angelo di quelli santi e mi risollevò. Quando mi ebbe risollevato il mio spirito ritornò in me; infatti io non ero stato in grado di sopportare la vista di quella schiera di angeli, lo scuotimento e il tremore del cielo. Michele allora mi disse: Quale vista ti ha così sconvolto? Il giorno della sua misericordia è durato fino a oggi, ed egli era misericordioso e generoso verso gli abitanti della terra ferma. Ma quando è giunto il giorno della violenza, della punizione e del giudizio che il Signore degli Spiriti ha preparato per coloro che non si inchinano alla legge della giustizia, rinnegano il giusto giudizio e abusano del suo nome, allora quel giorno è preparato per gli eletti, ma per i peccatori come un giorno di punizione. In quel giorno verranno suddivisi due mostri: uno di genere femminile, di nome Leviatan, perché dimori nel profondo del mare sulle fonti delle acque; quello di genere maschile si chiama invece Behemoth, e occupa col suo petto uno smisurato deserto di nome Dendain, a oriente del giardino in cui abitano gli eletti e i giusti, dove fu accolto il mio avo, il settimo a partire da Adamo, primo uomo che ha creato il Signore degli Spiriti. Io pregai quell’altro angelo di mostrarmi come un giorno si fossero separati e uno era stato collocato nel profondo del mare e l’altro nel deserto della terra. Egli mi disse: Tu, figlio dell’uomo, vuoi qui conoscere quanto è segreto. Allora mi parlò l’altro angelo che mi accompagnava e mi mostrava quanto è segreto, l’inizio e la fine, in cielo, in alto, sotto la terra, nel profondo dei confini del cielo, nelle fondamento del cielo e nei contenitori dei venti; e come gli spiriti sono distribuiti, come si pesano e si contano le fonti e i venti, ogni cosa secondo la forza dello spirito, la forza della luce e della luna, e come ciò sia una forza della giustizia, e le divisioni delle stelle secondo i loro nomi e tutte le divisioni che vengono fatte. E i colpi di tuono secondo i luoghi dove cadono e tutte le divisioni che vengono fatte sotto le folgori, affinché lampeggino, e le loro schiere affinché ubbidiscano. Poiché il tuono ha regole fisse per la durata del rimbombo che gli è stata fissata. Tuono e folgore non sono mai divisi: spinti dallo spirito, si muovono insieme e non si separano. Poiché quando la folgore lampeggia, il tuono fa risuonare la sua voce; durante il rimbombo, lo spirito dà le proprie disposizioni e divide il tempo in parti uguali tra loro. Poiché la provvista dei loro colpi è ricca come la sabbia, e ognuno di loro mentre colpisce viene trattenuto da una briglia, e cambiano direzione per la forza dello spirito, spinti avanti in relazione al numero dei territori della terra. Lo spirito del mare, maschile e forte, lo trattiene secondo il potere della sua forza con una briglia, e allo stesso modo viene sospinto in avanti e disperso sotto le montagne della terra. Lo spirito della brina è un angelo particolare, e lo spirito della grandine è un buon angelo. Lo spirito della neve egli lo ha licenziato a causa della sua forza, e la neve possiede uno spirito particolare, ciò che ne deriva è come un fumo e si chiama gelo. Lo spirito della nebbia non è con neve, brina e gelo uniti nel loro contenitore, ma ha un suo particolare contenitore. Poiché egli fa il suo ingresso alla mattina presto tra luce e tenebra, in inverno ed estate; il suo contenitore è la luce, e lo spirito è il suo angelo. Lo spirito della rugiada ha la sua dimora ai confini del cielo, ed è unita ai contenitori della pioggia. La rugiada fa la sua comparsa in inverno e in estate e le sue nubi sono strettamente legate a quelle della nebbia; l’una dà forza all’altra. Quando lo spirito della pioggia esce dal suo contenitore, allora giungono gli angeli, aprono il contenitore e lo fanno uscire; allo stesso modo quando egli viene cosparso sulla terra ferma, e tutte le volte che sulla terra lui si unisce con l’acqua. Poiché le acque sono là per gli abitanti della terra; poiché l’Altissimo che è in cielo le ha destinate come alimento della terra ferma. Pertanto è data alla pioggia una misura, e gli angeli la prendono in consegna. Tutte queste cose io le vidi sino al giardino dei giusti. Là parlò l’angelo della pace, che era presso di me, e mi disse: Questi due mostri sono qui secondo la grandezza di Dio per essere divorati, affinché il tribunale di Dio non sia invano, e i figli vengano uccisi con le loro madri e i bimbi con i loro padri. Quando il castigo del Signore degli Spiriti si fermerà su di loro, si fermerà affinché il castigo del Signore degli Spiriti non venga invano. In seguito il tribunale si terrà secondo la sua pietà e pazienza.
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