venerdì 28 gennaio 2022

Beati voi giusti ed eletti, poiché magnifica sarà la vostra sorte!

 


IL LIBRO DI ENOCH


 Tre parabole


Enoch 58  

Allora incominciai a esporre la terza parabola su giusti e sugli eletti. Beati voi giusti ed  eletti, poiché magnifica sarà la vostra sorte! I giusti saranno nella luce del sole e gli eletti  nella luce della vita eterna; i giorni della loro vita non avranno fine, e i giorni dei santi  saranno innumerevoli. Essi cercheranno la luce e troveranno la giustizia presso il Signore  degli Spiriti; i giusti avranno pace nel nome del Signore del mondo. Poi ai santi verrà  detto che devono cercare nel cielo i segreti della giustizia, la sorte della fede; poiché è  diventata luminosa sulla terra ferma come lo splendore del sole, e la tenebra è scomparsa.  La luce rimarrà senza interruzioni, e saranno innumerevoli i giorni in cui verranno, poiché la precedente tenebra sarà annientata, e la luce sarà resa forte dinnanzi al Signore  degli Spiriti, e la luce rilucerà forte per sempre dinnanzi al Signore degli Spiriti. 

 

Enoch 59 

In quei giorni i miei occhi videro i segreti delle folgori e dei luminari e la loro legge. Essi  lampeggiano per la benedizione o per la maledizione, come vuole il Signore degli Spiriti.  Là io vidi i segreti del tuono e come sotto si senta il suo rombo, quando tuona in alto nel  cielo. Mi fecero vedere le dimore della terra ferma e il rombo del tuono, come esso serva  alla pace e alla benedizione, oppure alla maledizione dinnanzi al Signore degli Spiriti. Poi  mi furono mostrati tutti i segreti dei luminari e delle folgori, come lampeggino per la  benedizione e per la sazietà della terra. 

 

Enoch 60 

Nel quattordicesimo giorno del settimo mese del cinquecentesimo anno della vita di Noè.  In quella parabola vidi che il cielo del cielo tremava violentemente, e la schiera  dell’Altissimo, gli angeli, mille volte mille e diecimila volte diecimila vennero in grande  agitazione. L’Antico sedette sul trono della sua gloria, mentre gli angeli e i giusti lo  attorniavano. Mi colse un violento tremore. Mi afferrò il timore; i miei fianchi si  piegarono e si sciolsero, tutto il mio essere si squagliò, e io caddi sulla mia faccia. Allora  Michele inviò un altro angelo di quelli santi e mi risollevò. Quando mi ebbe risollevato il  mio spirito ritornò in me; infatti io non ero stato in grado di sopportare la vista di quella  schiera di angeli, lo scuotimento e il tremore del cielo. Michele allora mi disse:  Quale  vista ti ha così sconvolto? Il giorno della sua misericordia è durato fino a oggi, ed egli era  misericordioso e generoso verso gli abitanti della terra ferma. Ma quando è giunto il  giorno della violenza, della punizione e del giudizio che il Signore degli Spiriti ha  preparato per coloro che non si inchinano alla legge della giustizia, rinnegano il giusto  giudizio e abusano del suo nome, allora quel giorno è preparato per gli eletti, ma per i  peccatori come un giorno di punizione. In quel giorno verranno suddivisi due mostri: uno  di genere femminile, di nome Leviatan, perché dimori nel profondo del mare sulle fonti  delle acque; quello di genere maschile si chiama invece Behemoth, e occupa col suo petto  uno smisurato deserto di nome Dendain, a oriente del giardino in cui abitano gli eletti e i  giusti, dove fu accolto il mio avo, il settimo a partire da Adamo, primo uomo che ha  creato il Signore degli Spiriti.  Io pregai quell’altro angelo di mostrarmi come un giorno  si fossero separati e uno era stato collocato nel profondo del mare e l’altro nel deserto  della terra. Egli mi disse:  Tu, figlio dell’uomo, vuoi qui conoscere quanto è segreto.   Allora mi parlò l’altro angelo che mi accompagnava e mi mostrava quanto è segreto,  l’inizio e la fine, in cielo, in alto, sotto la terra, nel profondo dei confini del cielo, nelle  fondamento del cielo e nei contenitori dei venti; e come gli spiriti sono distribuiti, come  si pesano e si contano le fonti e i venti, ogni cosa secondo la forza dello spirito, la forza  della luce e della luna, e come ciò sia una forza della giustizia, e le divisioni delle stelle  secondo i loro nomi e tutte le divisioni che vengono fatte. E i colpi di tuono secondo i  luoghi dove cadono e tutte le divisioni che vengono fatte sotto le folgori, affinché  lampeggino, e le loro schiere affinché ubbidiscano. Poiché il tuono ha regole fisse per la  durata del rimbombo che gli è stata fissata. Tuono e folgore non sono mai divisi: spinti  dallo spirito, si muovono insieme e non si separano. Poiché quando la folgore lampeggia,  il tuono fa risuonare la sua voce; durante il rimbombo, lo spirito dà le proprie disposizioni  e divide il tempo in parti uguali tra loro. Poiché la provvista dei loro colpi è ricca come la  sabbia, e ognuno di loro mentre colpisce viene trattenuto da una briglia, e cambiano  direzione per la forza dello spirito, spinti avanti in relazione al numero dei territori della  terra. Lo spirito del mare, maschile e forte, lo trattiene secondo il potere della sua forza con una briglia, e allo stesso modo viene sospinto in avanti e disperso sotto le montagne  della terra. Lo spirito della brina è un angelo particolare, e lo spirito della grandine è un  buon angelo. Lo spirito della neve egli lo ha licenziato a causa della sua forza, e la neve  possiede uno spirito particolare, ciò che ne deriva è come un fumo e si chiama gelo. Lo  spirito della nebbia non è con neve, brina e gelo uniti nel loro contenitore, ma ha un suo  particolare contenitore. Poiché egli fa il suo ingresso alla mattina presto tra luce e  tenebra, in inverno ed estate; il suo contenitore è la luce, e lo spirito è il suo angelo. Lo  spirito della rugiada ha la sua dimora ai confini del cielo, ed è unita ai contenitori della  pioggia. La rugiada fa la sua comparsa in inverno e in estate e le sue nubi sono  strettamente legate a quelle della nebbia; l’una dà forza all’altra. Quando lo spirito della  pioggia esce dal suo contenitore, allora giungono gli angeli, aprono il contenitore e lo  fanno uscire; allo stesso modo quando egli viene cosparso sulla terra ferma, e tutte le  volte che sulla terra lui si unisce con l’acqua. Poiché le acque sono là per gli abitanti della  terra; poiché l’Altissimo che è in cielo le ha destinate come alimento della terra ferma.  Pertanto è data alla pioggia una misura, e gli angeli la prendono in consegna. Tutte queste  cose io le vidi sino al giardino dei giusti. Là parlò l’angelo della pace, che era presso di  me, e mi disse:  Questi due mostri sono qui secondo la grandezza di Dio per essere  divorati, affinché il tribunale di Dio non sia invano, e i figli vengano uccisi con le loro  madri e i bimbi con i loro padri. Quando il castigo del Signore degli Spiriti si fermerà su  di loro, si fermerà affinché il castigo del Signore degli Spiriti non venga invano. In  seguito il tribunale si terrà secondo la sua pietà e pazienza. 

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