...Peccano i genitori nell'educazione per massima. Pretendono che i fanciulli debbano essere ammaestrati nella virtù senza verga e senza rigore. Massima falsa nella sua universalità. Perchè siccome v'ha dei fanciulli docili, che si arrendono a qualunque insinuazione; così ve n'ha di quelli, che per la loro durezza non si piegano, che alla verga. E come? credete voi, che i fanciulli sieno da più degli adulti? No certamente. Ora rispondetemi: vi debbon pur essere leggi, minaccie e castighi per i cittadini di una repubblica, e non ve ne saranno per i fanciulli d'una famiglia? Ma, direte, Loche, Rousseau, e quasi tutti i filosofi, e gli uomini illuminati sono di contrario sentimento. Ah cristiano, il nostro filosofo non è Locke, nè Rousseau, ma lo Spirito Santo; nè Locke, nè Rousseau vi puniranno, se non avrete seguite le loro lezioni, ma vi punirà bene lo Spirito Santo, se non avrete seguite lè sue. Ora lo Spirito Santo " cosa dice? Hai tuoi figliuoli? istruiscili e domali dalla loro puerizia. Hai tu figliuole ? custodisci la loro verginità, e non mostrar ad esse il viso ridente (1). La stoltezza sta legata al cuore del fanciullo: la verga della disciplina ne la scaccerà (2). Non privare il fanciullo della correzione: perciocchè se tu lo percuoterai colla verga, egli non morrà. Tu lo percuoterai colla verga, e libererai l'anima di lui dall'inferno (5). Chi risparmia la verga, odia il suo figliuolo : ma chi lo ama, lo corregge di buon'ora (4). Chi ama il suo figliuolo, adopra sovente con esso la sferza, affin di averne consolazione nel fine (5). Piega a lui il collo nella giovinezza, e battigli i fianchi mentregli è fanciullo, affinchè non s'induri, e ti nieghi obbedienza, lo che sarà dolore all'anima tua (1). Allevateli nella disciplina, e i istruzioni del Signore (2) Oh andate adesso coi vostri filosofi a rispondere, se vi dà l'animo, allo Spirito Santo. - Si lasciano i figliuoli in libertà nell'età più perigliosa si permette ad essi il frequentare i ridotti, e le piazze, i teatri e gli spettacoli: e non si vieta loro il leggere tanti libri, se non empii, ed osceni, certo pericolosi. E il peggio si è, che ciò si fa per massima. Dicono, che certe cose le debbono un giorno sapere, vedere e imparare, e che è meglio presentarle ad essi per tempo, affinchè non ne abbiano poi a ricevere una troppa violenta e subitanea impressione. E io rispondo, che sarebbe meglio, che non le imparassero mai, ma che certamente è un gran male, che le apprendano nell'età più lubrica, più inesperta, più stolta, e col consenso, se non anche col consiglio de'lor genitori, per cui hanno da credere innocente ogni pericolo. » Credo, scriveva san Girolamo (l. 2. ep. select. 15), esser più cauto pella continenza il non sapere nemmeno ciò che si cerchi. Ho letto da fanciullo nelle scuole: difficilmente si può correggere ciò che si è preso in dimestichezza ». Padri stolti, qual fu il primo inciampo alla vostra innocenza, quando eravate ancor giovinetti? Fu un libro, un compagno, un ballo, uno spettacolo. E non avete ancor imparato dalla vostra esperienza ad educare i vostri figliuoli? Madri stolte, tanta gelosia, e tanti occhi per un cagnolino, che non si scosti dal vostro fianco; e poi tanta indifferenza nel cercar dove vadano, e con chi conversino i vostri figli? Tanta cura di chiuder ben anche le porte, perchè una bestiuola non fugga di casa, e tanta incuria nel lasciar aperte le visite di tutti i lupi alle vostre figlie? Chi vi ha insegnato ad apprezzar una bestia più di un'anima? Si allevano i figli con massime tutte di mondo; si vestono, e si adornano con mille vanità, e si si scusa col dire, che non si vuole, che i proprii figliuoli facciano minor comparsa di quel, che usano gli altri del loro stato. Ma quando tutti han sorpassato i confini del proprio stato, e quando la vanità si traveste col nome di decenza, domando io: chi può discernere lo stato proprio di un cristiano, se non tornando al Vangelo, il quale condanna tutti questi vani e superflui ornamenti? Intanto si verdrà questa enorme stravaganza; un padre, o una madre dimessamente vestiti, un figlio, ed una figlia, che muovono appena i passi mal sicuri, adornati bizzaramente di veli, e di fascie straniere. Immaginate quindi quali idee di mondo si devono imprimere in quelle tenere menti, quale rovina si prepara a tante famiglie per queste lezioni di mondo; e quali saranno i nepoti, se i figliuoli di padri costumati sono tali. E il peggio si è, che al fatto concorre il detto: perchè quali sono le massime, che d'ordiinario s'istillano a figliuoli ? Massime di onore, d'interesse, di decoro, di civiltà, e quasi nessuna di salute eterna, e di timor di Dio, e ciò anche nelle famiglie edificanti. Fatti conoscere dal mondo (1), congiurano a predicargli tutti i domestici e tutti i congiunti. O buon Gesù! esclamerebbe qui San Bernardo, quanti mezzi mai si studiano, per perdere quella picciola anima!
Peccano i genitori nella educazione per interesse, e, quel che è peggio, per un interesse da stolti. Si profonderanno, come abbiam detto, intorno ad un figliuolo mille spese di superflui ornamenti di delizie, e di teatri, e poi se si tratta di provvedergli un buon maestro, o un fedel custode, non si vuol incomodare la casa, ovvero si procura di spender si poco, che forse starebbe men male senza custode, o senza maestro. I padri occupati negl'interessi della famiglia, o negl' impieghi al di fuori, trascurano gl'interessi dell'anima del lor figliuoli, ed essendo così solleciti del loro benessere temporale, dimenticano quasi affatto l'eterma loro salute, come se il regno di Dio non dovesse essere il primo pensiero dell'uomo. Cercate adunque in primo luogo il regno di Dio, e la sua giustizia: e avrete di soprappiù tutte queste cose (1).
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DEL CONTE CANONICO ALFONSO MUZZARELLI
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