“Senza che essa se ne avveda”: Certo, io non me ne intendo, per esempio, di elettricità né d’impianti; non ho neppure idea di come funziona la rete “Internet”, né tanto meno l’ho creata io, ma soltanto so che, avendo un “computer” e accendendolo semplicemente con un dito, posso collegarmi a quello centrale e quindi a tutti i “computer” dell’Universo… Questa è un’altra moderna immagine di quello che il Signore ha scoperto a Luisa:
Il “computer” centrale, di una potenza infinita, è la Divina Volontà;
il mio “personal computer” è la mia volontà;
l’energia che può collegarli, come un’elettricità, affinché tutti i piccoli “computer” funzionino unanimi ed abbiano accesso a tutte le sconfinate ricchezze di Quello centrale, equivale al Divin Volere…, mentre il mio volere umano è talmente debole che non mi permette collegarmi, ma è solo come il mio dito, col quale posso premere il tasto e avviare il collegamento: è la mia intenzione.
Luisa dice a Gesù: “Gesù, Ti amo, ma il mio amore è piccolo; perciò Ti amo nel tuo Amore, per farlo grande. Voglio adorarti con le tue adorazioni, pregare nella tua preghiera, ringraziarti nei tuoi ringraziamenti”.
Ed Egli risponde: “Figlia mia, come hai messo il tuo amore nel Mio per amarmi, il tuo è rimasto fissato nel Mio, si è allungato e allargato nel Mio, e Mi sono sentito amare come vorrei che la creatura Mi amasse. E come adoravi nelle mie adorazioni, pregavi, ringraziavi, così restava fisso in Me e Mi sentivo adorare, pregare, ringraziare con le mie adorazioni, preghiere e ringraziamenti. Ah, figlia mia, ci vuole grande abbandono in Me, e come l’anima si abbandona in Me, così Io Mi abbandono in lei e, riempiendola di Me, faccio Io stesso ciò che essa deve fare per Me”. (Vol. 12°, 04.07.1918).
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